Draco ed io non abbiamo più avuto l'occasione di parlare in privato, il che, credo, fu un bene per entrambi. Quando mi incrociava nei corridoi ed era sempre in compagnia dei suoi compari Serpeverde, mi insultava come al solito. Ma i suoi insulti non mi ferivano più. Ogni volta che apriva bocca, ricordavo il nostro abbraccio, le sue parole... e passavo davanti a lui a testa alta.
Oltre Malfoy, agli inizi di febbraio apparve qualcos'altro di cui dovevo preoccuparmi: la Seconda Prova del Torneo Tremaghi. Alcuni giorni prima della prova, Harry mi confessa che aveva aperto l'uovo sott'acqua, sentendo le sirene. Non ci provo neanche ad arrabbiarmi seriamente: non è il caso, bisogna trovare un modo per farlo restare vivo sott'acqua per un'ora, e capire cosa le sirene gli hanno portato via. Lavoriamo per giorni e per notti, quasi senza fermarci. Ma meno di ventiquattro ore prima della Seconda Prova, arrivano i gemelli Weasley.
«Ron ,Hermione, la McGranitt deve parlarvi nell'ufficio del Preside» dice Fred, guardando prima me e poi il fratello minore.
Ci guardiamo, leggermente preoccupati. Che abbiano capito che io e Ron stiamo aiutando Harry? Ci alziamo, non possiamo ignorare una chiamata diretta della professoressa McGranitt.
«Harry, mentre noi siamo giù, cerca altri libri in biblioteca» dico ad Harry, ma non riesco a capire se mi sta ascoltando. Ron ed io usciamo dalla Sala Comune.
«Pensi che Harry se la caverà, domani?» mi chiede Ron, e sento dal suo tono di voce che è preoccupato. Immagino che i sensi di colpa per non aver creduto ad Harry si stiano facendo strada dentro di lui.
«Sì che se la caverà» rispondo, più che fiduciosa, anche se in realtà ho qualche dubbio anch'io. «Harry ce la farà. Dopo aver parlato con la McGranitt, andremo dritti nella sezione proibita a cercare qualcosa che lo possa far sopravvivere sott'acqua.»
«Sì. Harry deve vincere.»
Gli lanciò un'occhiata. «Hai scommesso con Fred e George, vero?»
«Dieci galeoni.» borbotta Ron, arrossendo leggermente, e io scuoto la testa, incredula.
Quando arriviamo di fronte all'ufficio del professor Silente, troviamo la McGranitt. Non sembra furiosa con noi, quindi penso che non sappia che stiamo aiutando Harry. Oppure non le importa. Non noto subito la bambina bionda di circa undici anni vicino alla professoressa. Dai capelli biondo argentato, potrebbe essere la sorellina di Fleur Delacour. Poco dopo di noi, arriva Cho Chang, confusa.
«Ciao» saluto le due ragazze, che ricambiano il saluto.
«Saliamo nell'ufficio di Silente.» dice la McGranitt, e si volta verso la statua, pronunciando la parola d'ordine: «Scarafaggi a grappolo».
La statua della fenice si sposta, rivelando delle scale a chiocciola che noi tutti saliamo. La McGranitt bussa alla porta dell'ufficio quando ce la troviamo davanti. All'interno della stanza, oltre al professor Silente, ci sono anche Madame Maxime, i professori Moody e Piton, e Karkaroff, che tiene gli occhi incollati su di me.
«Buonasera, ragazzi» Silente ci saluta sorridendo, gli occhi a mezzaluna in bilico sulla punta del naso. «Siete pronti per la sfida di domani?»
Nessuno di noi quattro sa cosa rispondere a questa domanda, e il preside sorride nuovamente, prima di parlare: «La Seconda Prova del Torneo Tremaghi prevede che i quattro Campioni recuperino dal fondo del Lago Nero dei cari oggetti che gli sono stati rubati. Hanno un'ora per recuperare questi oggetti.»
