Sono qua, con un drink di qualcosa versatomi da Lavinia, appoggiata al piccolo tavolo degli apperitivi, a sinistra Laura e a destra Lavinia.
Luke sta parlando con i miei genitori. Si i miei genitori ma non voglio sapere di cosa, sarebbe imbarazzante, forse.
I ragazzi sono tutti in smoking come avevo chiesto loro ma penso che li manderò a cambiare visto che nessuno degli invitati ha rispettato le volontà di mia zia riguardo la festa.
-Secondo te se ne è accorta?- chiede Lavinia indicando con il bicchiere mia zia infondo al giardino.
-Secondo me no.- dice Laura scrollando le spalle.
-Scambiare cinquanta persone con centocinquanta persone è giusto un briciolino inprobabile Laura.- dico secca.
-Dove abbiamo sbagliato?- mugola Lavinia.
-Forse dicendo a tutti e cinquanta gli invitati di portare chi volevano?.- chiede Laura sarcastica.
-Forse.-
-Ci andiamo a cambiare?- chiedo guardando il lungo vestito nero che ho indosso.
-Si.- dice Lavinia posando il drink sul tavolo e sistemandosi velocemente i capelli.
-Vado a chiamare i ragazzi.- dice Laura.
-Vado da Luke.- sospiro, mi faccio forza per raggiungere i miei genitori e Luke che ridono amamibilmente.
Cammino in mezzo alla massa di adolescenti che ballano e bevono nel bel mezzo del giardino.
Arrivo dai tre, mi sistemo nervosamente le pieghe del vestito.
Luke mi mette un braccio intorno alla vita per tranquillizarmi.
-Luke ci stava raccontando alcuni anedoti divertenti del suo tour con gli altri.- dice mia madre prendendo un altro sorso del suo drink.
-Devo dire che è veramente un ragazzo ingamba.- aggiunge mio padre.
-Non vorrei essere indiscreto ma come fa a parlare così bene l'inglese?- chiede Luke a mio padre.
-Beh vedi figliolo, ho viaggiato veramente molto e ho vissuto per un po' sia in Inghilterra che in America.-
-Oh, ma deve essere stato fantastico! Voglio dire vivere accontato con persone totalmente differenti da qua.-
-Si, infatti è là che ho trovato la mia bella signora.-
Luke strabuzza gli occhi e mi guarda sorpreso. Forse non gli avevo detto tutto della mia famiglia.
-Lei è inglese?- chiede a mia madre.
-Di Orlando, Florida.- dice mia madre con quel suo inglese perfetto.
Anche se vive ormai qua da venti anni parla sempre in inglese anche con me, è una fissa che non perderà mai, ma è una cosa che mi piace perché mi sembra di stare in un'altro mondo.
-Oh, non me ne avevi mai parlato.- dice Luke guardondomi un po' accigliato.
-Senti, prima che ti scriva la mia biografia, vuoi andarti a cambiare?- dico seria e piegando leggermente la testa.
-Oh,si. Scusate ma odio le cravatte.- dice ridacchiando allontanandosi dai miei genitori sorridenti.
-Mi piacciono.- afferma quando siamo ormai già dentro l'agriturismo.
-Mi fa piacere, loro sono il mio tutto in pratica, non so cosa farei ..-
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Disconnected || Luke Hemmings
Ficção AdolescenteE capisco, che io voglio essere qualcuno per lei. Non voglio solo essere Luke Hemmings il cantante. Io per lei voglio essere Luke, quel Luke che guardando indietro quando sarà più grande, ricorderà con un sorriso. Ricorderà le passeggiate, gli abbra...