Come ti vorrei.

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Il suono della campanella lo fece leggermente saltare dalla sedia e lasciar cadere la matita che la secchiona della classe (perdutamente innamorata di lui) gli aveva prestato. Si stiracchiò senza curarsi dell'occhiate poco gentili del professore di scienze che non aveva ancora finito la spiegazione e di quelle delle ragazze che sbavavano di fronte al metro e novanta di cotanta bellezza. Si sistemò la giacca di pelle e fece cenno al suo migliore amico Luke di seguirlo fuori dalla classe. Il professore non si preoccupò nemmeno di rimproverarli o di chiedergli un altro secondo della loro attenzione perchè sapeva benissimo che sarebbero state parole buttate al vento. Li lasciò andare mentre finiva di illustrare alcuni grafici alla lavagna al resto della classe. Edward accellerò il passo, seguito dall'immancabile ombra del suo braccio destro Luke. Andarono come al solito a fumarsi la sigaretta delle 10:00 in cortile raggiungendo gli altri del gruppo: Edwin, Matias e Jax. Battè il pugno agli altri tre e rubò a Matias l'accendino per accendersi la sua sigaretta. Si appoggiarono al muretto e iniziarono a guardarsi intorno mentre parlavano e valutavano le ragazze della scuola che passavano per il giardino. Visti da lontano sembravano i classici ragazzi sciupa femmine ai quali ti senti profondamente attratta ma ai quali in fondo sai che devi stare lontana.

Ella finì di scrivere velocemente l'ultima frase di latino che la professoressa aveva dettato e solo dopo posò la matita e la penna nell'astuccio. Alzò gli occhi e constatò di essere una delle poche ad essere rimasta in classe. Tutti quanti avevano il vizio di uscire dalla classe al cambio dell'ora per andare a parlare nei corridoi o addirittura in cortile. Lei non era proprio il tipo. Preferiva rimanersene in classe ad aspettare l'insegnante dell'ora successiva.

Ok fermi.
Se vi state immaginando un Ella secchiona e senza vita sociale, beh vi state sbagliando di grosso. Sì, in effetti è una di quelle ragazze che va molto bene a scuola e a cui piace studiare, ma fidatevi se dico che 'secchiona senza vita sociale' non è proprio l'etichetta che si può assegnare ad una come lei. Ella ama la musica rock, le moto, fumare e divertirsi. Solo che è abbastanza matura ed intelligente da saper gestire questi suoi vizi e istinti. E' una semplice ragazza di 16 anni e sta per finire il secondo liceo a pieni voti, ma di certo non sembra una secondina. E' più una ragazza da quarto. Ma diciamo che il suo aspetto la riesce a mimetizzare tra i suoi compagni: è un esile donna che raggiunge a malapena il metro e sessanta, ha dei lunghi capelli mossi color marrone chiaro e degli occhi celesti che fanno invidia anche al mare. Il suo modo di vestirsi non la fa apparire molto se non per il suo gusto particolare nell'indossare anfibi, o scarpe alquanto insolite. Ne ha moltissime e di tutti i tipi che di certo non si avvicinano per niente alle scarpe di moda che indossano tutti. Lei riesce a mimettizzarsi ma allo stesso tempo riesce a non sembrare completamente uguale alla massa che la circonda. Si guardò per un'ultima volta attorno e quando abbassò lo sguardo su una bottiglietta d'acqua constatò che aveva un urgente bisogno di andare in bagno. Si affrettò ad uscire dall'aula ma non appena varcò la porta della classe si imbattè nel bidello. Gli sorrise. Conosceva molto bene Enrico. Era il suo bidello preferito. Lui non faceva altro che farle complimenti e ripeterle che ogni giorno diventava sempre più bella. Ella amava passare le ricreazioni al suo fianco a parlare del più e del meno.

-"Ella dove vai correndo? Hai un ora di buco, vi manca Matematica!"-. La ragazza gli sorrise e si sistemò con un gesto veloce i capelli. -"Grande! Allora vado un attimo in bagno e ti raggiungo al tavolo!"-. Questa era l'abitudine della ragazza. Rimanere al tavolo dei bidelli ogni qualvolta che ne aveva l'occasione e riunirsi lì con i suoi amici.