Aggrotto la fronte, senza capire perché il professor Silente ci stia dicendo questo. Poi capisco.
«Allo scadere dell'ora, i Campioni non potranno più recuperare ciò che gli è stato rubato, ma gli verrà restituito dalle sirene. Saranno però fuori dalla gara.» Il Preside ci guarda, uno alla volta, poi accenno un sorriso. «Ora, voi quattro, signor Weasley, signorina Granger, signorina Delacour e signorina Chang, siete le persone più care dei nostri Campioni.»
Fisso il Preside a bocca aperta, arrossendo leggermente mentre comprendo le sue parole. Sono la persona più importante per Viktor Krum. E ho paura dei sentimenti che provo per lui e per Draco. Ma se sono realmente la persona più importante per lui, non dovrei avere dubbi su chi mi ama davvero.
Volto la testa verso Ron, che è arrossito fino alla punta delle orecchie. Lui è la persona più importante per Harry... il suo migliore amico, qualcuno che gli vuole bene e che lo accetta.
«Voi quattro» continua Silente, dopo averci lasciato qualche secondo per riprenderci da questa importante rivelazione, «verrete addormentati per l'effetto di un incantesimo che vi farò io stesso. Dormirete per tutto il tempo in cui vi troverete sott'acqua, e solo quando tornerete a galla l'incantesimo sarà rotto. Quindi non dovrete preoccuparvi se, al vostro risveglio, vi troverete fuori dall'acqua, al Lago Nero, circondati da persone che vi guarderanno. Qualche domanda?»
«Le creature del lago sci faranno male?» domanda la sorellina di Fleur, un po' spaventata e con un inglese assai migliore di quello di sua sorella.
«Loro non vi faranno alcun male. Resteranno vicino a voi, per proteggervi.»
La bambina non sembra del tutto soddisfatta della risposta. Silente la osserva e, prima che Madame Maxime possa dirle qualcosa, aggiunge: «Posso assicurarti che non vi succederà nulla. La vostra sicurezza è al primo posto, per me, e per i miei colleghi. Altre domande?»
Cho Chang scuote la testa, prendendo la mano della sorellina di Fleur, che le sorride, tranquillizzata. Incrocio gli occhi chiari di Ron. Ci guardiamo in silenzio, e mi chiedo se, al mio risveglio, mi prenderà in giro perché sono la persona più cara di Viktor.
«Se siete pronti, se non avete più altre domande e avete compreso quello che vi accadrà, posso farvi addormentare.» Lo sguardo di Silente osserva ognuno di noi.
Guardo le espressioni degli altri: lo sguardo addolcito di Cho Chang, il volto tranquillo della piccola Delacour, Ron che sembra del tutto a suo agio all'idea di fare un pisolino che durerà almeno fino a mezzogiorno del giorno seguente.
«Siamo pronti» dico, parlando per tutti. Gli altri professori iniziano a parlottare tra loro, e sento ancora su di me lo sguardo di Karkaroff. Non mi volto a guardarlo, non ne ho alcuna intenzione.
Il professor Silente alza una mano, mormorando un incantesimo del sonno. Riconosco l'incantesimo, l'ho letto in uno dei volumi del sesto anno dei gemelli Weasley. Sento gli occhi farsi pesanti, e il mio ultimo pensiero, prima di addormentarmi, è per Malfoy.
Si preoccuperà per me, nel vedermi uscire dal Lago Nero? O semplicemente, capendo che sono la persona più importante per Krum, mi lascerà andare?
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Hermione Granger - Quarto anno
FanficHermione Granger e il quarto anno ad Hogwarts. Il quarto anno è stato caratterizzato per il Torneo Tremaghi, Viktor Krum e il ritorno di Lord Voldemort. Ma se ad invitare Hermione al ballo ci fosse stato anche Draco Malfoy? E se tra loro fosse nato...