Secret little rendez-vous. » l.s

XIII

Quando Harry si svegliò, quella mattina, ancora prima di aprire gli occhi si ritrovò a sorridere per ciò che era successo la notte appena passata.
Louis era finalmente tornato da lui e quasi non riusciva a trattenere la felicità, sentiva il cuore battere più velocemente e il respiro affannoso, quasi come se continuasse a correre verso qualcosa. Era qualcosa di bello, però, ne era sicuro.

Allungò una mano, sicuro di trovare il corpo dell'altro ragazzo dall'altra parte del letto, già pronto a stringerlo a sé e dargli tutti i baci che avevano perso in quel periodo in cui erano stati lontani.
Non appena sentì però le lenzuola fredde sotto il palmo della sua mano, aprì gli occhi di scatto per controllare che Louis non fosse caduto sul pavimento. Si alzò dal letto e, dopo aver controllato anche in bagno, si rese conto che se n'era andato. Di nuovo.

Sospirò affranto. Era ovvio che non sarebbe tornato tutto come prima, non così presto almeno. Sapeva che lo avrebbe trovato più distante, più freddo, che i suoi baci non sarebbero stati gli stessi baci pieni di passione e qualcosa che Harry non sapeva ancora identificare che Louis gli regalava prima.

Entrò sotto la doccia e aprì l'acqua calda, sperando che portasse via con sé anche tutto quel casino in cui si era infilato.

*

«Loueh!»

Il ragazzo alzò gli occhi dal proprio hamburger e rivolse uno sguardo confuso a Niall, che scrollò le spalle, prima di voltarsi e vedere due persone andare incontro al loro tavolo.

«Zayn?»

«In persona amico! Ti sono mancato?»

Louis non ebbe neppure il tempo di rispondere -ma era ovvio che il suo amico di sempre gli fosse mancato!- che si ritrovò tra le braccia di Zayn, il quale lo strinse tanto forte da perdere quasi il respiro.
Louis ricambiò l'abbraccio e chiuse gli occhi, assaporando la sensazione di poter stringere di nuovo quel ragazzo.

Zayn e Louis si conoscevano dal primo giorno di scuola elementare, erano solo due bambini quando avevano deciso di essere compagni di banco e amici per la pelle. Erano cresciuti insieme, Louis era stato il primo bacio di Zayn e Zayn la prima cotta di Louis. Avevano fumato insieme la prima volta, avevano bevuto insieme la prima volta, Zayn aveva riso di Louis quando si era ritrovato a vomitare in un parcheggio perché si era ubriacato a stomaco vuoto e Louis aveva preso in giro Zayn per anni per quella volta in cui sua madre lo aveva trovato con il suo ragazzo di turno.

Poi, una volta finito il liceo, Zayn aveva deciso che quella piccola città non era più casa sua. Doveva trovare il suo posto nel mondo, voleva viaggiare, scoprire cose nuove, incontrare il vero amore. Louis lo aveva mandato a quel paese, accusandolo di non tenere abbastanza a lui, ma il giorno della partenza aveva comunque raggiunto l'aeroporto e aveva detto a Zayn di fare tutto quello che doveva, ma di tornare da lui una volta ritrovata la serenità.

Da allora gli era mancato ogni singolo giorno, per un periodo si erano sentiti al telefono e via Skype ogni giorno. Poi Louis aveva trovato lavoro e Zayn era stato occupato con i suoi dipinti, così le chiamate erano diventate poche ed erano finiti come quei vecchi amici che si scambiano solo gli auguri di compleanno.

Vederlo lì, in quel momento, aveva scosso completamente Louis. Era così felice di rivedere Zayn e non riusciva nemmeno ad esprimere tutto quello che provava.
Il moro interruppe l'abbraccio e Louis notò in quel momento la valigia ai suoi piedi e un ragazzo qualche passo più indietro da lui. Zayn vide che il suo amico stava osservando oltre la sua spalla e sorrise, voltandosi a sua volta e afferrando la mano del ragazzo per farlo avvicinare.

«Lou, lui è Liam, il mio ragazzo. Liam, Louis»

Louis non sapeva se guardare sconvolto Zayn o vedere chi fosse questo Liam, ma alla fine decise di non fare la figura dello scemo e strinse la mano che Liam aveva già allungato verso di lui.