Chiusa in bagno, mentre si riabbottonava i pantaloni udì due ragazze ridere a crepapelle e sussurrare parole indecifrabili. Aggrottò le sopracciglia chiedendosi cosa stesse succedendo, ma lo capì non appena aprì la porta. C'era una bionda tutte tette niente cervello che se la rideva in un angoletto mentre un'altra sogghignava. Quest'ultima intanto veniva sovrastata da due spalle possenti e baciata da ogni parte. Il collo, le orecchie, la fronte, le labbra.. Ella aggrottò le sopracciglia e capì che quello.. Quello era un ragazzo!

Ella spalancò gli occhi e provò a vedere di chi si trattava. Cercò di vedergli il viso ma lui continuava a baciare quella gallina. L'altra che se ne stava all'angolo, invece aveva notato lo sguardo curioso di Ella perciò si schiarì la voce e fece fermare gli altri due in preda agli ormoni. Ella finalmente scorse il viso di lui e constatò che si trattava di Luke.

Aveva sentito parlare di lui. Era molto famoso per la sua incredibile bellezza e per la sua fama di cattivo ragazzo. Aveva sentito molto anche riguardo ai suoi amici ma non aveva prestato molta attenzione. Ella arrossì e abbassò lo sguardo sapendo che aveva interrotto un momento molto intenso tra i due. Luke rise, notando l'imbarazzo della ragazza. Si scansò dall'ochetta e sorridendo disse:-"Tranquilla dolcezza non ho nemmeno usato la lingua! Puoi anche togliere quella faccia disgustata!"-. Ella rimase accigliata. Se qualche secondo prima era rimasta imbambolata a causa della sua bellezza riuscì prontamente a risvegliarsi. Ma chi cazzo si credeva di essere quello stronzo?

Ve l'ho detto. Ella era brava a scuola ma aveva un caratterino niente male:-"E tu puoi anche togliere il tuo culo da questo bagno, dato che mi sembra tu abbia il pisellino e non qualche altra cosa! O almeno penso.. E poi! Ho questa faccia perchè sicuramente non voglio assistere ne tantomeno partecipare ad un orgia! Non come lei almeno! Fate veramente pena!"-. Indicò con indifferenza la ragazza all'angolino e poi concluse:-"E almeno potevate scegliere un posto più comodo e non il cesso dove tutti vanno a cagare! E con questo vaffanculo!"-. Spattè la porta alle sue spalle e fece per recarsi all'uscita ma Luke la afferrò per un polso e le sussurrò:-"Ma chi cazzo pensi di essere eh? Sai chi sono bambolina?"-. Ella guardò prima la mano di lui che le afferrava il polso e poi il suo sguardo assassino:-"Penso di si.. Un presuntuoso con la patatina invece del pisellino?"-. Sorrise e si divincolò dalla presa.Uscì dal bagno furiosa e non si accorse nemmeno di essere andata asbattere contro qualcuno. Qualcuno che non poteva non essere notato. Ma con Ella c'era sempre una prima volta.

Edward si toccò il braccio dove la ragazza era andata a sbattere e urlò:-"Cazzo stai attenta!"-. Ma lei non se ne curò e continuò a camminare. La guardò andare via e constatò che quella era più una marcia che una camminata.

"però.. bel culo!" questa fu l'unica cosa a cui pensò prima di girarsi e trovarsi davanti il suo migliore amico Luke con un espressione non molto divertita. -"Amico che cazzo hai? Sembra che ti abbiano masturbato senza farti venire!"-. Rise di gusto ma non appena notò l'espressione sempre più infuriata del biondo ritornò serio. -"Ehi! Che è successo?"-. Luke fece andare via le due ragazze e uscì dal bagno definitivamente. -"C'entra qualcosa quella ragazza con quel bel culo che è appena andata via?"-. Tentò di nuovo Edward. Luke gli fece capire che aveva centrato il punto:-"Ha la lingua troppo lunga e fidati.. Qui non è solo la sua lingua ad essere lunga.."-. Luke abbassò lo sguardo sul suo membro che era.. Molto.. Ehm.. Evidente.

Edward scoppiò a ridere e battè le mani:-"Ora una domanda.. Ma sei così eccitato perchè quella ragazza ha interrotto la sveltina, o perchè aveva una cosiddetta lingua lunga?"-. Luke lo fulminò con lo sguardò e se ne andò via incavolato.

Edward lo guardò andare via. Ripensò alla ragazza. Quella era la prima volta che vedeva andare via un suo amico insoddisfatto, eccitato ma soprattutto incazzato nero. Voleva conoscerla o almeno congratularsi con lei. Scosse la testa sorridendo e seguì il suo amico in classe.

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