Incontro in carne e ossa

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Il sole era era alto nel cielo.

Vera attraversava il giardino dell'abitazione dei Neri dietro il passo svelto del Capitano.

La madre di Tamara stava innaffiando i fiori.

Romero rincorreva le farfalle con un retino.

La donna alzò lo sguardo da sotto il cappello che la riparava dal sole.

«Voi due non vi arrendete mai, vero?»

Il Capitano fu brusco. «Ora basta, Gemma. Dobbiamo parlare seriamente.»

«Le avevo detto di restare alla larga da casa mia, Capitano.»

Lui le mostrò la borsetta.

Gemma deglutì. «Dove l'avete trovata?»

Vera si schiarì la voce. «Al lago. All'inizio del canneto.»

«Si può sapere lei cosa diavolo ci fa ancora...»

«Non si permetta!», la ammonì il Capitano.

«Andatevene subito!» Lasciò cadere l'annaffiatoio. Si diresse nervosa verso l'ingresso ed entrò in casa.

Vera scambiò un'occhiata col Capitano.

La seguirono.

Varcato l'ingresso, Vera fu attirata per la seconda volta dallo specchio a muro rotto. Osservò la sua immagine divisa in mille frammenti.

La voce della donna la fece trasalire. «Fuori da casa mia!»

Il Capitano fece un bel respiro. «Gemma, calmati e parliamo.»

«Sono stufa di parlare con voi. Mia figlia sta benissimo. »

«Allora perché non è ancora tornata a casa, eh?!»

«Tamara ha chiamato. Sta bene. È a casa di questa sua amica. Contenti?»

Vera la scrutò. «Mente.»

«Come si permette, brutta... Andatevene e lasciatemi in pace!»

Il Capitano scosse il capo. «Ho intenzione di aprire un indagine ufficiale.»

«Indagine cosa?!»

«Indagine sulla scomparsa di Tamara Neri. Tua figlia.»

Gemma scoppiò in una fragorosa risata. «Voi due siete pazzi! Vi dico che mia figlia sta bene e voi pensate che le sia successo qualcosa. È il colmo!»

«È sua figlia a smentirla. Mi ha cercato in sogno. Mi fa vedere certe cose», Vera, in maniera pacata.

«Oh, sì, le sue visioni del cavolo... Capitano, la sua sensitiva è da sbattere in una clinica psichiatrica!»

«Gemma, per favore... se è successo qualcosa a sua figlia e tu lo sai, oppure se stai coprendo qualcuno... Si metterà male.»

Lei si accese una sigaretta, dimenticandosi di averne già una nella mano. Crollò sulla poltrona. Traeva boccate di fumo, e, in silenzio, osservava il quadretto sopra il camino. Un ritratto di Tamara e Romero da piccoli. Di fronte a una cascina in sassi, in riva al lago.

Vera pensò che doveva sorgere sulla sponda opposta, in quanto non l'aveva mai vista.

Il Capitano tossì. «Gemma, sai se Tamara si è recata a Genova, di recente?»

«Non so a cosa diavolo si riferisce.»

«Sappiamo che ci è stata. Ho un indizio che lo prova.»

Trovami, Vera.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora