Il bacio

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Lei si era lasciata prendere per lui, solo per lui. Una cosa da stupidi, o forse molto altruista, chi lo sa. Bucky no di certo, lui pensava solo al fatto che erano insieme, separati da delle sbarre, sì, ma pur sempre insieme. Victoria si girò, notando che lui la fissava, e gli sorrise, un sorriso caldo, dolce, ma anche rigido, non sorrideva da tanto tempo. "In cosa consiste il 'soldato d inverno'? Cosa devo fare?" Chiese lui. Vica riflettè per un attimo, per poi dire che non ne aveva idea. Il giorno dopo lo portarono nella stessa stanzina di sempre, o forse no: in mezzo alla stanza c'era un macchinario diverso. Lo legarono sul lettino e gli misero qualcosa di molle tra i denti. Una scarica di dolore gli colpì il cervello così intensamente che temette che letteralmente scoppiasse. La seduta non durò a lungo, lo slegarono e due persone lo portarono fuori dalla stanza. Lui si sentiva intontito, come dopo un'eccessiva anestesia. Dopo pochi passi si sentì un colpo e quelli che lo trascinavano via schizzarono chissà dove. Era rimasto completamente solo, se non fosse per un mazzo di chiavi per terra. Era il momento perfetto, avrebbe preso le chiavi, fatto uscire Victoria e scappati insieme. Il momento di intontimento sparì subito e mentre stava per raccogliere le chiavi un ragazzo le afferrò prima di lui. Bucky si raddrizzò di scatto, e con lui anche il ragazzo. Capelli color paglia, occhi verdi, pelle cosparsa di lentiggini, come un cielo stellato, e un sorriso furbo che gli si dipinse in quel momento sul volto. Si fissarono un istante, ma poi, mentre stava per dirgli qualcosa, un Uomo in Rosso voltò l'angolo e si ritrovò dietro al ragazzo, una pistola in mano da cui era appena partito un colpo. Rosso. Macchie rosse. Le aveva su tutto il viso e sulla maglietta. Rimase immobile, mentre il biondo si accasciava a terra, mentre arrivavano alcuni "medici" che cominciarono a urlare contro l'assassino e mentre altri soldati portavano via il corpo. Non capiva in che lingua stessero parlando, e neanche gli importava, perché mentre altri lo stavano riportando in cella lui riusciva a pensare solo alla sostanza appiccicaticcia e calda che aveva sulla faccia. Quando si lasciò cadere a terra Victoria cominciò a pulirgli la faccia con la manica, preoccupata per lui. Le loro facce erano a pochi centimetri l'una dall'altra e i loro occhi si incrociarono per un secondo. Rimasero fermi in quella posizione, finché lui non avvicinò le labbra a quelle di lei, dandole un bacio.

IL SOLDATO D'INVERNODove le storie prendono vita. Scoprilo ora