IL SOLDATO D'INVERNO

L'Oblio

Si sentiva cadere, mancare, si sentiva vuoto e incompleto. Non poteva credere che stava succedendo davvero. Sapeva che stava facendo qualcosa, lo sentiva, ma non sapeva cosa. Era solo lì, senza un motivo per continuare. Victoria era attaccata alle sbarre, e lo pregava di venire. Lui ci mise tutto il suo impegno, perché voleva solo poter andare da lei, parlarle ancora, vederla sorridere. Ci riuscì, e si sentì magnificamente. Stava riuscendo a fare qualcosa che voleva fare. Si sedette accanto a lei, anche se continuava a sentirla distante. Vica gli prese le mani nelle sue, e cominciò a parlargli. Aveva gli occhi lucidi, mentre gli parlava. "Steve, Bucky. Steve. Ti ricordi di Steve? Dei suoi occhi azzurri? Ti ricordi di come lo difendevi? Ti prego Bucky, ricordalo" gli voltò il viso, in modo che potessero guardarsi negli occhi. Poi lo baciò. E lui si sciolse. Lui aprì gli occhi, veramente. Era bello, era bello essere di nuovo se stessi. Era bello poter ritornare "normale". Purtroppo, il momento non durò a lungo. Venne qualcuno, che lo tirò e lo spinse da qualche parte, per collegarlo ad un altro macchinario e poi in un'altra cella. E così, mentre pensava di poter tornare come prima, cadde nell'Oblio.
Lei era lì, stesa per terra, al buio. Lui aveva di nuovo le mani e il viso coperto di sangue. Pianse, e quando riaprì gli occhi lei non c'era, ma lui aveva una pistola in mano. La mise giù con le mani tremolanti, era ancora calda. Alzò il viso, e vide la ragazza in piedi, di fronte a lui. Sorrideva, un sorriso strano, che metteva paura; dalla fronte scendeva un rivolo di sangue. Il suo sangue scivolò sulla fronte di lui, pian piano, ricoprendolo completamente. Il sorriso di lei si spense, lasciando spazio alle lacrime, il volto trapelava accusa, tristezza e rabbia. Continuava a ripetere che l'aveva uccisa, che le aveva promesso di aiutarla a scappare, e che poi l'avesse tradita, infine uccisa. Infine urlò, e lui si svegliò, nella sua nuova cella.