FINE DEI GIOCHI

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La recita era ormai finita, e i ragazzi salutarono gli amici che erano venuti a vederli.
Gray era andato con Juvia a salutare Lyon, Ultear, Meredy e altri suoi amici. Stranamente il turchino non aveva fatto le sue avance con la sua ragazza, e il corvino glie ne fu grato: chiaro segno che si stava fidando di lui.

-Sei stata bravissima!-
Ultear si complimentò con la turchina per poi abbracciarla.

-grazie! anche se ero tesa come il filo di una chitarra-
-Neanche si vedeva-
La rassicurò Lyon e Juvia fece un sospiro di sollievo.

Se non fosse stato per Gajeel non sarebbe mai riuscita a condurre tutta la recita, ma grazie a lui e alle sue battute si era tranquillizzata e non pensava più al peso degli errori che poteva fare.

-Juvia, sei stanca?-
Le chiese Gray e quella scosse la testa.

-vorresti uscire a cena con me?-
Juvia si morse il lato del labbro inferiore e sorrise.

Come poteva rifiutare un appuntamento? Accettò subito e a Gray si illuminarono gli occhi.
Prima di andare Juvia voleva salutare come si deve tutti quelli che conosceva, allora Gray pensò di andare sul tetto insieme ai ragazzi, anche loro impegnati a salutare chi conoscevano.

-Sei stata fantastica, Er-chan!-
Disse Millianna alla scarlatta mentre quest'ultima le accarezzava la testa con fare materno.

Kagura si limitò a guardare la presidentessa nascondendo l'ammirazione nei suoi confronti, e quando Erza si girò per guardarla quella arrossì e distolse lo sguardo, ma Erza non se ne accorse.

-Grazie per la spada, Kagura-
La ringraziò Erza dandole la spada di bambù e alla ragazza le si accelerò il battito quando nel prenderla le sfiorò la mano.

Una figura raggiunse le ragazze e chiamò la scarlatta. Quando quella si girò per vedere chi fosse spalancò gli occhi e lo guardò a bocca aperta, poi quello stupore si trasformò in felicità e andò ad abbracciare la figura.

-Simon!-
-Erza, sono così felice di vederti-
-Fratello, la conosci?-
Chiese Kagura al ragazzo avvolto dalle braccia della ragazza, che si scostò da lui con ancora lo stupore.

Nel sentire la parola fratello dalla bocca dell'amica di Millianna capì dove aveva già visto quella faccia. Non vedeva più Simon da anni ormai, e incontrarlo era come un regalo. Gerard chiamò la sua ragazza e quella gli corse incontro per poi portarlo tra i suoi amici per presentarglieli.

-Simon, lui è il mio ragazzo, Gerard. Gerard, lui è un mio amico di infanzia, e la ragazza con il fiocco è sua sorella, Kagura, mentre lei è una mia amica, Millianna-
Era così euforica nel aver riunito delle persone così importanti per lei e presentate al suo ragazzo, però il suo sorriso comparve quando calò il silenzio e una strana tensione.

-Simon...-
-Gerard... vedo che stai bene-
-anche te, a quanto pare-
i due non smisero di guardarsi fino a quando Erza spezzò il loro silenzio così assurdo per i suoi gusti.

-Vedo che vi conoscete, e non sembra che i rapporti siano rosa e fiori. Però, qualunque cosa sia successa, potreste andare d'accordo?-
Tentò la scarlatta che non venne degnata di uno sguardo dai due.

-Mi sa che stai chiedendo troppo, Erza-
-Simon, ti prego!-
Finalmente la guardò negli occhi, e si dannò per averlo fatto.

Lo sguardo di Erza era così dolce che nessuno le avrebbe potuto dire di no, e anche se lui conosceva il suo trucchetto non poteva sottrarsi. Sbuffò e riguardò Gerard, per capire che intenzioni avesse nei suoi confronti.

LA SCOMMESSA CHE TI CAMBIA LA VITA [IN REVISIONE]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora