12. Non sarai sola

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-Questa era l'ultimo.- dice sfinita Laura sedendosi sulla sedia di un bar bevendo il suo caffe.

-Oddio, quanto mi mancava fare un giro con voi per Firenze.- dico sedendomi accanto a Laura.

-Si, anche a mancava.- dice Lavinia.

-Fra poco torniamo a scuola.- affermo

-Non ricordarmelo per favore, devo finire ancora tutta matematica.-

-Io ho la giustificazione.- ridacchia Lavinia.

-Muori.- diciamo contemporaneamente io e Laura.

-Marg non ti girare.- mi ordina Laura.

-Che cosa?- chiedo accigliandomi.

-Non girarti.- ordina anche Lavinia.

-Ma perché?- chiedo cercando inutilmente di girarmi.

-Federico.- dice alzandosi Lavinia e tirandomi su per un braccio.

Sbarro leggermente gli occhi, aspettiamo davanti all'ingresso Laura che era andata a pagare il conto.

-Margherita!- urlano.

-Margherita?!- urla Federico cercando di attirare la mia attenzione.

Mi giro lentamente verso di lui.

Sventolo in aria una mano e poi mi giro di nuovo camminando velocemente verso la macchina con Laura e Lavinia.

Monto in macchina e mi sento quasi svenire. Non ci credo. Ho trattenuto il respiro fino ad ora.

Respiro profondamente cercando di calmarmi.

-Tutto apposto?-

-No.- dico secca stringendo gli occhi.

-Non può farti del male Marg.-

-Ancora no. Aspetta che i ragazzi se ne siano andati, che Luke sia partito e che tutto torni come prima.- dico quasi urlando.

Si zittiscono, evidentemente hanno capito cosa intendo.





-Ma quando tornano?- sbuffa Ashton.

-Ha detto Margherita che sarebbero tornate sul tardi pomeriggio.- dico cambiandomi la maglietta.

-Come fai?-

-Cosa?- chiedo sistemando dei vestiti nell'armadio.

-Ad essere così calmo sapendo che lei è la giù, in una grande città, con tante persone e con altre due ragazze svampite?-

-Parli di Marg o di Lavi?- chiedo sedendomi accanto a lui ridacchiando.

-Smetti.- dice serio.

-Smetti cosa?- ridacchio tirandogli una gomitata.

-Questo. Non sei superiore nel dare consigli alla gente perché sei fidanzato.- sbuffa.

Alzo un sopracciglio e lo guardo trattenendo una risata.

-Si lo sei va bene. Allora che dovrei fare Mr Cupido?- chiede sdraiandosi sul letto.

-Provarci.-

-Provarci? E se va male?-

-Ci sono cose peggiori.-

-Tipo?-

-Restare a guardare per tutta la vita.-

Mi alzo ed esco dalla stanza. Deve essere lasciato un po solo a ragionare delle sue faccende d'amore.

Scendo al piano di sotto e trovo Zayn e Louis intenti ad apparecchiare mentre Harry sfoglia una rivista della zia di Marg.

-Dimmi che ci capisci qualcosa?- dice Zayn ridendo.

-No, nemmeno una parola.- dice poggiando sul tavolo la rivista.

-C'è scritto che questa Belen ha avuto un pargoletto.- dice Louis alzando gli occhi al cielo - L'ho tradotto ieri sera con google traduttore.-




Sento una vibrazione nei jeans.

È un messaggio da un numero non salvato ma stranamente familiare.

"Eravamo la luce che attraversava il buio"

Tremo. Ho i brividi sulla schiena, sulle gambe, sulle braccia, su tutto il corpo.

Passo il telefono a Lavinia seduta sul sedile del passeggero accanto a Laura.

-Chi è?- chiede preoccupata rileggendo il messaggio.

-Oh Margherita chi è?- quasi urla.

-Secondo te chi può essere?- urlo con le lacrime agli occhi.

Si giro verso di me e mi guarda con apprensione.

Mi ridà il telefono.

-Cosa faccio?- chiedo con una lacrima che minaccia di scendere.

-Non lo so.- stringe le labbra Lavinia.

-Parlagliene.- suggerisce Laura.

-A chi?-

-Sai bene a chi.- dice scendendo dall'auto ormai parcheggiata davanti all'agriturismo.

Scendo lentamente sbattendo lo sportello dietro di me.

Stringo forte il telefono della mano e mi avvicino all'ingresso strusciando la suola delle convers sulla ghiaia.



Lo prendo per un braccio e tirandolo leggermente lo faccio girare verso di me.

-Ti devo parlare.- dicco con gli occhi ancora leggermente arrossati.

Non fa domande e mi segue al piano di sopra.

Entriamo in camera mia e chiudo dietro di me la porta.

-Di cosa devi parlarmi?- si morde il labbro.

-Ricordi Federico?-

Annuisce duro, serrando la mascella.

-Ha manifestato l'intenzione di voler tornare con me o almeno di non lasciarmi vivere in pace, si è trasformato un po' in un piccolo stalker.- dico ridacchiando nervosamente.

-Che ha fatto?- dice sempre senza guardarmi.

-Mi ha mandato un messaggio, o meglio, oggi me ne ha mandato uno. Me ne manda a cetinaia- prendo dalla tasca dei jeans il telefono e gli faccio vedere i messaggi.

-Che vuol dire?- si acciglia.

-Eravamo la luce che attraversava il buio.-

-Poetico.- fa una smorfia con il labbro.

Ridacchio nervosamente.

-Marg- mi prende entrambe le mani stringendole -Ti prometto che non ti farà mai del male.- dice lasciandomi un leggero bacio sulle labbra.

-Sarai sempre con me?-

-Non sarai mai sola, anche se sarai sola.-




GENTE NON MI ODIATE.

ALLORA L'ESTATE STA PER FINIRE E ANCHE DISCONNECTED STA PER FINIRE.

MANCANO SI O NO QUATTRO O CINQUE CAPITOLI E STO PRENDENDO IN CONSIDERAZIONE UN SEQUEL. ORA NON È NIENTE DI CERTO PERCHÉ VORREI CONCENTRARMI ANCHE SU ALTRE STORIE. QUINDI SE LO VOLETE DITEMELO, OVVIAMENTE IL FINALE SARÀ A SORPRESA E SO GIÀ CHE FORSE MI ODIERETE. FATTO STA CHE IO VI AMO.

UNA BACIO GRANDE GRANDE

CIAO BEDDI


Disconnected || Luke Hemmings Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora