I primi raggi del sole penetravano dalla finestra, lasciata involontariamente aperta durante la notte, insieme ad un leggero venticello. Louis fu scosso da un leggero brivido di freddo ma, quando provò a muoversi, qualcosa glielo impediva. Aprì un occhio per vedere che cosa non gli permettesse di spostarsi. Trovò due braccia forti e muscolose che gli stringevano il corpo, quasi come se non volessero lasciarlo andare.
Louis sorrise a quel pensiero.
Gli sarebbe piaciuto svegliarsi ogni mattina in quel modo, tra le braccia di Harry. Ma sapeva che non era possibile. Sapeva che non poteva buttarsi a capofitto in una relazione, non in quel momento. E poi non voleva legarsi troppo ad Harry. Forse una piccola parte di lui lo voleva, ma la parte più razionale gli diceva che era meglio non farlo.
Riuscì a liberarsi dalla presa di Harry, cercando di non fare il minimo rumore per non svegliare il ragazzo al suo fianco. Louis si prese due minuti per osservarlo, notando cose che non aveva mai notato prima di allora: notò come i capelli corti formavano dei ricci alla base del collo, come i suoi lineamenti forti e duri in quel momento sembravano rilassati; a come le sue labbra erano leggermente dischiuse e Louis avrebbe tanto voluto poggiare le sue sopra di esse.
Louis arrossì a quel pensiero e si alzò, stiracchiandosi e ricordandosi di dover essere a lavoro entro un'ora.
Iniziò a vestirsi lentamente, quasi come se non volesse lasciare quella stanza e ritornare alla realtà.«Dove stai andando?» una voce rauca (che Louis sapeva a chi appartenesss) pronunciò queste parole prima di posare le mani sui fianchi di Louis e la testa contro la sua spalla.
Louis posò lo sguardo sulle loro immagini riflesse nello specchio di fronte. In quella posizione sembravano quasi una sola persona. Cercò in tutti i modi di non sorridere ma fallì.«Sto andando a lavoro e non vorrei arrivare in ritardo a causa di una persona.» disse, mentre Harry iniziava a lasciare una scia di baci umidi lungo tutto il suo collo.
«Non ti dispiacerebbe saltare un giorno di lavoro.»
«No però mi dispiacerebbe essere licenziato.» rispose il liscio, girandosi in modo da trovarsi proprio di fronte ad Harry.
«Dimmi il tuo nome.» disse il riccio, accarezzandogli una guancia.
«Perchè dovrei?» disse Louis, con un tono scherzoso mentre si alzava sulle punte e gli lasciava un bacio sulle labbra. Prese la sua giacca ed uscì da quella stanza, non prima di aver guardato di nuovo Harry, che scuoteva la testa e aveva un sorriso stampato sulle labbra.
*
«Penso sia arrivato il momento in cui mi parli del tuo fidanzato.»
Louis guardò il ragazzo seduto sulla poltrona di fronte a sè e alzò un sopracciglio.
«Non fare quella faccia. Sai benissimo di cosa sto parlando.» disse Niall, mentre continuava a cambiare canale, non trovando niente di decente in televisione.
«Io ed Harry non stiamo insieme.» disse Louis. Pronunciare quelle parole gli aveva fatto uno strano effetto, come se si sentisse improvvisamente affamato pur non essendo passata nemmeno un'ora da quando avevano finito di cenare. «È solo sesso.» aggiunse, notando l'espressione che si era creata sul viso dell'amico.
«Ti conosco troppo bene Lou. Sei cambiato da quando lo conosci, sembri più sereno e non ti lamenti quasi mai del tuo lavoro.»
Louis sospirò. Erano passate alcune settimane dal suo primo incontro con Harry e, doveva ammetterlo, quelle erano state le due migliori settimane da quando si era trasferito lì. Non sentiva più la costante stanchezza ogni volta che varcava la porta del suo appartamento e non sentiva nemmeno più quell'angoscia che ogni mattina lo accompagnava fino al suo ufficio. Louis non sapeva cosa fosse. Poteva definire Harry una novità, una cosa inaspettata, che gli aveva totalmente incasinato la vita. In meglio o in peggio, ancora non poteva saperlo.
«Terra chiama Louis, ci sei ancora o ti sei perso nei tuoi pensieri sul tuo uomo misterioso?» disse Niall, mentre gli lanciava un cuscino colpendolo perfettamente in testa.
Louis guardò Niall con uno sguardo tipico di qualcuno che stava per vendicarsi. Strappò via il telecomando dalle mani del biondo, segno che ormai si era impadronito del televisore.«Davvero Lou, parlarne con lui. Sai benissimo che nascondere i sentimenti non porta a nulla.»
«Io non provo nessuno sentimento e poi Harry non è un tipo molto loquace.» disse, non distogliendo lo sguardo dal televisore.
Niall puntò il suo sguardo su Louis. Il liscio sapeva che non avrebbe potuto nascondere niente al suo migliore. Forse qualcosa lo provava davvero, ma cercava in tutti i modi di convincersi del contrario. Si appoggiò alla spalla del suo migliore amico che gli scompigliò i capelli. Un gesto che faceva da sempre e che faceva sentire Louis al sicuro.
«Cerca di non cacciarti nei guai, okay?»
«Ci proverò.»
**
OKAY QUESTO È UN CAPITOLO PIUTTOSTO PASSEGGERO MA CI SONO I NOUIS E STAVO LETTERALMENTE MORENDO MENTRE SCRIVEVO.
la smetto di urlare e torno in me
come avrete notato, stiamo aggiornando di meno causa scuola ma tranquille che non vi libererete facilmente di noi!
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Secret little rendez-vous. » l.s
FanfictionLouis Tomlinson ed Harry Styles non sanno molto l'uno dell'altro. Anzi, potrebbero quasi essere estranei. Ma i loro corpi si conoscono. Harry conosce ogni singola parte del corpo di Louis. Louis vorrebbe conoscere ogni singola parte di Harry. [ stor...