Ciao lettori, piano piano nella mia testa iniziano a prendere "vita" i protagonisti della mia storia. Per ora ho scelto solo il nostro caro Jack nella foto in alto. Buona lettura.
-Ahhh- Faccio un sonoro sbadiglio dopo aver dormito per ben tre ore consecutive. Avrei continuato, se solo la mamma non fosse tornata dal lavoro portando con se la sua sbadataggine. Credo abbia gelatina al posto delle mani, se non fosse così brava ai fornelli mi proporrei io come cuoca, ma il mio livello culinario è fermo alle uova strapazzate e qualche toast.
Dopo l'ennesimo schianto a terra di chissà quale povero mestolo decido di alzarmi e scendere in cucina.
-Mamma, ti serve una mano?- Chiedo sapendo già che rifiuterà categoricamente qualsiasi aiuto.
-No tesoro, bruceresti l'arrosto e tuo padre ci sbatterebbe fuori di casa, lo sai, l'arrosto è sacro!- Ridiamo dopo una sua imitazione della voce di papà venuta seriamente male.
-Chi era il ragazzo che è passato stamattina a prenderti?- Butta li la domanda come se niente fosse ed io quasi non mi affogo con la mia stessa saliva. Divento rossa all'istante. -Nessuno, solo un amico che ho conosciuto in palestra.- Ci casca, anche se in effetti non ho detto una bugia. La vero bugia è averlo definito amico mi scimmiotta la mia voce in testa. Sento le voci Dio mio.
-E questo tuo "amico"- mima anche le virgolette, non conosco nessuno che fa ancora gesti del genere -ti passerà a prendere spesso?- Non molla la presa la mamma.
-Non so, forse stasera uscirò insieme alla sua comitiva.- Cerco di essere impassibile dicendo il tutto, ma mi sento agitata. Così cambio velocemente discorso. -Domani arriva Rachel, credo abbia annullato il viaggio in Inghilterra, avrà inventato qualche scusa con la mamma come al solito.- E con la mamma iniziamo ad organizzare i posti letto per ospitarla alla meglio.
Finiamo di mangiare e sono già le 8 di sera, se proprio deciderò di uscire ho ancora quattro ore buone. Tu stasera esci signorina , smettila stupida voce. Ma chi voglio prendere in giro, uscirò e come. Corro in camera mia e accendo velocemente il mio MacBook.
-Rachel riesci a vedermi per bene, sono nei guai- Rachel percepisce che il mio guaio porta il nome di Jack e fa un gridolino così acuto che sembra una sirena, ma non la figura mitologica sia chiaro, quelle delle autopattuglie.
-Sono emozionatissimaaaaaa, troveremo il look adatto mio cara, sarà tuo- Dove trova tutto questo entusiasmo non saprei, ma non sto nella pelle anch'io.
Un'ora e mezza più tardi indosso un vestito total black che arriva a metà coscia e lascia scoperta tutta la schiena, tiene su la mia terza abbondante e mostra tutte le mie gambe. Vesto si con pochi colori, ma ho passato tre anni a girovagare da un party all'altro e grazie a Rachel ho comprato moltissimi vestiti che posso indossare solo in determinate occasioni, come una serata in disco, un appuntamento. O come stasera in entrambi i casi.
Rachel aveva insistito per mettere l'unico tocco di rosso che il mio armadio avesse mai visto, le mie décolleté laccate rosse, fighissime.
Ma sapevo già che dopo il primo ballo avrei patito le pene dell'inferno, così presi le mie converse bianche e le infilai in macchina.
Avevo lasciato i miei lunghi capelli scuri sciolti, leggermente mossi e avevo optato per un make-up leggero su tonalità naturali. Ok, respira e parti.
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Colpita al cuore
RomanceLei è Roxanne "Roxie" Larson, 22 anni di Birdville. Neolaureata alla Brown in giornalismo con il massimo dei voti, torna a casa per l'estate dove l'aspetta il suo futuro e il suo nuovo lavoro. Ama il dolce far niente e vorrebbe trascorrere una tranq...