Cap.17:

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Io volevo mettere i jeans stretti e provare la gioia di riuscire ad abbottonarli senza che il bottone volasse via.
Io volevo mettere una felpa che fosse larga, quando la L già mi andava stretta.
Io volevo che la L mi stesse enorme, non piccola.
Io volevo che il mio nome non fosse associato alla faccia di un maiale.
Io volevo sorridere entrando in un negozio, non piangere perché non mi entra mai niente.
Io volevo avere delle amiche, divertirmi con loro e non farmi sempre le stesse e solite paranoie.
Io volevo avere un corpo perfetto, mangiare sano.
Io volevo smettere di essere insultata, e non sono mai riuscita a porre un freno a questa storia.
Io volevo... SEMPLICEMENTE NON NASCERE ME!
Io volevo nascere perfetta, e sono nata un disastro.
E non è che lo volevo, lo voglio tutt'ora.
Sono sempre quella sbagliata, quella che ti ascolta ma non ti sente, quella che mente e non si pente.
Non ho ancore di salvezza, la mia nave sta affondando. Non c'è nessuno che possa reggerla. Non c'è nessuno che possa salvarmi.
Affogherò da sola in questo immenso oceano senza poter ricordare un giorno felice. Certo, quand'ero piccola nelle foto sorridevo, ma quei giorni non li ricordo più.
È triste ricordare, ma anche dimenticare non è bello.
Niente è bello, adesso.
Anzi, è tutto un grande schifo.
Non... riesco a smettere di pensare ad una sola cosa: che io a questo mondo non sto vivendo, ma sto sopravvivendo.
Spazio autrice:
SONO TORNATAAA!
Proverò ad aggiornare il più presto possibile, bacii.

«PER QUEI MALEDETTI KILI DI TROPPO.»Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora