Mary chiuse la porta della propria camera dietro di sé.
Appoggiandosi a quella barriera, si lasciò scivolare a terra con un sospiro.
"Ho i piedi a pezzi. E forse non solo quello." si disse, pensando a Emily.
Il coraggio e la determinazione che l'avevano accompagnata durante la festa, ormai la stavano abbandonando, e Mary, lentamente, tornava ad essere la ragazza dolce e timida che era sempre stata.
"Che cosa ho combinato?... " si compianse.
Le parole del boss le rimbombavano in testa.
'Questo mi piace delle donne. Sanno stare al loro posto. 'La ragazza sospirò una seconda volta.
Jack, arrivati all'appartamento, era stato costretto a trasportare una Rose addormentata, in braccio, fino al piano superiore. Ora era bloccato al semaforo, visibile dalla finestra della mora
Mary si spogliò, indossando il vestito bianco da notte.
Si stese sul letto, e alzò lo sguardo, per fissare il soffitto con aria assente.
Quello le restituì lo sguardo.
Il cuore di Mary saltò un colpo.
Si mise seduta, per aguzzare la vista, il naso per aria.
Gli occhi che credeva di aver visto non erano più lì.
Non erano da nessuna parte, dentro la stanza.
"Che strano... Erano identici a quelli di... "
Jeff.
La mente le tornò involontariamente su quel ragazzo.
I capelli nerissimi, la pelle pallida, il completo nero, sfiancato che gli fasciava il corpo non troppo tonico, piacevole alla vista, i denti candidi... e quegli occhi, a volte coperti dalla Panama oppure offuscati dal fumo della sigaretta, capaci di scrutare anche negli angoli più remoti nell'anima della ragazza...
Mary si prese a pugni le tempie.
Era già abbastanza seccante che si fosse incastrata in quella situazione, doveva piantarla di pensare a lui...
A lui e a quel suo bellissimo sorriso carismatico, quel sorriso che un serpente attraente e pericoloso poteva rivolgerti, e che aveva rivolto a Davis poco prima della comparsa del fratello...
"Sento che non chiuderò occhio, stanotte" si disse, esasperata.
Poi le venne un'idea.
Si alzò e prese il fazzoletto che aveva usato per stordirlo.
Odorava di lui...
Mary scosse la testa. Si ridistese e lo portò al naso.
Perse i sensi.
-----
Era mezzogiorno.Nel vecchio bar sul canale si era creato il solito vuoto di clienti, che si formava sempre durante l'ora dei pasti.
Il vecchio Benny era appena uscito, e Mary stava pulendo il bancone, quando il campanello decise di suonare.
La mora alzò lo sguardo.
Era Jack.
"Ma guarda un pò chi si rivede" si disse.
Sentì una scarica di adrenalina dietro la nuca.- Ciao, Mary! -
- Buongiorno Jack! Tutto bene? -
- Tutto a posto. Hai tempo per farmi un caffè? Puoi metterlo sul bancone, non c'è bisogno di sporcare un tavolo. Ma non mi aspettavo lavorassi qui! -
Mary gli sorrise con finta aria complice, mentre il ragazzo si sedeva.
- Te lo preparo subito! Come mai qui? -
- Avevo un'affare qui vicino, e ho pensato di fare scalo per rilassarmi e salutare un vecchio amico. Appunto, volevo chiederti, sai per caso dov'è Davis? -"E andiamo. "
- Il signor Davis, da ieri sera, mi ha affidato la gestione del locale. Non so dove sia. Mi ha solo detto che sarebbe partito per un po'. Quando sarebbe tornato mi avrebbe restituito i soldi delle bollette e tutto. -
-... -
-... Jack? -
Mary, girata verso la macchina del caffè, gli aveva parlato dandogli le spalle.Il ragazzo aveva la mascella contratta, gli occhi lanciavano lampi di furia al legno del bancone.
In un attimo riprese il suo portamento allegro.
- Beh, tanto meglio! Tormenterò solo te allora? - le disse facendole l'occhiolino.Mary scoppiò in una risata palesemente finta.
"Se dobbiamo giocare allora giochiamo bene, Jack"
Gli mise davanti alla tazzina.
- Sai che ti dico? Mi hai messo di buon umore, quindi il caffè questa volta te lo offre la casa! - gli disse sorridendo - Ma non ti aspettare un trattamento così di lusso tutte le volte che vieni a trovarmi! -Jack sorrise, portandosi la tazzina alle labbra, pensieroso, per poi riposarla pochi attimi dopo, vuota.
- Mary? -
- Si? -
- Tua sorella sarebbe disposta a fare un completo per mio fratello? -
STAI LEGGENDO
• Capo •
Ficção HistóricaAmbientata nell'America degli anni '20. ---- "Non c'è vita senza desideri. E lei li aveva cancellati per fare spazio ai bisogni. Era stata una scelta saggia? " ---- Mary aveva ventidue anni, quando la sua esistenza cambia per sempre. Per lei, in...