9. Sick

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-Indovina la data del mio compleanno.- sorride sfidandomi Marg.

-Mmh, il 5 Novembre?- dico stringendo gli occhi pensando. Lei inizia a ridere di gusto.

- Il 30 Agosto. Ci hai azzeccato dai.- continua a ridere.

-È il sesto senso.- dico ridendo anche io. -E il mio?-

-16 Luglio, troppo semplice.-

-Va be, lo sapevi già.- dico ridendo.

-Si.- ride anche lei.

Mi sistemo mettendomi seduto per terra, Marg é seduta con la schiena contro al mio petto mentre la stringo tra le mie braccia.

-Luke..-

-Si.- dico incoraggiandola.

-Cosa faremo?- chiede boccheggiando e girandosi verso di me.

La guardo negli occhi, so cosa intende. La stessa domanda che tormenta i miei pensieri.

Cosa faremo alla fine di questa settimana?

Io non ce la faccio a lasciarla andare. Lei è mia.

-Canta.- le sussurro all'orecchio.

La sento rabbrividire e la stringo di più a me.

-Canta per favore.- dico passandogli la chitarra.

-Ma perché?- chiede lei.

-Tu canta.- dico prendendo il telefono dalla tasca dei jeans, senza farmi vedere aziono la registrazione audio.

-Cosa canto?- mi chiede mordicchiandosi il labbro.

-La tua canzone preferita.- dico scrollando le spalle.

-La sai già.- dice scrollando le spalle.

-Qual è?-

-Give me love.- dice abbassando di nuovo lo sguardo

Ricordo la prima volta che abbiamo cantato insieme. Lei aveva tutti i capelli bagnati dal temporale e il naso rosso per l'aria fresca che la sfiorava delicatamente. Era emozionata,non sapeva che dire o fare, quasi indifesa direi.

-And that I find my corner

Maybe tonight I'll call you

After my blood, turns into alcohol

No, I just wanna hold you

Give a little time to me

We'll burn this out

We'll play hide and seek

To turn this around

And all I want is the taste

That your lips allow.-

Si ferma di colpo, fa scorrere le dita sulle corda provocandone un rumore armonioso. Tiene lo sguardo basso, sembra cerchi di evitare il mio. Fermo la registrazione e mi avvicino a lei.




Sento gli occhi bruciare. Non devo piangere, non devo piangere, non devo piangere. Ma è troppo tardi, sento le lacrime che iniziano a scendere.

"Ho trovato il mio angolo, il mio rifugio. Forse sta notte ti chiamerò, dopo che il mio sangue, e tutto ciò che provo per te, si sarà trasformato in alcohol. Adesso ho bisogno solo di abbracciarti, di sentirti vicino anche se non lo sei. Dammi un po' del tuo tempo, e lo useremo bene, staremo bene. Giocheremo a nascondino, come i bambini e rideremo liberi. L'unica cosa che adesso voglio però è il sapore delle tue labbra, sentirti di nuovo mio. Come non mai."

Disconnected || Luke Hemmings Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora