Era lì da soli venti minuti ed era già alla sua terza sigaretta. Non sapeva il perché del suo nervosismo, dopotutto avrebbero solo scopato no? Come sempre, d’altronde.
Louis continuava a guardare un punto fisso davanti a sé con la speranza di intravedere una figura alta e snella venire verso di lui.Quando aveva chiamato Harry alcune ore prima non avevano deciso alcun orario e quindi ora si trovava lì, magari il riccio era già andato via o semplicemente aveva cambiato idea e aveva deciso di piantare Louis lì.
Il liscio cercò di scacciare quei pensieri della sua testa, prendendosi la colpa di non aver detto nulla riguardo l’orario. Stava quasi per buttare via la sua sigaretta e andarsene quando vide qualcuno avvicinarsi e Louis avrebbe riconosciuto quella postura e quell’atteggiamento anche se fosse stato lontano anni luce.
«Louis.» disse Harry quando ormai era a due passi dal liscio. Louis rimase immobile e per alcuni secondi tra di loro calò un silenzio imbarazzante; il riccio aveva lo sguardo puntato sul corpo del liscio che non aveva ancora detto una parola e continuava a guardare altrove.
«Ho davvero tanta voglia di baciarti.» disse Harry, rompendo quel silenzio creatosi tra di loro. Louis puntò le sue iridi in quelle di Harry e in quel momento avrebbe voluto essere in grado di leggere Harry, di capire il suo stato d’animo solo guardandolo negli occhi. Ma per sua sfortuna (o fortuna) Harry non era propriamente la definizione di un libro aperto.
Si ritrovò quindi a scuotere la testa e fece cenno ad Harry di seguirlo fin dentro la pensione e, poi, fin dentro la camera.Il liscio prese a spogliarsi lentamente mentre quel silenzio, che iniziava a diventare fastidio, continuava ad incombere su di loro.
«Louis non ho intenzione di fare sesso mentre sei in queste condizioni.» disse Harry, che non aveva ancora distolto lo sguardo dal corpo del liscio. Harry ricevette altrettanti minuti di silenzio totale come risposta e decise di avvicinarsi, pregando che Louis non lo allontanasse anche questa volta. Cinse i fianchi del più basso con un braccio mentre con l’altro prese ad accarezzargli i capelli e a lasciargli baci lenti e dolci per tutto il collo.Sentì il respiro di Louis farsi più pesante per un minuto come se stesse tremando e al minimo sbaglio avrebbe potuto rompersi.
«Sei stato tu a dirlo. Che tra di noi c’è solo del sesso.» disse con voce flebile Louis, quasi come se stesse parlando più a sé stesso che al ragazzo dietro di lui.«Mi dispiace. Per tutto. Sono stato un coglione.» disse il riccio, facendo girare il liscio in modo da poterlo guardare negli occhi. Era una cosa che Harry aveva sempre amato fare, guardare le persone negli occhi.
Prese il viso di Louis tra le mani e con il pollice iniziò a tracciare ogni suo singolo lineamento. Come se fosse la cosa più bella e pura che le sue mani avessero mai toccato. Louis sembrò bearsi di quel tocco al punto che inclinò la testa verso il palmo della mano di Harry, per essere totalmente in contatto con il tocco del riccio.«Baciami ora.» disse Louis, in un sussurro.
Harry esitò ma subito dopo le sue labbra erano su quelle di Louis. Entrambi ritornarono a respirare. Era come svegliarsi da un sogno in cui non c'era altro che buio e oscurità. E solitudine. Harry fece aderire i loro corpi completamente in modo che la pelle nuda di Louis toccasse il tessuto della camicia che Harry ancora indossava. Lentamente il liscio prese a sbottonargliela e a passare le mani sul suo petto mentre le loro lingue erano ancora impegnate a cercarsi e a mescolarsi.
Gli attimi successivi furono molto veloci e i due si ritrovarono nudi, mentre le loro mani continuavano a cercarsi e i loro corpi si mescolarono, come se fossero un'unica persona.
Harry, tra un gemito e l'altro, riuscì a mormorare un 'sei bellissimo' al ragazzo sotto di lui che accennò un sorriso mentre si ancorava, per l'ennesima volta, alle spalle del riccio che continuava a spingersi dentro di lui. Persero il conto dei minuti e delle ore che passarono, ritrovandosi sfinito ma completi tra quelle lenzuola che sapevano di passione.Louis iniziò a tracciare il contorno dei tatuaggi impressi sulla pelle di Harry e si chiese quale fosse il vero significato di ognuno di essi. Ma era strano. Strano il fatto che tra tutti i tatuaggi esistenti al mondo fosse proprio lui ad avere un'ancora tatuata nell'esatto posto dove lui aveva tatuato una corda. Louis non credeva al destino. Per niente. Ma si chiese se quelle non fossero semplici coincidenze. Certo, avrebbe voluto avere al suo fianco una persona come Harry, se solo lo conoscesse.
Aveva da poco iniziato a rendersi conto che lui, della vita del riccio, non sapeva praticamente nulla.Louis sospirò e passò delicatamente una mano sul viso del riccio, profondamente addormentato al suo fianco. Avrebbe voluto restare lì, sdraiarsi al suo fianco e fissarlo fino a quando i suoi occhi non si sarebbero stancati. Louis sapeva di non poter fare a meno del riccio, ma magari poteva provare a non far entrare in gioco i sentimenti.
Cercò di fare il meno rumore possibile mentre si rivestiva e lasciava quella stanza, insieme a tutte le sue emozioni.
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Giuro che un giorno smetterò di scrivere solo roba angst ma quel giorno non è oggi (purtroppo per voi).
SOOOO, diciamo che questo era più un capitolo "di passaggio" e infatti è più corto rispetto agli altri.
Cerchiamo sempre di pubblicare un capitolo a settimana nonostante la scuola ma state certi che non spariremo❤❤
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Secret little rendez-vous. » l.s
FanfictionLouis Tomlinson ed Harry Styles non sanno molto l'uno dell'altro. Anzi, potrebbero quasi essere estranei. Ma i loro corpi si conoscono. Harry conosce ogni singola parte del corpo di Louis. Louis vorrebbe conoscere ogni singola parte di Harry. [ stor...