«Cosa. Hai. Fatto?!»
«Parla piano! Non voglio che qualcuno ci senta!»
«Qui non c'è nessuno. Ripeti!»
Sospiro, guardandomi attorno nel dormitorio di Ginny. Le sue amiche erano scappate appena avevano visto i bulgari allenarsi a mezze manich8e attorno al lago, sebbene il clima gelido, e ora riesco a vederle sedute tutte vicine, ridacchianti, a guardare i bulgari.
Ripeto paziente ciò che è successo la notte passata, non raccontando del mio bacio con Viktor sulla torre di Astronomia. Le dico dell'incontro con Malfoy, l'andata nella cucina, il ritorno e il salvataggio della punizione, e la perdita del bracciale durante lo scontro silenzioso con Malfoy.
Ginny si arrabbia con me, accarezzando Grattastinchi. «Avresti dovuto lasciargli prendere una punizione. Con tutte quelle che ha fatto prendere lui! Te lo ricordi Norberto? E quello che mi ha fatto suo padre? E come ha provato a buttare giù Harry dalla scopa l'anno scorso?»
Annuisco. Lo so bene. Malfoy è proprio un vero Serpeverde, ma come posso spiegare a Ginny la strana sensazione che ho provato quando io e lui abbiamo parlato in biblioteca? O come i suoi occhi grigi mi fissavano mentre ballavamo? O come mi era sembrato tenero mentre parlava con Dobby?
Devo parlare con lui. Forse mi dirà lui qualcosa in più riguardo a Draco. Faccio per dirlo a Ginny, ma lei è ancora tutta presa ad insultare il Serpeverde. Non mi arrabbio, ma non mi va che si parli così di lui, sebbene sia un grandissimo stronzo.
«Ora come farai a riprenderti il braccialetto?» mi chiede Ginny, cambiando discorso.
La guardo, stupita. Non ci avevo ancora pensato. La mia prima idea era stata di chiederlo a Malfoy. Non proprio una grande idea. So che non posso farlo senza che lui sappia che sono stata io a non fargli prendere la punizione.
«Sacrificheresti la tua reputazione per prendere il braccialetto?» mi domanda Ginny, all'improvviso, con gli occhi che le brillano.
«In che senso?»
«Faresti di tutto?»
«Nei limiti del possibile, sì.»
«Perfetto. Allora... Io posso creare un diversivo, ho già in mente cosa, e nel frattempo tu entri nel dormitorio dei Serpeverde e lo cerchi. Semplice.»
Sono un po' scettica. I piani semplici di solito non funzionano. Anche se i nostri piani quasi sempre non funzionano. Come il capello di Millicent Bulstrode. «Mh... e se i dormitori sono pieni?»
«Puoi andare durante l'ora di pranzo. Non la saltano mai. Basta che entri, che dici Accio Bracciale ed eccolo spuntare, no?» Ginny sembra soddisfatta di sè.
Ci penso. «Non so se è una buona idea...»
«Mi hai appena detto che faresti di tutto per recuperarlo.»
Sospiro, guardando quei grandi occhi scuri così diversi da quelli di Ron. «Va bene. Ma devo richiedere il Mantello dell'Invisibilità ad Harry.»
«Lui e Ron sono nella Sala Comune a giocare a scacchi.»
Non le chiedo come faccia a saperlo.
Scendiamo, con Grattastinchi che ci cammina attorno. Ci avviciniamo ai nostri amici e Ginny si siede vicino al fratello, che la ignora, concentrato com'era sulla partita. Tipico di Ron.
«Harry, come va con l'uovo?» domando, dopo essermi seduta e aver osservato la partita. Grattastinchi mi salta sulle gambe e comincia a fare le fusa.
Harry sospira, non so se per la domanda che ormai gli faccio frequentemente, o per il suo Alfiere che viene distrutto dalla Regina di Ron. «Faccio enormi progressi. Ti serve il Mantello?»
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Hermione Granger - Quarto anno
FanfictionHermione Granger e il quarto anno ad Hogwarts. Il quarto anno è stato caratterizzato per il Torneo Tremaghi, Viktor Krum e il ritorno di Lord Voldemort. Ma se ad invitare Hermione al ballo ci fosse stato anche Draco Malfoy? E se tra loro fosse nato...