Hermione Granger - Quarto anno

11. Pozioni

La Terza Prova del Torneo è prevista per giugno. I Campioni hanno quattro mesi per rilassarsi, e immaginare cosa avrebbero dovuto affrontare nell'ultima prova. Sono contenta che Harry ora possa avere un po' di riposo. Naturalmente, lo aiuterò ad imparare nuovi incantesimi. Gli potrebbero tornare utili nel corso della prova.

Un pomeriggio di inizio marzo, Viktor mi invita ad andare con lui ad Hogsmeade. Prendiamo una Burrobirra ai Tre Manici di Scopa, parlando delle passate prove, della Bulgaria, del Quidditch. Quando usciamo dal pub, facciamo una passeggiata, entrando in vari negozi. Mi sento davvero bene a stare con lui. Mi compra una bellissima penna con una piuma bianca, con la quale mi dice che dovrò rispondere alle sue lettere, in futuro.

Entriamo da Madama Piediburro e ci sediamo ad un tavolino. Dalla finestra, riesco a vedere delle allieve di Beauxbatons che entrano da Zonko. Mi chiedo cosa mai potrebbero fare, e chi potrebbero prendere di mira con i loro trucchetti.

Viktor ordina due tazze di tè, e non parliamo molto mentre lo aspettiamo. Sono distratta, sto cercando di preparare un discorso. Quando arriva il tè caldo, poso le mani sulla tazza e lo guardo. I suoi occhi sono puntati sul mio viso, in attesa. Ha capito che c'è qualcosa che non va, e non mi mette fretta.

In sottofondo, sento una canzoncina di un gruppo magico che non conosco bene.

«Credi che, anche con la distanza, riusciremo a stare insieme?» gli domando, dopo qualche minuto, tenendo un tono di voce basso, solo per farmi udire da lui. Nel locale, famoso per essere un luogo pieno di coppiette, ci sono molti altri studenti di Hogwarts. Sono tutti indaffarati a tenere la mano alla persona che hanno davanti, ma non mi fido comunque del loro udito.

So che forse dovrei mettere un taglio e basta a questa relazione, essendo così confusa con i miei sentimenti, ma Viktor mi piace davvero molto. Mentre Malfoy no. Chi può dirmi con certezza che le sue parole siano vere? Che non mi stia riempiendo di menzogne solamente per arrivare a Harry, magari farlo perdere al Torneo Tremaghi? C'è sempre stata molta rivalità tra loro due, e io non voglio correre rischi.

E poi, tralasciando Malfoy, Krum è un giocatore di Quidditch che vive in Bulgaria, e che frequenta una scuola completamente diversa dalla mia. È molto bravo in quello che fa, e ho già potuto vedere che qui ha molte fans che lo seguono un po' dappertutto. Quindi, così lontano da me, ho paura che possa tradirmi, e ho anche paura di non potergli dare molto di più. Non posso trasferirmi da lui, a Durmstrang.

Viktor mi osserva, poi abbassa lo sguardo sulla sua tazza. Si stringe nelle spalle. «Non lo fo, Herr-Mione.» dice. Ultimamente è anche migliorato con la pronuncia del mio nome. «Ho afuto molte relazioni a distanza, non fono mai durate molto.» Inspira profondamente e mi guarda. «Non voglio deluderti.»

Trovo dolce il fatto che si stia impegnando così tanto a pronunciare bene l'inglese. 

«Potremmo restare amici?» domando.  

Il ragazzo annuisce. «Forse è la cofa migliore. Sono di Durmstrang, tu di Hogvarts. Fiamo molto diftanti. Per venire a Hogvarts, ci abbiamo messo fei giorni.» 

Annuisco alle sue parole. «Viktor, sono stata molto bene con te in questi mesi. Io... non dimenticherò mai questi mesi. Sei un ragazzo speciale.» 

«Anche tu, Herr-Mioni. Io mai trofato ragazza a cui piaccia studiare cofi tanto. Sei molto carina, ma non farò l'unico ad afertelo detto.»

Penso a Malfoy la sera del Ballo del Ceppo. Mi aveva detto che ero bellissima, anche se pensavo che stesse scherzando. Avevo comunque accettato il complimento. Non credo che qualcun altro potrebbe dirmi una cosa del genere, soprattutto Ron. Dopo quattro anni, si era accorto improvvisamente che ero una ragazza. Al pensiero, mi viene quasi da ridere. E da picchiarlo.