Harry continua a rigirarsi tra le lenzuola, cercando di fare il più piano possibile per non svegliare il ragazzo al suo fianco. Lo sguardo di Harry andò a posarsi sul suo viso: le lunga ciglie che sembravano irreali, come se sfiorassero appena la sua pelle; la bocca leggermente spalancata ed era così dannatamente bello. Harry si sentiva quasi sopraffatto: certe volte si ritrovava con la bocca asciutta mentre fissava Louis muoversi, parlare o semplicemente esistere. Altre volte, Harry si ritrovava costretto a distogliere lo sguardo perché convinto di non riuscire a sopportare tutto ciò. Come era possibile che tra miliardi di persone, lui si ritrovava irrimediabilmente legato ad una persona come Louis? Cosa aveva fatto per meritarsi Louis?
Erano anni che Harry si svegliava con una miriade di domande, chiedendosi come e soprattutto perché. Ed erano anni che Harry passava giorni, settimane, mesi a rimuginare su queste domande, ma invano. Perché credere così ardentemente in qualcosa quando l'intero mondo va contro di te?
Harry decise di alzarsi, il più lentamente possibile dato che erano le prime ore del mattino e non voleva svegliarsi Louis (anche perché altrimenti avrebbe avuto un adorabile broncio stampato sul viso per tutta la giornata). Lanciò un sorriso in direzione del liscio beatamente addormentato e decise di uscire per farsi una corsa, o più che altro per liberare la mente da quei pensieri che sembravano essersi creati uno spazio tutto loro all'interno della sua mente. Come se gli avessero forato il cranio in modo tale che potessero entrare ed uscire a loro piacimento. Ma, ormai, era quasi impossibile liberarsi di loro.
Harry corse per chilometri e chilometri, fino a quando non sentì le gambe bruciare e il fiato mancare. Fino a quando non provò qualcosa che non fosse dolore o preoccupazione.Tornò a casa dopo due ore e trovò Louis nella stessa posizione in cui l'aveva lasciato, fatta eccezione per il braccio che andava a stringere il suo cuscino. Harry non potè non sorridere di fronte a quella scena ed era come se la sua mente ora fosse libera, come se ci fossero solo loro due al mondo. Senza domande, senza timori. Solo loro due. Harry lasciò un lieve bacio tra i capelli di Louis prima di entrare nel bagno e farsi una doccia rinfrescante.
A: Nick
Da: HarryPossiamo vederci? Stasera a casa mia, è urgente.
«Come mai quest'aria tormentata?» disse Louis poggiando le sue mani sulle spalle del riccio. Harry non perse l'occasione di prenderne una tra le sue e baciarla con delicatezza.
«Tutto okay, sono solo un po' stanco.»
«È normale se ti svegli alle cinque e vai a correre per due ore.» ridacchiò Louis, scavalcando il divano e andando ad appoggiarsi con la testa sul suo petto.
«Mi mantengo in forma per te.» rispose il riccio, mentre con una mano iniziava a disegnare dei cerchi immaginari sulla schiena di Louis - che sembrava apprezzare il gesto.
Erano questi i momenti che entrambi preferivano. Quando il silenzio calava sui loro corpi, e andava bene così perché non ce n'era bisogno delle parole quando era proprio il silenzio a parlare. Era il silenzio ad esprimere felicità, amore. E si sentivano entrambi così bene. Il silenzio certe volte viene sottovalutato.Quest'ultimo su interrotto dal trillo del telefono di Harry, segnando l'arrivo di un messaggio.
«Lou, ti dispiace se stasera Nick viene a cena da noi?» domandò il riccio, dopo aver letto il messaggio appena ricevuto. Sentì il liscio sbuffare e sussurrare un debole perché dovrebbe infastidirmi e delle fossette spuntarono sul suo viso vedendo la reazione del liscio.
«Non ti infastidisce nemmeno un po'?» lo stuzzicò Harry.
«No.» rispose Louis, cambiando posizione e sedendosi qualche centimetro distante dal riccio.
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Secret little rendez-vous. » l.s
ФанфикLouis Tomlinson ed Harry Styles non sanno molto l'uno dell'altro. Anzi, potrebbero quasi essere estranei. Ma i loro corpi si conoscono. Harry conosce ogni singola parte del corpo di Louis. Louis vorrebbe conoscere ogni singola parte di Harry. [ stor...