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Tutto scoppia in un solo istante, Johnny si scaraventa su Jack mollandogli un pugno in pieno volto, provocandogli una spacco sul labbro. Io resto immobile con le mani sulla bocca per mantenere un urlo che si blocca in gola guardando Jack, respira in modo scoordinato, come se avesse corso una maratona, gli occhi sono due pozzi neri che sovrastano il verde. In un unico movimento agilissimo è su Johnny che stramazza al suolo. Jack inizia a riempirlo di pugni al volto e allo stomaco.  

-Jack la ammazzi lascialo- Urlo mentre cerco di tirarlo, noto la sua espressione e resto pietrificata. È come un serpente prima del morso fatale, immobile e calmo fissa la preda. 

Presa dall'istinto mi butto su Johnny e mi frappongo tra loro due. Resto ferma in attesa che il pugno destinato a Johnny arrivi sulla mia schiena ma passano i secondi e tutto si ferma. 

Mi volto e lo trovo che mi osserva nel panico. 

-Stai bene?- Mi chiede allungando una mano verso di me, distinto mi ritraggo impaurita e volto le spalle alla sua faccia stravolta. 

-Johnny, per favore guardami, apri gli occhi - La mia voce trema,Johnny è immobile davanti a me, il volto una maschera rossa. D'istinto poggio l'orecchio sul suo petto. Appena sento il suo cuore battere inizio a scuoterlo con vigore -Johnny-. 

-Che cazzo è successo? - Rachel è immediatamente al mio fianco e mi abbraccia, mi osserva per accertarsi che il mio corpo sia integro, ma è dentro che sono malridotta.

-Jack, oh cazzo amico, che hai combinato? - Matthew lo strattona dal colletto che con mia grande sorpresa non reagisce, guarda solo la mia mano stretta a quella di Johnny.

-È Davis cazzo, ti toglierà di mezzo, ti stai giocando tutto, tutto cazzo e per cosa? Per una r.... - Di colpo Jack riprende possesso delle sue capacità e blocca l'amico prima che possa finire la frase sbattendolo al muro -Stai zitto- Gli urla a due millimetri dalla faccia. Matthew rassegnato lo spinge via e corre da Johnny. 

-Non preoccuparti Roxie, adesso si riprende, ci penso io- Mi accarezza i capelli prima di lasciarmi andare tra le braccia di Rachel. Lei è più alta di me, i suoi capelli rossicci accarezzano il mio volto mentre mi abbraccia e mi massaggia le spalle e mi lascio andare in un pianto silenzioso. La gola è in fiamme, mi sembra di aver ingoiato lame al posto delle lacrime. 

Passano minuti interminabili finché Johnny apre gli occhi e piano piano si rialza. Mi vorrei buttare tra le sue braccia e accertarmi che stia bene veramente, ma una sensazione allo stomaco mi blocca, mi limito ad avvicinarmi a lui e stringergli una mano. Lui mi tira leggermente a se mentre restiamo uniti in un abbraccio imbarazzato. -Ehi sto bene, rilassati piccola-. 

-Johnny credo sia meglio che tu vada a casa, metti del ghiaccio su quell'occhio e prendi un anti dolorifico- Matthew ha una voce delicata mentre parla con Johnny, rassicurante. Mi giro e noto che Jack non c'è. Salutiamo tutti Johnny che va via nella sua auto e restiamo io Matt e Rachel. 

-Matt per favore, porteresti Rachel a casa mia?- chiedo senza guardarlo in volto. -  Io torno dopo a casa ok? Inventati qualcosa con la mamma per favore- Rachel mi abbraccia e mi sussurra piano - Stai attenta, non mi piace il modo in cui ti guardava- La saluto e Matt mi abbraccia dandomi la buonanotte. 

-Per favore aiutalo, non farlo bere stasera- Faccio cenno di sì con la testa e mi lasciano sola. 

