GIORNO DOPO GIORNO, ANNO DOPO ANNO

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Zeref varcò per ultimo la soglia della casa ad Hargeon con lo sguardo assente. Erano passati due giorni da quando aveva incontrato i suoi ex amici e ancora non era riuscito a riprendersi da come lo avevano trattato. Sembrava solo ieri che insieme a loro progettava di rendere il paese un posto migliore. Natsu prese la mano del fratello e lui si sforzò di sorridere.

-Hai visto la camera?-
Gli chiese Zeref.

-Voglio vederla con te. Andiamo?-
Zeref annuì e, prendendo la sua valigia, andò con Natsu nel corridoio e girò a destra.

Aprì la porta ed entrarono. Non era né grande né piccola, ma per un bambino come Natsu andava più che bene, che sorrideva felice nel vedere le pareti rosse. Il letto e l'armadio erano già stati disposti dentro la camera insieme a un quadro vicino al posto per una futura scrivania, vicino all'armadio, dove ritraevano lui e Zeref abbracciati durante il periodo natalizio.

-Papà ha azzeccato i tuoi gusti-
Commentò Zeref con un mezzo sorriso.

Natsu si avvicinò al fratello e gli prese nuovamente la mano.

-Andiamo a vedere la tua?-
Chiese Natsu entusiasta, ma Zeref non lo era altrettanto.

Non volendo far preoccupare inutilmente suo fratello, accettò e insieme andarono verso la parte opposta del corridoio. Quando Zeref la aprì non riuscì neanche ad entrare dentro quella camera. A malapena guardò le pareti grigio scuro e il letto a una piazza e mezza di color crema. Si sforzò di essere curioso agli occhi di Natsu, che stava guardando ogni angolo della sua camera, come se fosse la sua. L'unica cosa bella di tutta quella storia era l'enorme libreria in legno chiaro con sopra i suoi 320 libri e qualche fumetto, dove uno di quelli non lo aveva mai visto e stava fuori dalla fila. Zeref prese in mano il libro rilegato in argento e lesse il titolo: A Fairy Tail story.
Non lo aveva mia sentito nominare. Guardò chi fosse l'autore e restò sorpreso di vedere che l'autrice era una ragazza della sua età, ma ciò che ancor più lo sorprese era che quel libro non era recente, ma era di cinque anni prima.

-Ti interessa?-
Zeref si voltò e vide suo padre Igneel allo stipite della porta.

-Lo hai preso tu?-
Chiese Zeref ignorando la domanda del padre.

Igneel accennò un sorriso e annuì.

-Me l'ha regalato un vecchio tempo fa, l'ho sempre tenuto con me e ho pensato che forse ti potrebbe interessare, visto i tuoi gusti-
-Se cerchi di farti perdonare con un libri, ti sbagli-
Zeref superò suo padre e lasciò il libro sul comodino della sala per poi uscire, superando anche sua madre che gli stava per chiedere aiuto con uno scatolone.

Natsu uscì sul balcone e vide suo fratello andare via. Lo chiamò due volte e alla seconda si girò. Accennò un sorriso, come se gli stesse dicendo di non preoccuparsi, e in fine continuò per la sua strada, lontano da quella casa. 

Passarono altri due giorni e Zeref stava rientrando dalla sua nuova scuola. Come primo giorno era stato uno schifo, questo perché in troppi gli avevano fatto domande per curiosità e lui non voleva avere gente intorno. Era più che sicuro che se avesse raccontato chi era in passato avrebbero pensato di essergli amico solo per convenienza. Era arrivato a casa per primo e nessuno era a casa, quindi andò in camera sua e buttò lo zaino in un'angolo della camera. Quello che stavano studiando a scuola era roba che già aveva fatto, ed era anche più semplificata, quindi prese dalla libreria un fumetto splatter e si mise a leggerlo. Dopo una ventina di minuti sentì qualcuno entrare in casa e dei passi veloci si avvicinarono sempre di più. Sentì bussare alla porta e senza attendere il suo permesso essa si aprì, mostrando la faccia di Natsu che sorrideva. Al contrario di Zeref, si supponeva che il primo giorno di scuola del fratellino era andato meglio del suo.
Zerf chiuse il fumetto quasi finito e lo mise sul comodino vicino al letto.

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