4. Tell me that I see you again

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Sento la porta di camera aprirsi.

-Hey, è di la.- sussurra Lavinia.
 Mi alzo dal letto e vado nella sua camera.
-Luke.- dico entrando.
 Nella camera oltre a Luke c'è solo Calum che già dorme profondamente.
 Mi avvicino al suo letto.
-Marg.- sussurra.
-Hey.- dico sedendomi sul suo letto accanto a lui.
-Scusami.- mi dice prendendomi una mano.
-Tranquillo. Luke, sei ubriaco?- chiedo. C'è un fortissimo odore di alcool.
-Mmh, si, ma poco.- dice ridacchiando fra se e se.
-Ho capito, vado a domani. Buona notte.- dico alzandomi dal letto.
-No, resta qui.- mi dice tenendomi per un polso. Con l'altra mano alza la coperta e mi fa segno di  sdraiarmi.
-Ma sei matto?-
-No. Ubriaco.- dice ridendo.
-Sei idiota, okay.- dico sdraiandomi accanto a lui. Con un braccio mi avvicina a lui e poi con l'altro mi  avvolge le spalle. Mi ritrovo contro al suo petto caldo. Appoggio la testa contro di lui e riesco a  percepire il movimento del suo petto che si alza e si abbassa ad ogni suo respiro.
-Buonanotte.- mi sussurra accarezzandomi i capelli.
-Buonanotte.- dico lasciandogli un bacio sulla mascella.
 Mi stringe di più a se. Il suo respiro si fa regolare e presto mi addormento anche io.


-Luke.- dico accarezzandogli la guancia per farlo svegliare.

-Mmmmmh.- mugola lui ancora con gli occhi chiusi.
-Luke devo alzarmi.- dico sorridendo.
-Che ore sono?- chiede lui lasciandomi e stropicciandosi gli occhi.
-Le undici.- dico scompigliandogli i capelli e mettendomi seduta sul letto.
-Giorno.- dice Zayn apparendo nella camera. Ma come cazzo fa? Passa fra i muri?
-Buongiorno.- lo saluto mentre mi alzo dal letto.
-Avete dormito bene?- ci chiede scherzando mentre sorride maliziosamente.
-Stai zitto.- dice Luke sedendosi sul letto e tirandogli un cuscino.
-Okay,okay.- dice ridendo.
-A dopo ragazzi.- dico uscendo dalla porta.
 Decido di scendere per parlare con zia. Tornerò dopo a cambiarmi.
 Scendo le scale e la trovo in cucina a preparare la colazione. Sta davanti a un libro di ricette aperto  alla pagina dei dolci. Zia non è molto brava in quello.
-Buongiorno, stai meglio?- mi chiede.
-Si.- le sorrido.
-Allora, ci ho pensato e ho deciso di chiudere un occhio.- dice alzando gli occhi al cielo.
-Grazie zia!- dico abbracciandola e dandole dei baci sulla guancia.
-Però, devi andare ad aiutare Andrea e a volte devi aiutarmi nelle faccende.- mi dice.
-Certo!- dico.
-Andrea sta pulendo la piscina, vai da lui.- mi dice dandomi una leggera spinta verso la porta. Questa  donna verrà fatta santa, me lo sento.
-Ok.- esco di casa. Il sole oggi picchia veramente forte. Troppo per essere aprile.
  Vado sul retro. La piscina sta proprio sotto alla finestra della mia stanza.
-Giorno!- dico ad Andrea dandogli un bacio sulla guancia.
-Buongiorno anche a te.- dice sorridendo.
-Come va?- gli chiedo sedendomi su una sdraio.
-Bene, tu?- 
-Bene.-
-Non fare più una pazzia del genere, ci hai fatto preoccupare.- dice sedendosi accanto a me.
-Non lo faccio più.- dico abbracciandolo.
-Ok, ma così mi soffochi.- ride.
-Scusa. Vado a cambiarmi capo.-
-Vai, vai.- dice ridendo -E tranquilla, non serve che mi aiuti hai già molto di cui occuparti, non lo dirò a  Silvia!- conclude facendomi l'occhiolino.


-Svegliaaaa!- urlo a Lavinia che dormiva ancora.

-Muori, stronza.- dice tappandosi con un cuscino. Mi butto sul suo letto e inizio a saltellarci sopra per farla alzare.

-Se non la smetti ti amputo le gambe.-dice guardandomi storto.

-Suuuu!- dico sedendomi in fondo al suo letto.

Disconnected || Luke Hemmings Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora