15. Guferia

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Per settimane non riesco ad inviare al gufo a Draco, soprattutto a causa dei continui articoli di Rita Skeeter. Ormai non contengono alcuna parte vera, ma solo menzogne belle e buone che servono solamente a screditare Harry e me.

La notizia che Viktor Krum è tornato single si è sparsa in fretta, e moltissime ragazze hanno già ripreso a chiedergli di uscire. Penso che per lui sia diventato quasi insopportabile camminare per Hogwarts, e infatti non lo vedo quasi più, nemmeno per il pranzo o la cena. Karkaroff non ne sembra molto felice, ma ultimamente non è felice di niente.

Le lezioni procedono come sempre, e il giorno della Terza Prova si fa sempre più vicino. Io, Harry e Ron continuiamo a studiare incantesimi che potrebbero essergli utili. Il Campo di Quidditch ora non è più utilizzabile: lì crescerà il Labirinto. Non vedo che arrivi questo giorno, per Harry significherà tornare alla normalità.


Una sera, dopo aver rinviato per giorni, vado nella Guferia per mandare una lettera a Sirius, da parte mia e dei miei amici. Mentre lego il messaggio alla zampa di un barbagianni, sento la porta aprirsi. Mi chiedo chi possa essere a quest'ora, e spero tanto che non sia Gazza alla ricerca di studenti fuori dal dormitorio.

Dopo aver legato il messaggio, guardo il barbagianni volare via nella sera, sopra il Lago nero. L'aria fresca mi accarezza il viso, e sospiro, decidendo di tornare in Sala Comune. Mentre scendo le scale, alzo lo sguardo e noto Draco Malfoy intento a legare anche lui una lettera ad una zampa di un gufo grigio.

Per un momento, resto come senza parole a guardarlo, indecisa se ritornare di corsa sopra o superarlo. Non sembra molto intenzionato ad alzare lo sguardo finché, forse, non sente i miei occhi su di me.

I suoi occhi grigi si illuminano nel vedermi. «Hermione?» Lascia andare il gufo, che gli becca la mano prima di alzarsi in volo e scomparire da una delle alte finestre.

«Draco.» ricambio il saluto. «Che ci fai qui?»

Lui si massaggia il palmo della mano, infastidito. «Ho mandato una lettera.» la osserva. «E immagino anche tu. Perché non mi hai chiesto di vederti?»

«Non lo hai fatto nemmeno tu.» gli faccio notare. Come lui attendeva una mia lettera per un incontro, anch'io aspettavo che lui lo facesse per primo.

Draco aggrotta la fronte. «Avevi detto che lo avresti fatto tu. Me lo ricordo benissimo.»

È vero, sono stata io a dirglielo, e fino a questo momento non ho avuto modo di farlo. Perché incontrarlo significava parlare finalmente di quello che era successo per ben due volte e, sebbene le parole di Ginny, non mi sentivo affatto pronta.

Mi metto a braccia conserte, puntando lo sguardo su ogni esemplare di gufo possibile, tranne lui. «Gli articoli di Rita Skeeter.» dico. «Hai continuato ad aiutarla.»

«Ha messo il mio nome, ma non vuol dire che sia stato io a dirle quelle cose.» dice Draco, stringendosi nelle spalle.

Alzo un sopracciglio. «Non ti credo.» 

Il suo sguardo si rabbuia un po', e mi osserva con attenzione, incredulo alle mie parole. «Non mi credi?» ripete. «Pensavo che tra noi ci fosse qualcosa.»

Resto sorpresa dalle sue parole. «Non so cosa ci sia tra noi.» ammetto. «Però... molto spesso hai parlato con la Skeeter, so che odi Harry ed è normale pensare che sia stata una tua idea, che quelle siano proprio parole tue.»

Vedo un lampo di rabbia attraversare il suo sguardo. «Non ho detto nulla alla Skeeter delle ultime ultime interviste che dice di avere avuto con me. Le ho parlato di Hagrid, questo è vero, ma è stata l'ultima volta. Poi ho smesso. Se non vuoi credermi, non credo che ci sia qualcosa di più da dire su di noi.»

Hermione Granger - Quarto annoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora