Sono le sei e mezza e Lavinia non si vede. Aveva detto che sarebbe arrivata subito.
-Margherita?- Ashton si affaccia delle scale cercandomi con lo sguardo.
-Hai una pronuncia terribile.- rido io, non avevo ancora mia sentito il mio nome storpiato in una tale maniera
-chiamatemi Mar.- mi alzo dal divano e vado sotto le scale in modo da vederlo meglio.
-Allora, Mar.- dice lui guardandomi per controllare se l'ha pronunciato nel modo giusto.
-A che ora mangeremo?- chiede Niall spuntando da dietro Ash. Inizio a ridere. Allora è vero che ha sempre fame (e c'avevi dubbi?)
-Credo tra non meno di un'ora.- dico sorridendo dopo aver controllato l'orologio al polso.
-Io in realtà ti volevo chiedere se ci fai fare un giro "turistico" della proprietà.- dice Ashton sorridendo.
Esito un attimo. Ma poi da buona "padrona di casa" acconsento.
-Senti se vogliono venire anche gli altri.- gli dico sorridendo.
-Oh, certo.- dice lui.
Vado in salone e mi metto una camicia sopra la canotta.
Mi preparo psicologicamente a una uscita con i miei idoli.
Sento scendere rumorosamente le scale. E ritrovo all'ingresso Ashton, Niall e Luke pronti all'uscita.
-Gli altri?- chiedo aprendo la porta.
-Si fanno la doccia. Sono stanchi.- dice sbuffando Niall.
-Okay, allora seguitemi.- dico uscendo nel giardino.
Mi ritrovo a fare da guida turistica.
Mi avvicino decisa al giardino principale.
-Qui è dove staremo per cena.- dico indicandogli il grande spazio lastricato sotto una pergola di glicine dove c'era già un tavolo di legno.
-Ora vi faccio vedere la piscina.- dico girandomi e sorridendo ai tre ragazzi che stavano ancora guardando la pergola.
Passo in mezzo a loro e cammino fino ad arrivare al retro della casa.
Sul retro si trova una piscina interrata. Da quello spazio spianato scendevano due colline fine al grande cancello in cima alla via alberata.
-Che bello qui. Vorrei viverci.- dice Luke guardando verso le colline.
-È qui che state il pomeriggio?- chiede Ashton.
-No, cioè i ragazzi si.- dico -Di solito io sto da sola.- dico piegandomi per toccare l'acqua fredda della piscina.
-Dove? Come si fa a stare soli qui ?- dice Luke ridendo.
Alzo lo sguardo verso le colline.
-Vi faccio vedere.- dico alzandomi e scuotendo le mani per farle asciugare più velocemente.
Mi incammino verso il lato della casa che da sul cortile. Proprio sotto alla finestra della terza camera da letto si trova una piccola scala che è scavata all'interno. Salgo la scala e apro il piccolo cancello di legno. Mi ritrovo in una terrazza di mattonelle rosse. Il soffitto era una pergola di legno da cui scendeva altro glicine talmente fitto da non permettere alla pioggia di passare. La terrazza era chiusa su tre lati. Sul lato che dava sul giardino principale c'era solo un muro alto più o meno un metro e poi una specie di finestra senza vetri. E ora sul calar della sera lo spettacolo era magnifico.
-Wow.- disse Niall appoggiandosi al muretto.
-Io sto sempre qui.- sedendomi sul muretto.
-Suoni?- mi chiede Luke sfiorando con una mano una delle due chitarre che erano appoggiate alla parete.
-Si, una è mia e l'altra è di Andrea.- dico.
-Qui è bellissimo.- dice Ashton incantato dalle città che si riuscivano a vedere in lontananza.
-Cioè noi siamo qui nella tranquillità più assoluta mentre la giù chi sa che succede.- dice Luke indicando una città in lontananza.
-Tieni porta questo in tavola.- mi dice zia mettendomi in mano un vassoio con del pesce.
-Cioè mi staresti dicendo che a quei poveri ragazzi affamati hai fatto il pesce?- dico guardando il vassoio.
-Si. Ora porta quel vassoio in cucina.- dice dandomi una spintarella.
-Ok, ok.- dico ridendo.