Inizio a girare intorno la palestra per prendere coraggio e andare da lui , ma ogni volta che mi avvicino alla porta tremo. Faccio un lungo respiro per calmare il mo cuore che rischia di esplodere, prendo coraggio e suono. 

La porta piano si apre ma resta socchiusa. 

Entro dentro e la richiedo alle mie spalle dove resto poggiata ad osservare Jack seduto sul divano. La testa poggiata sulle mani che stringono i capelli. 

-Non ti sfiorerei nemmeno con un dito Roxanne, lo giuro- Mi convessa senza guardarmi. 

-Lo so- 

-Ti sei allontanata da me, ti sei ritratta- Mi fa notare ed io resto zitta. 

Jack solleva la testa e i suoi occhi catturato i miei. Non so cosa ci sta succedendo, perché sono qui invece che da Johnny o a casa mia e perché sento la necessità di stare qui anziché da qualsiasi altra parte. Da qualsiasi altro ragazzo. 

Mi avvicino a lui e mi siedo sulle sue ginocchia, lui in risposta mi sistema per bene e mi stringe a se. 

Io sono solo una delle tante, lui non mi amerà mai, non mi guarda come un uomo guarderebbe la sua donna, il suo sguardo è solo possessivo, come se io fossi di sua proprietà. Come se fossi un premio da vincere. Vorrei stare qui, vorrei che il tempo si fosse fermato al nostro primo bacio, dove niente era incasinato e tutto era calmo. 

Mi alzo per prendere aria e staccarmi dal suo sguardo magnetico, non ragiono lucidamente, non so cosa aspettarmi da lui e non so cosa voglio io. Nota la mia preoccupazione e distoglie lo sguardo e alzandosi si dirige verso la cucina, prende una bottiglia di bourbon e ne versa un bicchiere. Matt mi ha fatto promettere che non gli avrei permesso di bere. 

-Jack per favore, non bere.- Cerco di sottrarre il bicchiere che contiene quel liquido ambrato ma inutilmente, è molto più alto di me e in un solo gesto lo beve. 

-Se non ti sta bene quello che vedi puoi anche andartene, non ho bisogno dei tuoi occhi che disapprovano ogni mio gesto.- Questa volta il bicchiere nemmeno lo riempie e beve direttamente dalla bottiglia. Mi sta dicendo chiaramente che devo andar via.

-Sei solo uno stronzo- Gli vomito queste parole addosso come se fossero fatte di veleno. 

-Non dire ovvietà ragazzina, sono stanco delle tua sfuriate- Nemmeno mi guarda mentre pronuncia queste parole. Manda giù altro alcool e io osservo in silenzio. Matt ha affidato le pecore al lupo la voce si prende gioco di me. Anche lei. Lo vedo armeggiare con il telefono e non capisco cosa stia facendo. 

-Torna di nuovo dal tuo D..davis così ti terrà al sicuro dagli st...ronzi come me.- Inizia a strascinare le parole mentre un terzo della bottiglia è andato. 

Sento gli occhi riempirsi di lacrime per la frustrazione. 

-Tranquillo, avrei scelto lui sempre, lo sceglierei sempre se dall'altra parte troverei te- Gli urlo addosso parole che non penso, ho il fiato corto a causa delle lacrime che cerco di non far traboccare notando come le mie parole non lo hanno minimamente sfiorato. 

-Bene, allora vai via, aspetto gente.- Resto ferma ad osservare la sua testa che si inclina per mandare giù altro alcool e poi mi incammino verso la porta. La sbatto con la speranza che si spezzi in due ma niente, trovo però la biondina che mi osserva e si appresta a salire le scale su due trampoli. Ecco chi stava aspettando, bastardo.

-C'è chi entra e chi esce- esclama tutta pimpante. Fottiti

Corro via da lei, corro via dal ragazzo che si è insinuato nella mia testa in queste ultime 2 settimane, corro via dai miei sentimenti, li lascio in quella casa e gli sbatto la porta in faccia. Non metterò mai più un piede dopo l'altro in direzione di Jackson Berry. 

Colpita al cuoreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora