Cap 8 - Rivelazioni

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Per quanto cercasse di non pensarci, Mary continuava a ricordare la sera della festa in quel momento di tensione.

Anche lì aveva inseguito Jack.

Anche lì era importante non essere visti.

Anche lì sapeva che alla fine della corsa avrebbe incontrato la causa di quella situazione.

Anche lì, aveva ceduto a un impulso di protezione del tutto irrazionale.

Anche lì però non le era passato neanche per l'anticamera del cervello di smetterla e di iniziare a farsi gli affari propri.

La curiosità uccide il gatto, ma la soddisfazione lo riporta in vita.

Chi non conosce quel proverbio?

Peccato che venga sempre usata la prima parte.
Funziona sempre così.

Per intimorire le persone e manipolarle non bisogna dire bugie. Bisogna dire una parte di verità. In questo modo, non si è mai in torto. Non completamente.

Una strategia perfetta.

"E sicuramente i mafiosi non ne sono estranei. " si disse Mary, pensando a Jack.

Imprenditori, eh? Guarda caso, è il porto dove è diretto il ragazzo.

"Immagino che è così che trasportano la droga. Corrompono alcuni scaricatori perché carichino i container sulle navi, e una volta arrivati a destinazione, prendono tutto prima che ci possano essere controlli, su quei container...
Vediamo se riesco a competergli in fatto di tempismo."

Era mezzogiorno, e le strade a quell'ora erano sempre piene di operai, che si spostavano per mangiare.

Il momento perfetto per un affare di quel tipo.

Chiunque poteva spostarsi, contando della sicurezza della folla, e una volta arrivati al porto, non avrebbero trovato nessuno che avrebbe potuto notarli.

Erano tutti troppo occupati a gustare il panino al tonno e maionese che la moglie o la sorella avevano fatto quella mattina per loro.

Sorridendo al pensiero, Mary notò fra i vari container accatastati sul molo, uno semiaperto, davanti al quale erano presenti alcuni uomini.

Jack era diretto lì.

La ragazza riuscì a nascondersi dietro alcune casse di legno rovinate dal tempo e dalle tarme, lì vicino.
Non era granché come nascondiglio, ma toccava accontentarsi un quel momento.
Le bastava non essere vista.

Jack camminava con passo sicuro verso il fratello, vestito con il completo grigio perla che Rose aveva fatto per lui.

Lo fasciava perfettamente.

Rose aveva davvero delle mani di fata.

-Pronto?- la voce del boss era bassa e sicura.

Jack annuì semplicemente.

I due uomini aprirono le porte del container e si addentrarono, per trascinare fuori il contenuto, sotto lo sguardo attento dei due fratelli.

Ne riemersero poco dopo.

C'era un vecchio fra di loro, che trascinava i piedi, legato, e con un sacco in testa.

Quando glielo tolsero, Mary riconobbe con una stretta al cuore i capelli brizzolati e il corpo magro del vecchio Davis.

Il pover'uomo alzò la testa, gli occhi feriti dalla luce improvvisa.

Ci mise un po' a capire dove si trovasse. Quando vide Mary nascosta dietro le casse la verità lo colpì con la forza di un treno in corsa.

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