La porta si apre di scatto.
-Eccomi.Mi ero persa. Si trova fottutamente lontano.- dice la voce acuta di Lavinia.
-Oh finalmente.- dico io dandole un bacio sulla guancia e passandole accanto.
-Lascia la borsa su e vieni da me che ti dico tutto.- dice Laura che porta un altro vassoio.
-Ok, vado e torno.- dice Lavinia salendo le scale.
La guardo salire le scale e mentre lei sale Liam e Michael scendono.
I ragazzi mi salutano e mi dicono che vanno in giardino.
-Si, tranquilli. Liam ma non sei un po' leggero?- dico guardando la maglia a maniche corte di Liam.
-Scherzi, fa caldo.- dice lui guardandosi la maglia.
-Fa come vuoi.- dico ridendo. Guardo di nuovo Lavinia che mi mima un urlo e poi saltella felice in camera.
Prendo il vassoio di pesce e lo porto nella cucina. Dove Andrea è intento a friggere delle patatine. -Ogni tanto l'olio cambialo o ci avveleni.-
-Ma quanto sei simpatica?- dice lui mentre tira fuori le patatine. Sorrido e esco dalla cucina per andare in camera a cambiarmi. Prima decido di farmi una doccia veloce, mi spoglio e mi lego i capelli. Dopo cinque minuti esco dalla doccia avvolgendomi in un asciugamano. Mi asciugo velocemente e mi metto l'intimo.
Esco e mi avvicino al mio borsone per prendere i vestiti. Proprio quando mi stavo infilando i jeans, bussano alla porta.
-Chi è?- dico continuando a cercare una maglietta.
-Sono Luke.- dice da dietro la porta.
Merda.
-Si aspetta un secondo.- dico.
Merda, merda, merda. Sono nel pallone. Prendo la prima maglia che mi capita tra le mani. La infilo velocemente. Mi guardo allo specchio. L'ho messa all'incontrario. Saltello per levarmela. Inciampo nel porta lampada.
-Ehi, tutto bene?- sento Luke dall'altra parte.
-Si, aspetta.- dico. Alzo la lampada e mi infilo la maglia nel modo giusto.
Mai una gioia. È la maglia del pigiama con Winnie Pooh.
Non ho tempo per cambiarmi.
-Entra pure.- dico sistemandomi i capelli umidi in un piccolo chignon. Luke entra nella stanza. Mi guarda la maglia, faccio finta di nulla, dentro sto piangendo. Luke Hemmings mi ha visto con la maglia del pigiama.
-Siediti pure se vuoi.- dico io sorridendo con "nonscialans" (come direbbe mia zia).
-Oh, certo.- dice sedendosi sul bordo del letto ancora un po' scosso alla vista di Winnie. Ma hey, non sono ricca, non dormo in Victoria's Secret.
-Dimmi.- dico io continuando ad andare su e giu per la stanza sistemando i vestiti nell'armadio.
-Senti, ti volevo chiedere se ti va di suonare un po' con me qualche volta. Sai suonare da solo in una camera non è il massimo.- dice lui sorridendo.
-Certo, quando vuoi.- dico sorridendogli.
-Ok, grazie. Ora tolgo il disturbo.- dice alzandosi. Ma mentre si alza picchia sulla lampada e la fa cadere, anche lui.
-Oh scusa.- dice alzando la lampada, rido e inizia a ridere pure lui.
-Ok ora vado veramente.- dice uscendo dalla stanza continuando a ridere.Mi siedo al mio posto. Mia zia ha fatto una pianificazione strategica dei posti in modo che due persone che parlano inglese siano in mezzo agli inglesi e altre due a capotavola.
Quindi mi ritrovo tra Harry e Niall. E sta volta svengo davvero. Ho accanto i miei idoli. E si, mi sono cambiata la maglia.
Davanti ho una Lavinia ancora più eccitata. Eh ci credo è stata messa accanto a Luke, l'amore dei suoi sogni, e Ashton.
-Toccagli i capelli.- dico a Lavinia.
-Si va bè.- dice ridendo.
Zia è accanto a Liam, ma accanto ha Laura pronta a tradurre tutto.
