Capitolo 24

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Bakugo stava riducendo le proprie stanze un cumulo di macerie.

Aveva scaraventato il materasso, strappato le coperte, infranto con la proprie lame i mobili, i quadri, sporcato la tappezzeria con la boccetta di calamaio che sostava sulla scrivania, ora in mille pezzi nei giardini.

Voleva gridare, permettersi per un secondo di essere debole, poter piangere senza udire le voci in testa che gli esprimevano ben chiaro che a un divoratore del fuoco non era concesso.

Dalla porta vi entrò Kirishima, osservò Katsuki per dei buoni minuti, lui che era l'unico che lo aveva accettato per la bestia che era, lui che gli aveva concesso un luogo dove stare, lui che lo aveva amato più che i propri parenti.

"se è per proteggerti, ne varrà la pena" disse sotto voce il rosso.

A quelle parole Bakugo si arrestò, mentre furiosamente si precipitò da lui, colpendolo con le nocche in volto.

"se muori tu, muoio io" gli gridò contro, con lo sguardo disgustato dalle sue precedenti parole.

"avrò onorato il mio giuramento" si sedette a terra, con la guancia rossa dal colpo ricevuto.

Ben presto sarebbe divenuta violacea, come i segni che abbandonava sulla pelle di Bakugo quando erano ancora al sicuro all'interno della loro caverna.

"me ne fotto del giuramento" gli afferrò il colletto della camicia, facendo in modo che lo guardasse negli occhi "tu ora tornerai alle caverne" impartì stringendo i denti.

"no" dichiarò il rosso, affrontando il suo sguardo.

"non m'interessa la tua opinione" sbraitò "se ti perdo" ma non riuscì a finire, un nodo alla gola vi si era insediato in lui.

"mi hai amato abbastanza" abbassò il capo Eijiro.

Bakugo non comprese.

"vorrei ricordarmi di questo noi che siamo ora, per il futuro" strinse le mani un due pugni.

"le tue cazzate sulla reincarnazione dopo la nostra morte" ringhiò Katsuki "io ti voglio vivo in questa".

"io morirò e mai più ti avrò" si alzò in piedi, portandosi una mano sulla fronte.

"la strega" constatò il biondo irato "cosa ti ha detto?" chiese, ma per lo più, sembrò un'ordine.

"ho capito di amarti quando quel bandito stava per sgozzarti, mentre tentavi di prendere la mira con l'arco per proteggere me" sorrise malinconico.

"Eijiro, dimmelo" stava per perdere la pazienza.

"e vedere te in pericolo, ci ha salvati entrambi" ricordava quel giorno come fosse stato il precedente "avevo la paura tremenda di perderti e ciò fece si che mi trasformassi in un mostro" continuò.

"basta" abbassò lo sguardo Bakugo.

"e quando gli divorai, quado spezzai le loro ossa e bruciai le loro prole, tu riuscisti a guardarmi ancora in volto, come se nulla fosse accaduto" deglutì rumorosamente "mentre le notti sognavo il sangue e le fiamme, tu eri pronto a dirmi che era giusto, che ciò che avevo fatto era stato per un buon fine, e il tuo sguardo, non era quello di un bugiardo" si strinse tra le spalle "quindi" tremava "se devo morire per te, Bakugo, lo farei mille volte, nonostante sappia, che quando ti rivedrò, senza conoscerti, tu non  mi amerai, mai più" terminò.

"lo ha detto lei questo?" si avvicinò a lui "che dopo questa vita non ti amerò? non ti perdonerò per i tuoi errori? non ti guarderò con la stessa intensità con la quale ti desidero ora?" la sua voce si alzava.

"amerai Midoriya e lui amerà te, ma questo a lui non l'ha detto, voleva che si concentrasse sulla morte di Todoroki, per fargli realizzare la situazione, credere che ciò che dice è vero" sul volto del rosso, alcuna espressione.

"mi sbagliavo su di te Eijiro" fece un passo indietro, Katsuki "sei un codardo".

"io verrò, Bakugo" fece deciso "verrò e farò in modo che nulla ti ferisca, dovessero tagliarmi le ali".

"sparisci" gridò di colpo il biondo "egoista di merda, pensi faccia male solo a te?" si puntò il dito contro il petto, all'altezza del cuore "io voglio amarti" gli occhi pizzicavano "ma tu non ascolti me, ascolti lei, come se lei potesse rivelarti gli oscuri segreti di questo mondo" sbraitò.

"io sono l'oscurità di questo mondo" gridò Eijiro di rimando.

"tu sei tutto ciò che amo" quasi perse la voce, Bakugo.

Kirishima rimase senza fiato, come se quelle parole gli impedissero di respirare.

"e se tu non riesci a capirlo" si voltò, dandogli le spalle "faresti meglio ad andartene".

"Bakugo" tentò, allungando la mano verso di lui.

"non tornare alle caverne dopo la guerra" fece Bakugo, interrompendo Kirishima "preferisco non vederti mai più se rimani vivo, ora esci" terminò.


Bakugo che soffre per Kirishima, per me, è il modo più efficace per far capite quanto a Katsuki importi di Eijiro.
Spero che vi piaccia ♡ al prossimo capitolo

Flightless Bird // TODODEKUDove le storie prendono vita. Scoprilo ora