Profecy - Un amore oltre le stelle

Capitolo 7 - La decisione.

"Non so se mi piace."
"Come fa a non piacerti?! È stupendo."
"MonEl è la mia faccia...su un quadro eccessivamente grande."
"Appunto per questo è bellissimo."
E mi da un bacio sulla guancia. Quindi dovrei vivere con in casa un quadro enorme...con la mia foto sopra?
Da quando MonEl ha scoperto la passione per la fotografia sono rovinata. Mi scatts foto dappertutto: mentre guardo la tv, mentre mangio, mentre dormo...dice che la luce dell'alba e il mio viso sono un matrimonio perfetto.

"Mmm...no, smettila...ma cosa fai?!"
"Non muoverti...la luce sui tuoi capelli, sulla tua pelle...è tutto perfetto!"
"Sembri un invasato."
Abbassa quell'aggeggio infernale di fotocamera professionale che adesso porta in giro più di me e mi guarda perplesso.
"Cos'è un impanato?"
"Non impanato, invasato. Si dice quando qualcuno è troppo concentrato su un argomento...un fanatico, ecco."
Cerco di spiegarglielo seriamente, ma fallisco miseramente e scoppio a ridere come una scolaretta...e lui ricomincia con le foto.
"MonEl smettila..."
"Sei così bella quando ridi, splendi più di un sole."
"Adesso basta, metti via quell'aggeggio."
"No."
"Il tuo sole vuole un bacio..." gli dico dolcemente.
In un attimo la fotocamera sparisce dalla mia visuale e c'è solo lui. Lo guardo bene e realizzo che dovrei essere io a fargli delle foto, con la luce del mattino i suoi occhi sono quasi trasparenti, è così bello.
"Ti piace quello che vedi?"
"I tuoi occhi...sono quasi trasparenti, forse dovrei immortalarli."
"Che ne è stato del bacio?"
"Ah già...mi sono distratta."
"Ti distrai facilmente..."
"Mi capita quando sei nei paraggi."
"Paraggi? Forse sono un po' troppo lontano, aspetta..."
Adesso è del tutto sopra di me, potrei dire che quasi fatico a respirare con il suo peso addosso, ma non mi lamento...mi piace stare tra le sue braccia, mi sento a casa.
"Così va meglio?"
"Decisamente..."
"Allora, tornando a quel bacio..."

"Kara!"
"Ehm si?!"
"Dov'eri?"
"Qua...ovvio."
"Si certo, mentre eri persa chissà dove, ti ho chiesto se vuoi che lo appenda davvero oppure no."
"Mmm veramente..."
"No, ok ho capito."
"Sei arrabbiato?"
"No."
"Si sei arrabbiato. MonEl mi dispiace ok? La foto è bella, ma come ti sentiresti se dovessi andare in giro per casa con una tua gigantesca foto che ti fissa?"
"Si l'ho capito....non avevo pensato a questo punto di vista."
"Vieni qui..."
"Vuoi consolarmi?"
"Qualche bacio non ha mai fatto male a nessuno."

Stiamo preparando il pranzo...o meglio, MonEl sta preparando e io faccio da assistente, a volte penso che come barista sia sprecato, sgranocchiando pigramente una carota penso a come convincerlo a cercare lavoro in un ristorante.
"Amore, le carote sono da cucinare non come antipasto." mi dice strappandomela delicatamente dalle mani, anche se l'avevo già addentata.
"Dovresti cucinare..."
"È quello che sto cercando di fare, nonostante qualcuno si stia mangiando gli ingredienti."
"Intendevo per lavoro...sei così bravo, come se lo facessi da una vita."
"Tu sei di parte. In più chi potrebbe mai assumere un ex Principe, aspirante barista con inclinazioni per la cucina? Per le referenze ovviamente chiedere alla fidanzata. Non è il massimo come curriculum ti pare?!"
Ridacchio, adoro quando dice fidanzata.
"Si beh...varrebbe la pena fare qualche tentativo secondo me."
"Sai quale tentativo andrebbe fatto?"
"Quale?"
"Potremmo invitare Alex a cena. E anche gli altri...cucino io."
"MonEl ne abbiamo già parlato."
"Si lo so, ma Kara, è passato quasi un mese. Gli abbiamo chiesto tempo e spazio per ristrutturare la casa, per ritrovare un nostro equilibrio e ce lo hanno concesso. Alex prova sempre a chiamarti e deve accontentarsi di parlare con me, così come gli altri, non credi sia il momento di dare un taglio a questa guerra...fredda? Facciamo una piccola cena,vedranno la casa e tu potrai chiarirti con loro e riavere la tua famiglia."
"Tu sei la mia famiglia."
"E apprezzo che tu lo dica, davvero. Ma voglio essere un'aggiunta alla tua felicità, non voglio che tu scelga tra me e loro, voglio darti tutto. Magari non si sono comportati come tu avresti voluto quando non c'ero, forse hanno sottovalutato i tuoi sentimenti e questo ti ha ferita profondamente...ma non puoi condannarli per questo. Erano la tua famiglia prima del mio arrivo, forse meritano un po' più di considerazione."
"Fa tutto parte del tuo diabolico piano per farmi ritrovare speranza, bontà e tutte quelle cose lì, per non farmi diventare cattiva?"
"Mmm forse...funziona?"
"Si...mi stai facendo sentire in colpa. Perfido daxamita."
Sghignazza subdolamente.
"Allora chiamali e organ..."
"No no no. Li chiami tu e organizzi tu. Meglio iniziare subito no?"
"Ti odio."
"Anche io ti amo dolcezza."