Se c'era una cosa che Harry amava, erano i ritorni. A volte si fermava alla stazione del treno o entrava negli aeroporti solo per osservare la gente che, con sorrisi enormi e lacrime di felicità, si abbracciava tra di loro, abbandonando le proprie valige e tutte le borse perché l'esigenza di stringere qualcuno a cui si teneva era decisamente più forte.
Ritornare era sinonimo di non aver dimenticato, di non essersi lasciati alle spalle tutto ciò che era passato. Significava non volerlo lasciare andare, quel passato.
Ritornare voleva dire anche non accettare gli addii, qualcosa che invece Harry aveva sempre detestato. Come si poteva salutare per l'ultima volta una persona a cui si teneva, essendo consapevoli che da quel momento in poi non sarebbe più stata parte della propria quotidianità?
Era quasi come preferire il tramonto all'alba. Sapeva bene che i primi potessero essere esteticamente molto più belli, un momento di pura arte che la natura regalava agli uomini ogni giorno, ma che segnava una fine. L'alba, invece, mostrava che, nonostante tutto, si poteva sempre ricominciare.Eppure c'era stato un periodo in cui Harry aveva detto addio, aveva preferito il tramonto all'alba.
Se ci pensava in quel momento, non poteva far altro che essere orgoglioso di se stesso per non essere crollato. Era stato forte, si era rimesso in piedi con le sue forze e aveva combattuto da solo, perché sapeva che, nonostante tutto, la vita non finiva lì.
Allora Harry era andato avanti, aveva lavorato, era riuscito a far capire a suo padre che avrebbe potuto portare avanti l'azienda anche senza nessun matrimonio d'interesse, aveva coltivato i suoi interessi e si era fatto nuovi amici, lontano dall'Inghilterra, lontano da lui.Aveva pianto così tanto, si era chiesto cosa avesse di sbagliato da farsi sfuggire dalle mani qualcuno di così importante, fino a capire finalmente che, se non era finita bene, voleva dire solo che Louis non era quello per lui, la sua anima gemella. Cielo, ci aveva creduto così tanto! Aveva amato quel ragazzo a tal punto da convincersi che lui fosse la sua metà, tutto ciò di cui aveva bisogno e che aveva cercato per anni, quando invece era stato Louis stesso, tante volte, a dimostrargli che non era così.
Era più felice in quel momento senza di lui, e questo dimostrava che ciò che c'era tra loro due non era la sua destinazione finale.
Dunque, nonostante Harry amasse i ritorni, sapeva che non ce ne sarebbe stato uno per quanto riguardava lui e Louis, e, per quanto all'inizio gli avesse fatto male dover accettare la situazione, ormai quello non era più un problema: il ragazzo era un capitolo chiuso della sua vita e Harry viveva bene con quella consapevolezza.
*
"Ricordami perché lo sto facendo"
La ragazza alzò gli occhi al cielo, sorridendo divertita. "Perché non puoi startene sempre chiuso in casa o in ufficio e, soprattutto, perché mi ami" ripeté per l'ennesima volta, staccando per pochi secondi lo sguardo dalla strada e portandolo sulla figura di Harry che, seduto sul sedile del passeggero, la guardava disperato.
"Oh ma smettila!" continuò a parlare Jenna, cambiando la marcia e cercando un parcheggio, dato che erano arrivati a destinazione. "Magari stasera troverai chi stai cercando da tempo."
Harry alzò le sopracciglia, non troppo sicuro che ad una festa dove tutti sarebbero stati ubriachi avrebbe trovato la sua anima gemella, ma.
Quando i due entrarono dalla porta principale del locale in cui erano stati invitati, scoprirono che non era affatto come si erano aspettati. La musica non era così alta da non poter nemmeno permettere una conversazione tranquilla e il pavimento non era cosparso di vomito, bicchieri vuoti o altre sostanze che Harry si era aspettato di trovare. Tutti stavano parlando o ballando, ma sembrava una serata davvero tranquilla.
I due amici iniziarono a farsi spazio tra la gente. Per i primi dieci minuti non lasciò il fianco di Jenna, dato che non conosceva nessun altro in quel posto, ma quando un ragazzo gli si avvicinò, fu l'amica stessa a prendere le distanze, non prima di avergli fatto l'occhiolino. Harry la guardò male, ma fu distratto da una voce maschile alle sue spalle. Si voltò e trovò un ragazzo alto quanto lui, ma con gli occhi e i capelli più scuri e un sorriso smagliante.
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Secret little rendez-vous. » l.s
FanficLouis Tomlinson ed Harry Styles non sanno molto l'uno dell'altro. Anzi, potrebbero quasi essere estranei. Ma i loro corpi si conoscono. Harry conosce ogni singola parte del corpo di Louis. Louis vorrebbe conoscere ogni singola parte di Harry. [ stor...