PERDONO

2.4K 159 291
                                    

-No!-
Una esclamazione.

Questo era quello che avevano urlato Zeref e Gray prima che Deliora sparasse contro Natsu. Fu così veloce, un attimo. Zeref non ci aveva neanche pensato a seguirlo e spingerlo via al momento dello sparo. Stava ancora guardando il suo sangue uscire dalla ferita quando stava cadendo a terra incapace di resistere. Era in quel momento che Natsu urlò il suo nome con espressione scioccata e spaventata. Subito andò dal fratello maggiore e si buttò al suo fianco, sporcandosi il pantalone del suo sangue. Una scena così familiare e dolorosa per Gray, che gli sembrava di rivivere quella notte con Ur morente davanti a lui. Deliora parlava, rideva, gioiva per aver beccato il "traditore", così lo chiamava. Però Gray non lo sentiva. Si girò di scatto e diede un pugno secco all'uomo, facendolo cadere a terra.

-Bastardo!-
Urlò Gray furioso.

Prima che Deliora potesse prendere la pistola, Gray la calciò lontana dal suo proprietario e lo prese nuovamente a pugni. Un tempo lo avrebbe fermato come niente, ma era troppo ceco dalla rabbia per lasciarsi sopraffare. Qualcuno lo prese per un braccio e quando si girò vide Gerard al suo fianco. Non gli serviva parlare, aveva già capito. Guardò per l'ultima volta Deliora, svenuto ipotizzò lui, prima di alzarsi e allontanarsi. Natsu teneva la testa di Zeref con il braccio mentre con l'altra stava cercando di fermare l'emorragia dopo aver strappato un lembo della sua maglietta, ma sembrava tutto così inutile.

-Chiamate un ambulanza!-
Era la quarta volta che lo diceva e Gajeel lo aveva rassicurato tutte le volte che stavano arrivando.

-Non... importa, Natsu-
Disse a fatica Zeref mettendo una mano su quella del fratello minore che stava ancora tamponando e strappando ogni volta altri lembi di stoffa dalla maglietta.

-Ma che dici?! Devo fermare l'emorragia!-
-È troppo profondo, Natsu. Piuttosto...-
Il ragazzi prese un grosso respiro prima di continuare e Natsu puntò gli occhi su di lui.

-Volevo... chiederti scusa, per tutto-
In quel momento Mavis entrò nella stanza insieme alle altre, ma si bloccò subito appena vide Zeref a terra.

-Zeref!-
Esclamò correndo da lui.

-Mavis?-
Lei si mise le mani tra i capelli e li strinse, sentendo le lacrime bruciarle gli occhi.

Vedendola così, Zeref sollevò la mano libera e la sollevò per prendere quella di Mavis. La ragazza lasciò che quelle lacrime uscissero rigandole il volto e strinse la mano di lui.

-Non... mi sarei immaginato di... trascorrere i miei ultimi momenti c-con le persone che... più amo-
A quel punto neanche Natsu riuscì a resistere alle lacrime.

Zeref lo guardò con un accenno di sorpresa.

-Perché stai... piangendo? Ti ho fatto del male-
-Lo so-
Disse Natsu tra i singhiozzi.

-Ma tu sei scorretto-
Continuò lui chinando il capi e stringere le palpebre.

-Perché... io ti ho perdonata, Zeref. E non puoi morire proprio ora!-
Zeref spalancò per un attimo gli occhi.

Natsu lo aveva davvero perdonato. Si guardò la ferita e chiuse gli occhi. L'amore del fratello era quello che più voleva indietro, ma gli sembrava un traguardo irraggiungibile dopo tutto il male che gli aveva procurato. Eppure, in punta di morte, era arrivato a destinazione. Morire con loro al suo fianco sarebbe stata la fine più bella che poteva desiderare. Sorrise appena e aprì nuovamente gli occhi per guardare Mavis.

-Hei, tappa... grazie-
-Fino alla fine mi vuoi chiamare così? E per cosa, poi?-
Chiese Mavis singhiozzando.

-Per avermi... amato. Anche se è... durato poco-
Mavis gli accarezzò una guancia e poi la lasciò appoggiata su essa.

LA SCOMMESSA CHE TI CAMBIA LA VITA [IN REVISIONE]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora