4.

113 13 3
                                    


Ore 6:13

Chi osa chiamarmi a quest'ora? Quasi cado dal letto per raggiungere il cellulare e farlo smettere di vibrare, mi sembra di avere una mucca in camera! Rispondo senza guardare il nome sullo schermo.

-Pronto?-

-Roxie svegliati- Urlano dall'altro capo del telefono

-Rachel, ti uccido- e inizia a ridere, sono le 6 dannazione.

-Sei seduta comoda?- Sono a letto vorrei urlare ma mi trattengo.

-Mi sono svegliata alle 5 per preparare i bagagli-Mi dice, parte tra 5 giorni, ma è la solita perfezionista.

-Roxie ci sei? Stavo dicendo che stavo scorrendo le notizie su facebook, quando leggo che quello stronzo è nella tua città per un evento sportivo, la sua azienda sponsorizzerà un evento che si terrà tra 3 settimane!-

Inizio a sudare freddo, Johnny è qui, non provo niente sia chiaro, assolutamente niente per lui, ma ancora se penso a lui nei paraggi lo stomaco va sottosopra, è stato pur sempre la mia prima cotta, lamia prima volta, il mio primo amore. Lui si è sempre comportato fedelmente nei miei confronti, con rispetto, mi ha amato a modo suo, ma non avevo voglia di essere messa al secondo posto per amici, feste con i compagni del College dove si ubriacava spesso.

-Ok, quante possibilità ho di incontrarlo? siamo in 100 mila in città, io non amo gli eventi sportivi e quindi è fatta.- Mi autoconvinco. Ma ci credo poco, pochissimo.

-Roxie, ti cercherà, lo sai anche tu. Sei diventata la sua ossessione da un anno, farà come al college e poi sa dove abiti. Sei stata la sua prima ragazza seria, la sua prima storia seria.- Questo è vero, prima faceva il galletto, passava da un letto all'altro anche nello stesso giorno e dopo averlo lasciato è cambiato. Si passava ancora metà College, ma più raramente.

-Come faccio Rachel?- Non posso cascarci, so già che avendolo intorno cadrò nuovamente tra le sue braccia. Sento la disperazione nella mia voce e anche Rachel.

-Fanculo l'Inghilterra, sono da te nel giro di tre giorni, promesso- E riattacca. Non mi sento in colpa per aver scompigliato i suoi piani londinesi, stava aspettando solo una scusa valida per non vedere la madre, visto che non hanno un buon rapporto da quando lasciò il padre senza una spiegazione e partì per Londra.

Guardo l'orologio e sono le 6:25. Posso dormire ancora due ore prima che la casa diventi un continuo fracasso. Mi sistemo per bene sotto le coperte quando un pensiero mi passa per la testa. JACK , avevamo un appuntamento, credo!

Mi precipito in bagno per una doccia al volo, mi sistemo i capelli alla meglio e corro all'armadio, cosa mi metto adesso?

Con calma scelgo un paio di shorts di jeans a vita alta, così eviterò di morire di caldo. Sono ancora con le gambe bianchissime ma me ne faccio una ragione, da domani solarium. Opto per una maglia blu con le spalline, totalmente in pizzo, fa risaltare il mio seno prosperoso. Grazie nonna Annabel per avere dei buoni geni!!

Le scarpe sono l'unico problema, le uso solo basse e sembrerò per forza una nana vicino a Jack, lui sara almeno 1,85, minimo, ben 20 centimetri più di me. Tanto vale mettere i sandali aperti beige e mostrare la perfetta pedicure.

Sono seduta in cucina e guardo fuori da almeno 25 minuti, ho preso 3 caffè e mi sono serviti solo ad aumentare la tachicardia. Johnny in città, che notiziona. Lo devo evitare assolutamente. Mi perdo nei pensieri per non so quanto tempi fin quando una macchina non sosta davanti casa, guardo meglio ed è lui, il mio pugile preferito!

Dimentico Johnny e tutto il resto e adesso la tachicardia è in aumento solo per Jack, mi verrà in infarto oggi.

Esco di casa e sono nervosissima, neanche lo conosco, non dovrei uscire con gli sconosciuti. Non hai mica 15 anni mi ricorda la mia voce in testa. Lui è semplicemente bellissimo, i capelli sono abbastanza corti e non usa gel, sembrano appena asciugati, la t-shirt è bianca e aderentissima sui suoi bicipiti, e su tutto il petto, già divento rossa.

Colpita al cuoreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora