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La testa pulsa, il cuore batte forte mentre il mio respiro diventa sempre più pesante

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La testa pulsa, il cuore batte forte mentre il mio respiro diventa sempre più pesante.

Lascio cadere il telefono dalla mano e smetto di far forza sulle gambe ritrovandomi seduta a terra. Prendo la testa tra le mani e inizio a guardarmi intorno, i rumori sono come ovattati mentre la vista comincia ad annebbiarsi e trovo difficoltà nel respirare perciò spalanco la bocca per prender fiato; ansimo e mi stringo una mano al petto mentre sulle mie guance sento correre le lacrime.

Sto avendo un attacco di panico.

Inizio a guardarmi intorno con la speranza di trovare una soluzione. Sgrano gli occhi quando mi accorgo che il respiro quasi cessa ed ansimo, riesco solo a far quello.

Okay, adesso svengo. È quello che ho pensato un secondo prima che una sagoma si posizionasse davanti a me.

Sento una voce lontano, la sento come un eco.

«Allison!» Qualcuno afferra le mie spalle.

«Allison!» Mi scrolla.

Punto gli occhi su questa persona e solamente dopo qualche secondo riesco a metterla a fuoco: Harry.

«Che hai?» Domanda con preoccupazione mentre punta i suoi occhi verdi contro di me.

«A-» Ansimo.

«Attacco di panico»

La sua faccia, visibilmente impressionata, non mi tranquillizza per niente. Si guarda intorno mentre urla alle persone che si sono accalcate accanto a me di andarsene.
Ma per me possono restare, non mi accorgo di niente in questo momento, riesco solo a pensare alle parole di Richard.

Nash è stato adottato, non è mio fratello.
Altre bugie, altre incertezze.
Avrò mai pace?

«Calmati Allison, respira» Mi grida Harry.

«T-tranquillo, mi è già successo» Cerco di mantenere la calma ma non ce la faccio.

La testa inizia a girare e l'unica cosa che vorrei fare in questo momento è sparire dalla faccia della Terra.

«Dimmi allora che devo fare!»

«Ti serve dell'acqua?»

Scuoto la testa.

«Devi distenderti?»

Scuoto di nuovo la testa.

«Dimmi che devo fare, cavolo Allison! Cerca di calmarti!»

Alzo lo sguardo verso di lui che non appena incrocia i miei occhi, sicuramente rossi e gonfi per l'attacco di panico, s'irrigidisce.

«Chiama» Ansimo.

«Chiamami Cameron» Soffio stringendo gli occhi e respirando a fatica.

«Okay, ma distenditi, ti prego. Mi fai paura» Mi ordina afferrando le mie spalle e spingendomi delicatamente verso l'erba ancora fresca.

Moon & Fire Summer CampDove le storie prendono vita. Scoprilo ora