Capitolo 14 - Il matrimonio

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14 febbraio 2019

Finalmente ci siamo, oggi è il gran giorno. In molto sono eccitati all'idea che io diventi una Principessa...ma non conta nulla per me, quello che voglio è Mon-El, tutto il resto sono dettagli.
Siamo appena fuori National City, ai piedi della nostra montagna preferita...si abbiamo una montagna preferita, una spiaggia, un parco, tutti posti in cui siamo andati per la prima volta da soli, le classiche escursioni o gite che fanno le coppie normali.

"MonEl..."
"Si amore?"
"Perché non possiamo volare per arrivare in cima alla montagna?"
"Perché significa barare. Le coppie normali non volano."
"Ma noi non siamo normali, sono stanca."
"Stanca? Avanti sono solo due passi..."
"Cosa?! Non hai il senso della misura, ci saranno ancora diversi chilometri prima della cima..." mi siedo per terra con la schiena poggiata contro un albero e lo fisso con astio "...continua tu. Sono stanca, ho caldo, fame e non sono nemmeno sicura di essere ancora innamorata di te vista la fatica che mi stai facendo fare."
Sorride, si avvicina e si siede davanti a me.
"Vuoi che ti porti in braccio?"
"Quello non è barare?"
"Mh-mh."
"Ecco...tanto vale volare."
Adesso ride di cuore, Dio quanto lo amo.
"Mi dispiace averti fatto fare così tanta fatica, l'ho visto in tv e le coppie sembravano così contente di stare all'aperto, non sembravano nemmeno affaticate."
"Si beh, fingono MonEl...ecco perché si chiama pubblicità. Per farti credere che qualcosa di orribile in realtà sia bello."
"È così orribile?"
Ha messo il broncio...ma come devo fare?
"No non è orribile. Solo che...non lo so, perché non possiamo farla facile?"
"Pensaci, se avessimo volato direttamente in cima, non avresti un bel ricordo a cui pensare in futuro..."
"Non vedo bei ricordi."
Ha un sorriso sornione sul volto mentre si avvicina gattonando e comincia a baciarmi il collo.
"Sicura?"
"MonEl...sono sudata."
"Mmm...hai sempre un buon sapore."
Mentre mi bacia il collo sento la sua barba farmi il solletico, non so come mi ritrovo sdraiata per terra con lui, sopra di me, che continua a baciarmi...adesso ha preso d'assalto le mie labbra.
"MonEl...non...non possiamo."
"Sicura?"
Sorrido e faccio l'errore di guardarlo negli occhi. Non riesco più a ragionare lucidamente, il suo grigio si incatena al mio azzurro e ogni mia capacità cognitiva finisce alle ortiche...gli stringo le braccia al collo e ricominciamo a baciarci.

"Kara!!"
"Mmm?"
Alex mi urla alle spalle, salto dalla sedia e vedo il riflesso di mia sorella nello specchio in cui sto iniziando a truccarmi. È molto bella con il suo vestito blu scuro...le dona. Ero indecisa all'inizio sul colore, ma poi ho pensato che è il preferito di mia sorella ma anche il colore della mia famiglia d'origine, non per niente la mia supertuta ha anche del blu...quindi è come avere anche loro un po' più vicini, soprattutto oggi.
"Pensavo fossi scappata visto che non rispondevi, a cosa pensavi?"
"Scappare? Ma cosa dici, stavo solo pensando a MonEl..."
"Stai tranquilla, lo vedrai presto...è molto carino."
Mi giro di scatto a guardarla.
"Davvero? L'hai visto?"
"Si, la divisa da Principe gli sta molto bene."
Sorrido come un'adolescente alla prima cotta, lo so, me ne rendo conto ma non posso farci nulla.
"Si può..?"
"Ragazze venite, come siete belle!"
Felicity, Iris, Sara, Caitlin e Amaya entrano a fare un po' di casino prima che io mi condanni al matrimonio...così dicono, anche se la maggior parte di loro sono sposate. I pancioni di Felicity e Iris ne sono una prova evidente.
"Sei tu quella bella...ma i capelli li lasci così?"
"Ehm, io..."
"Secondo me dovresti alzarli..."
"No, dovrebbe lasciarli sciolti..."
"Falli lisci, ti stanno così bene lisci..."
"Ma che dici? Mossi Kara, mossi sono la soluzione perfetta...ti ornano il viso."
Inizia a farmi male la testa mentre loro continuano a decidere come dovrei acconciarmi, il mio pensiero torna a MonEl, il mio porto sicuro.

"Quindi tu dici ai piedi della montagna, dei tendoni bianchi dove prepararci e fare sia la cerimonia che la festa...ho capito bene?"
"Perfettamente."
"Mmm."
"Non ti piace?"
Mi alzo dal divano, vado verso la cucina dove MonEl sta preparando la cena, gli afferro il volto con entrambe le mani e gli do un sonoro bacio sulle labbra. Anche se una volta finito lo guardo negli occhi e gliene do subito un altro...un po' più delicato e tenero, in cui mi prendo il tempo di assaporare le sue labbra.
"Sei un genio. È perfetto. È un posto importante per noi, ed è lontano dal caos. Da quando sei così intelligente?"
Mi rendo conto che ha spento il fuoco e posato tutto, solo quando sento le sue mani afferrarmi la vita e sollevarmi, istintivamente mi aggrappo a lui non solo con le braccia ma anche con le gambe, che adesso circondano la sua di vita...e capisco che ha cominciato a camminare verso la camera da letto.
"Vediamo quanto posso essere intelligente..."

Profecy - Un amore oltre le stelleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora