Hermione Granger - Quarto anno

16. La Terza Prova

Ginny riesce a tirarmi su di morale cercando di non farmi più pensare a Draco. È difficile, più di quanto mi piaccia ammettere, ma in qualche modo ci riesce. E le sono immensamente grata per questo.

Quando Draco ed io ci vediamo a lezione, ci ignoriamo completamente, sebbene più volte lo abbia visto provare a parlarmi. Diversi gufi hanno provato a portarmi dei messaggi, ma li ho bruciati tutti, senza neanche aprirli. Non volevo sapere cosa ci fosse scritto, non voglio soffrire ulteriormente. E Ginny, sebbene dolce e disponibile, non può passare la sua vita a prendersi cura di me, a farmi dimenticare Draco con mille parole.

Tra le lezioni e gli allenamenti con Harry per aiutarlo ad imparare nuovi incantesimi che potrebbero essergli utili per il Labirinto, il tempo passa velocemente. Prima che Harry abbia il tempo di rendersene conto, è già arrivato giugno.

E con giugno, la Terza Prova.

Quel mattino, mentre rimugino sulla terza prova, mi viene in mente una cosa. E se Rita Skeeter fosse un animagus? Non è la prima volta che ci penso, e ora mi sembra decisamente fattibile. Tutte quelle interviste rilasciate dai Serpeverde senza lasciare la scuola... senza contare che lei non può mettere piede a scuola senza un invito. Potrebbero essersi incontrati ad Hogwarts, ma comunque mi sembra improbabile.

Durante la colazione, saluto frettolosamente Harry e i Weasley - si sono riuniti quasi tutti per stare con Harry, per fare il tifo durante l'ultima Prova - e corro in biblioteca. Qui, comincio la mia ricerca, e trovo un volume che parla degli animagus. Scorro in fretta le pagine: in tutta la Gran Bretagna, ci sono ben sette animagus iscritti, tra cui la professoressa McGranitt.

Non demordo. È comunque possibile che non sia registrata come animagus. E se dovessi trovarla... ah, quanto sarà divertente, per me!

«Herr-Mione?»

Mi volto e incrocio subito lo sguardo di Viktor. Vederlo lì, con un libro in mano mi fa sorridere. Mi fa tornare in mente il nostro primo vero incontro, proprio lì, di sfuggita.

«Viktor.» gli sorrido e lo guardo. «Pronto per la Terza Prova?»

Ricambia il mio sorriso, annuendo. Per qualche minuto parliamo dei possibili pericoli che potrebbe incontrare nel Labirinto, poi se ne va, lasciandomi in compagnia dei libri. Non è stato pesante parlare con Viktor, anzi, è stato anche piacevole. Chissà se un giorno sarà così anche con Draco... Anche se noi due non parlavamo nemmeno prima.

Esco dalla biblioteca, chiedendomi in quale animale potrebbe trasformarsi la Skeeter. Un animale molto piccolo, che può stare sul palmo di una mano, che potrebbe passare inosservato... Un uccellino? Un insetto?

Vado in aula per fare l'esame insieme a Ron. Harry, in quanto Campione, è esonerato dagli esami, ma noi no, per fortuna. Immagino che Harry stia passando il suo tempo libero con i Weasley. La terza prova comincerà questa sera, quindi ha tutto il tempo per dedicarsi ad un po' di svago, e allo studio.

Sono seduta a pochi posti di distanza da Draco, e noto, in alcuni punti, quando alzo la testa per pensare a come formulare la risposta, lo vedo con lo sguardo per aria. Ho quasi voglia di aiutarlo, ma poi ricordo quello che ci siamo detti nella Guferia. So che non è colpa sua se ha un padre Mangiamorte, che non dovrei essere così arrabbiata nei suoi confronti... Forse ho sbagliato a comportarmi così con lui. Forse dovrei dargli un'opportunità. Perché gli errori dei genitori devono ricadere sui figli?

Dopo gli esami, io e Ron concludiamo le lezioni e andiamo in Sala Grande per la cena. La signora Weasley mi lancia delle occhiatacce di tanto in tanto, ma la ignoro, cercando di non avvampare al pensiero di quello che potrebbe pensare su di me grazie a Rita Skeeter. Harry nota questa freddezza da parte della signora Weasley, e mette in chiaro che tra me e lui non c'è nulla. La madre di Ron comincia a trattarmi meglio dopo questa specificazione