1.

312 19 4
                                    

Sentire l'inconfondibile odore della famosa torta di mele di mia mamma, una  ricetta segreta di famiglia inventata da nonna Annabel per nonno Richard, e il rumore in sottofondo dell'officina di mio padre mi fece sentire subito a casa.

Ero tornata a casa, nella mia Birdville dopo la laurea in lettere alla Brown University per diventare una giornalista. Avevo trascorso le ultime settimane tra scatoloni e serate al Leggend insieme alla mia migliore amica Rachel,locale molto trafficato da universitari che staccano la spina a fine lezione e anche la sveglia il mattino seguente. Volevamo trascorrere più tempo possibile insieme prima dell'estate, del mio futuro lavoro e della sua partenza in Inghilterra per trascorre un anno intero dalla madre.

Ho quindi un assoluto bisogno di una doccia per riprendermi dal viaggio e devo anche informare Rachel del mio arrivo per farla rilassare.Mangio un pezzo di torta al volo ancora tiepida e leggo il bigliettino della mamma "bentornata amore, stacco alle 20 goditi la torta" prendo il telefono per inviarle un messaggio. Quattro messaggi e sette chiamate perse. Sette! O mio Dio Rachel rilassati.

Rachel:ricordati di scrivermi appena decolli e appena atterri

Rachel:ti sei dimenticata!!!!!!!!!!!!!!!

Rachel:ROXANNE LARSON VUOI FARMI MORIRE?

Sorrido immaginando la sua espressione stressata e le mando un messaggio al volo

Io:Appena arrivata a casa sana e salva, ti voglio bene

E poi scrivo alla mamma finalmente

Io:ottima come sempre, a stasera

Mi risponde con tanti cuori e baci, è diventata più tecnologica con il nuovo smartphone, così mi appresto a leggere il quarto e ultimo messaggio. Ovviamente è il suo, di quello stronzo di Johnny, il mio ex.

Johnny:già mi manchi.

Figuriamoci,butto il telefono in fondo la borsa e corro sotto la doccia. Mi cambio al volo mettendo un paio di jeans vecchi e una maglia logora per evitare di sporcare qualcosa che poi mi pentirò di aver messo,ed esco dietro l'angolo a salutare mio padre in officina. Quasi inciampo per arrivare velocemente da lui e fargli una sorpresa organizzata con la mamma. L'odore tipico delle officine invade subitole mie narici e mi sento a casa per la seconda volta.

-Beh,è cosi che ti fai trovare all'arrivo della tua unica figlia tanto amata, sudato e sporco dalla testa ai piedi?- E rido guardando la sua espressione felice nel vedermi.

Finalmente la mamma è riuscita a mantenere il segreto.

-Roxie fatti abbracciare- E sono felice di aver messo abiti logori e vecchi.

-Come stai papà? Ti sono mancata?- Chiedo anche se non ci vediamo da solo 3 settimane.

-Ti aspettavo tra un mese, sono felicissimo. Mi vuoi aiutare o adesso da laureata non ti vuoi sporcare con un poco di grasso?- Scherza come sempre, abbiamo un bellissimo rapporto e sono felice che dopo aver trascorso quasi 3 anni alla Brown ed essere cresciuta questo non sia cambiato.

Mi metto subito all'opera e il tempo vola.

*****

Birdville non è cambiata per niente, la solita cittadina che può offrire tutto o niente dipendentemente da quello che cerchi. Io qui trascorrerò tre anni per lavorare al Birdville Gazette, il giornale più influente della zona che mi farà da trampolino per il St.Patrick Juornal, il mio sogno. 

Mi sono iscritta alla Brown come avevo programmato già all'età di 10 anni, la più prestigiosa e selettiva università del nord America, ma non avevo paura, grazie alla mia completa dedizione allo studio, avevo voti tra i più alti della mia classe e sarei entrata sicuramente, così è stato.

Colpita al cuoreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora