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Roxie's pov

Una luce in pieno volto mi strappa dalle braccia di Morfeo, finalmente una dormita senza il frastuono della mamma. Lentamente apro gli occhi e il fiato si blocca, per un piccolissimo istante avevo dimenticato di essere a casa di Jack, guardo alla mia sinistra e il letto è vuoto. Mi stiracchio e mi metto a sedere sul letto, fuori c'è il sole e i raggi penetrano dalla finestra arrivandomi direttamente sul volto. Jack non c'è, sono solo le 10 del mattino, un record per me che di solito non ne voglio sapere di lasciare il letto prima della 12. Scendo dal letto facendo molta attenzione al mio piede, non fa più male, dovrò togliere la benda e mettere un poco di disinfettante. Esco dalla camera e drizzo le orecchie per vedere se sento qualche rumore, ma niente, credo la casa sia vuota.

Nel bagno mi rinfresco il volto sconvolto, per fortuna non uso molti prodotti, altrimenti dopo il pianto di ieri dovrei sembrare un panda. Negli armadietti cerco qualcosa per lavare i denti, mi farò bastare solo il collutorio. I miei lunghi capelli sono una tragedia, per fortuna porto con me sempre un elastico visto che in questo bagno non c'è neppure l'ombra di un pettine. Sono sollevata, nessuna traccia femminile, senza tener conto dell'ordine e la pulizia certo.

Cerco il mio telefono nella borsetta e scorro le 8 chiamate di Johnny più tre messaggi. Faccio un respiro profondo e leggo.

ora 1:17 Sei una stronza vado a casa

ora 1:58 Scusami Roxanne, adesso torno indietro e ti vengo a prendere

ora 3:45 Ti avevo avvisato di stare lontano da lui

Tu non conosci me, avevo detto Johnny davanti casa mia. Inizio a tremare pensando ai suoi occhi, non avevo mai sentito la paura addosso come quella volta e non avevo mai visto Johnny con quello sguardo, quindi aveva ragione, non lo conoscevo affatto.

Rifaccio il letto lasciando la stanza in ordine in netto contrasto con il mio disordine nella testa, quei suoi messaggi hanno lasciato dentro di me una strana agitazione. Mi cambio al volo mettendo il vestito nero con i sandali ed esco. Sembro una pazza con questi capelli raccolti alla rinfusa, ma poco importa. Arrivo davanti la porta di ingresso e trovo un post-it attaccato alla porta Sono in palestra aspettami il mio cuore perde mezzo battito per la felicità.

Senza pensarci apro la porta e cerco di camminare il più veloce possibile verso la palestra, non vedo l'ora di vederlo. Entro e subito una voce cattura la mia attenzione, proviene dagli spogliatoi maschili, mi avvicino lentamente e resto ferma ad ascoltare.

-Non possiamo farlo, ho le mani legate-

-Ok, vada per questo stupido torneo, ma dopo mi devi garantire che è fuori, le sue mani non indosseranno più guantoni, intesi?-

-Tutto per quella? sei ridicolo, è il migliore, ci serve-

-Non me ne fotte un cazzo- urla Johnny rivolto al padre.

Sono rimasta ad ascoltare queste parole senza respirare e piano piano la paura di essere beccata mi porta a scappare da li. Esco fuori estraggo il mio cellulare e inizio a scrivere.

Perdonami ieri sera ero sconvolta, nel panico, non sarei dovuta restare. Premo invio e blocco il numero di Jack mentre una lacrima scorre sul mio volto. L'asciugo al volo e mi appresto a tornare a casa.

Non sopporterei di essere la causa della fine della sua carriera, ho visto come guarda tutti i suoi trofei, con orgoglio, è la sua vita, la sua passione. Come mi disse Matt, è la sua natura. Il mio cuore martella nel petto mentre le lacrime scendono copiose sul mo volto. Non sento più dolore nemmeno al piede, è tutto concentrato dentro al petto ormai, un dolore opprimente. Non so come la prenderà Jack, ma tanto Matt mi aveva avvisata, lui non amerà mai, la boxe è la sua fidanzata. Lui non perde niente se mi allontano, anzi. Ma poi gli occhi di Johnny, quegli occhi che ho tanto amato, che mi hanno fatto girare la testa. Come potevano essere così spietati, così meschini e crudeli. Arrivo a casa che fortunatamente è vuota e salgo in camera mia dove un cuscino è pronto ad accogliere ogni mia lacrima, ogni mio singhiozzo. Mi addormento nel pianto e sogni due braccia tatuate che si aprono per accogliermi e cullarmi.

Colpita al cuoreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora