Si svegliò

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Coprì con la neve il corpo, poi corse via. Aveva qualche ora di vantaggio, ma l'Hydra poteva recuperarli in fretta. Quando calò la notte si arrampicò su di un albero per cercare di riposare un po'.

Lei era lì, stesa per terra, al buio. Lui aveva di nuovo le mani e il viso coperto di sangue. Pianse, e quando riaprì gli occhi lei non c'era, ma lui aveva una pistola in mano. La mise giù con le mani tremolanti: era ancora calda. Alzò il viso, e vide la ragazza in piedi, di fronte a lui. Sorrideva, un sorriso strano, che metteva paura; dalla fronte scendeva un rivolo di sangue. Il suo sangue scivolò sulla fronte di lui, pian piano, ricoprendolo completamente. Il sorriso di lei si spense, lasciando spazio alle lacrime, il volto trapelava accusa, tristezza e rabbia. Continuava a ripetere che l'aveva uccisa, che le aveva promesso di aiutarla a scappare, e che poi l'avesse tradita, infine uccisa. Infine urlò, e lui si svegliò. Era sempre lo stesso incubo.

IL SOLDATO D'INVERNODove le storie prendono vita. Scoprilo ora