IX

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Le luci colorate continuavano ad illuminare ad intermittenza quel posto affollato, il dj continuava a mixare brani e la gente non si fermava di ballare, se non per bere qualcosa. Tutto era come prima che Louis uscisse fuori per fumare, solo ciò che sentiva in quel momento era diverso.
Quanto velocemente potevano cambiare le emozioni. Quanto poco bastava per capovolgere completamente la situazione.

Louis non riusciva a staccare gli occhi da Harry. Aveva pronunciato il suo nome con un tono di voce così basso che era sembrato più un sussurro e non pensava che il riccio avesse potuto sentirlo con tutto quel rumore, ma non gli importava. Tutto quello che riusciva a fare, era chiedersi perché Harry gli aveva mentito. Certo, non erano nulla, non aveva il diritto di sapere cosa l'altro facesse quando non erano insieme, ma perché aveva dovuto dirgli di avere un impegno, quando avrebbe potuto tranquillamente rivelargli che aveva già deciso di uscire con qualcun altro?
A quel pensiero, sentì lo stomaco attorcigliarsi e le gambe tremare. Era possibile che Harry si vedesse con un'altra persona, oltre a lui?

La mano del riccio si mosse e si posizionò sul braccio di Louis, che fu scosso da un brivido non appena l'altro gli si avvicinò ancora un po'.

«Cosa ci fai qui?»

«Il compleanno di Niall. Ti avevo invitato»

Rispose, alzando il tono di voce ancor di più per enfatizzare le ultime parole.
Voleva farlo sentire in colpa per avergli dato buca ed essere uscito invece con i suoi amici -almeno questo era quello che continuava a ripetersi, nella speranza che fosse la realtà.

«Quanto è piccolo il mondo!»

Ironizzò Harry, allontanando poi la bocca dall'orecchio di Louis e tornando a guardarlo in viso.
Aveva le guance rosse e i capelli appiccicati alla fronte per via del sudore, ma era comunque bellissimo, se non di più. Louis pensò di trascinarlo fuori da quel posto e farsi scopare nel primo luogo appartato che avrebbero trovato, ma fu solo un attimo: era ancora arrabbiato, in fondo.

Harry si guardò intorno, forse cercando qualcosa, ma Louis si rese conto presto che, invece, stava cercando qualcuno. Una ragazza si fiondò sul ragazzo e gli baciò la base del collo, dicendo poi qualcosa che Louis non riuscì a sentire. Harry annuì e ricambiò la stretta di mano della ragazza, rivolgendo poi uno sguardo di scuse al liscio. Ma Louis non lo vedeva nemmeno più. Davanti ai suoi occhi c'erano solo delle figure indistinte, mentre nel suo stomaco un guazzabuglio di emozioni. Era arrabbiato, confuso, deluso, geloso. Tutto quel rumore, quella massa di gente che continuava a spingerlo, uniti alla consapevolezza che non era il solo per Harry, gli facevano venire meno il respiro.

«Louis! Stai bene?»

Vide Harry lasciare la mano della ragazza e spintonare qualcuno che stava passando davanti a lui, raggiungendolo subito dopo e afferrando le sue braccia.
Louis chiuse gli occhi per qualche secondo e si rese conto, negli ultimi attimi di lucidità, di non avere più la forza di riaprirli.

*

«Si sta svegliando»

«Ma non stategli tutti addosso, non respira»

«Se sta così, è colpa tua. So cosa fare col mio migliore amico!»

«Non so cosa gli sia preso! Non-»

«State zitti»

Gli occhi di Harry, Niall e gli altri tre ragazzi presento nel salotto dell'appartamento che il biondo condivideva con Louis si spostarono immediatamente verso quest'ultimo, che, con una mano premuta sulla fronte, aveva ancora gli occhi chiusi.

«Louis, come ti senti?»

Niall rivolse un'occhiataccia al riccio che, senza aspettare un altro secondo, si era inginocchiato accanto al divano per controllare come stesse il liscio.
Louis, in un gesto quasi involontario, spostò la mano che si trovava sul proprio stomaco e cercò alla cieca quella di Harry, il quale prontamente gliela strinse.

«Come conosci il mio nome?»

Chiese, aprendo finalmente gli occhi e rendendosi conto che, per la prima volta, il riccio lo aveva pronunciato. Per un secondo non poté fare a meno di pensare quanto suonasse bene il suo nome detto dalla voce di Harry, deformato un po' alla fine, così che suonasse come un "Loueh". Avrebbe potuto ascoltarlo per tutta la giornata.

«Mi spieghi cosa diavolo è successo?!»

Louis spostò con riluttanza lo sguardo su Niall, che se ne stava in piedi con le mani sui fianchi e lo sguardo di chi pretendeva di sapere tutto. Si mise a sedere con l'aiuto di Harry, che invece stava ringraziando mentalmente il biondo per averlo salvato da quella situazione imbarazzante in cui si era cacciato.

«Devo aver bevuto troppo. Mi dispiace di averti rovinato la festa»

«Me ne frego della festa! Tu se più importante di tutto»

Louis sorrise appena e Niall si sporse verso di lui per abbracciarlo, sussurrandogli poi di non provare a farlo spaventare più così tanto o lo avrebbe ucciso con le sue stesse mani.

Fu Harry ad interrompere quel momento con un colpo di tosse, ovviamente necessario solo per attirare l'attenzione di tutti su di lui. In realtà avrebbe preferito di gran lunga prendere il cappotto e andare via senza farsi notare da nessuno, ma sarebbe stato poco educato e anche un po' sospetto. E lui non aveva proprio bisogno, in quel momento, di creare altri problemi.

«Se è tutto a posto, io allora vado»

Niall annuì e gli altri presenti nella stanza lo salutarono, mentre Louis continuò a starsene zitto senza nemmeno alzare lo sguardo.
Ricordava tutto benissimo, la ragazza, quel bacio, il modo in cui lo aveva toccato, e al solo pensiero sentiva una sensazione familiare farsi strada dentro di lui. Come poteva essere geloso di Harry? Non era nei suoi piani affezionarsi tanto a lui da stare male nel vederlo con altre persone.

Quando sentì la porta sbattere, rilassò finalmente le spalle e la tensione nella stanza sembrò improvvisamente essere sparita. Niall lo guardò preoccupato per qualche secondo ancora, prima di offrire a tutti gli altri una birra e portare qualcosa da mangiare in salotto; erano le tre del mattino, ma non c'era orario per il cibo.

Louis si scusò e salutò tutti, prima di chiudersi nella propria stanza e infilarsi nel letto con ancora tutti i vestiti addosso.
Per un attimo desiderò che ci fosse Harry a stringerlo, poi si ricordò che probabilmente lui era andato via per raggiungere lei e si addormentò con le lacrime imprigionate sotto le palpebre.

**

Sapevate che questo momento sarebbe arrivate (ammettete che lo stavate anche aspettando) (( Irsi soprattutto ))
Quiiindi, si Louis non ha mai detto il suo nome ad Harry che potrebbe averlo sentito da Niall (oppure no chi lo sa)
Godetevi l'angst❤

Secret little rendez-vous. » l.sDove le storie prendono vita. Scoprilo ora