Mia zia è una stratega dio.
-Offritevi pure.- dice Andrea appena porta l'ultimo piatto.
Iniziamo a mangiare e a tavola c'è un piacevole chiacchiericcio rotto a volte dalla risata rumorosa di Niall.
-Complimenti miss Silvia, è veramente ottimo.- dice Niall a mia zia.
-Che ha detto?- mi chiede zia.
-Ha detto che ha mangiato bene.- dico io a zia.
-Oh grazie caro.- dice zia alzandosi prendendo i piatti da portare in casa.
-Ti ringrazia.- dico a Niall.
-Miss Silvia è una forza.- dice Ashton.
-È fantastica.- dico io sorridendo mentre passo i piatti della nostra parte di tavolo a zia.
-Mar ma secondo te un po' di italiano lo parlano?- mi chiede in italiano Laura.
Guardo i ragazzi, curiosi di sapere cosa stavamo dicendo.
-No, non capiscono un cazzo normalmente figuriamoci in italiano.- dico in italiano per non farmi capire.
Le ragazze ridono. I ragazzi mi guardano curiosi.
-Lavi, non hai ancora toccato i capelli a Mr biondino li.- dice Laura ammiccando a Lavinia.
Ridiamo insieme.
-Ma ora quasi quasi è a portata di mano.- dice Lavinia guardandosi intorno con aria circospetta come se controllasse che non ci fosse nessuno per poter toccare i capelli a Luke.
Ridiamo tutte, ora praticamente ci stanno implorando di renderli al corrente di cosa stiamo dicendo.
-Almeno è biondo naturale, non come il tinto qui.- dico guardando Niall.
-Di cosa state parlando?- chiede alla fine Michael sconvolto per non aver capito una parola.
-Stavamo parlando di come sistemare la nostra camera e di levare una lampada che cade sempre.- dico sorridendo. Luke ride e Niall lo guarda come per dire "parlami, non capisco un cazzo fra tutti".
-Margherita hai fatto vedere ai ragazzi la terrazza?- mi chiede Andrea.
-Si, ma Liam, Harry e Michael non c'erano.- dico io guardando i ragazzi.
-Perchè non suoni qualcosa?- chiede Lavinia sorridente. Ti ammazzo cogliona.
-Emmh, ecco io.- cerco di dire qualcosa. Sposto lo sguardo in ogni viso per trovare un segno di approvazione. Luke mi sorride mentre Liam chiede qualcosa a Laura.
-Si, dai facci sentire qualcosa.- dice Harry.
-Ok, vado a prendere la chitarra.- dico alla fine rassegnata.-Allora cosa volete sentire?- chiedo ai ragazzi mentre mi risiedo. Incrocio le gambe e appoggio la chitarra su di esse.
-Quello che vuoi.- dice Ashton.
-Va bene.- dico io.
Cosa posso suonare?
Inizio a muovere le dita sulle corde e intono la prima melodia che mi passa per la testa.
Solo dopo che alzo lo sguardo e vedo Michael e Luke che sorridono compiaciuti e Ashton che canticchia, capisco che sto suonando una loro canzone. Too Late.
Finisco la canzone dopo il primo ritornello.
Sono arrossita violentemente.
-Sei brava.- dice Niall.
-Si dai suonane un altra.- dice Liam.
-Ditemi cosa.- dico io.
-Fai I'm Yours.- dice Laura.UAU
HOANACiaoooo bella gente.
Allora io sono Camilla, ma chiamatemi Cami o Camo.
Allora spero vivamente che la storia vi piaccia almeno un pochino. Solo un briciolino. Un granellino di sabbia.
Comunque ringrazio tantissimo chi ha letto o votato o anche solo letto la descrizione.
Spero che abbiate anche capito fin ora la storia e ditemi se i capitoli devono essere più corti perchè sono lunghini.Alla prossima gente:))
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Disconnected || Luke Hemmings
Teen FictionE capisco, che io voglio essere qualcuno per lei. Non voglio solo essere Luke Hemmings il cantante. Io per lei voglio essere Luke, quel Luke che guardando indietro quando sarà più grande, ricorderà con un sorriso. Ricorderà le passeggiate, gli abbra...