20

2.2K 77 5
                                    

Tutti si girarono verso " L'artefice del massacro al bicchiere" , e Leo si stupì nel vedere il suo ex migliore amico che li guardava con un volto sconvolto.

Dopo l'ultimo messaggio in chat di Bonucci , tra loro era finito qualsiasi rapporto.
Non si parlavano e non si rivolgevano uno sguardo.
Leo aveva deciso di andare avanti ,anche se stava solo cercando di sopravvivere senza di lui.
Aveva passato molte serate in discoteca, nottate movimentate e altre distrazioni.
Una sera aveva incontrato Claudio e si erano scambiati il numero.
Dopo battute e chiamate insolite, si erano rivisti e avevano iniziato una relazione.
Non lo amava ovviamente, ma almeno lui c'era e lo voleva, nel modo in cui Leo sperava che Simone lo volesse.

Simone rimase sotto lo sguardo di tutti i presenti per un paio di minuti per poi decidere di sviarsela e andare a prendere un altro drink.
Ne aveva assolutamente bisogno.

Mancava poco all'arrivo di Cuadrado.
Come sempre, avevano fissato una partita a fifa come ogni domenica prima della loro, e anche se sapevano che si sarebbe aspettato qualcosa, non avevano altra scelta.

Dopo un altro paio di bicchieri, Simone stava letteralmente impazzendo.
Dopo la foto del pub in cui Leo baciava un ragazzo, pensava che era stata una cosa così, senza alcun fine o senso.
Già da prima, quando erano ancora migliori amici, Bonny non gli aveva mai parlato di essere omosessuale o di avere dubbi a riguardo, e Simone non si spiegava il perché non gliene avesse parlato.
Ormai era stato escluso dalla vita dell'amico da settimane e lui ancora non ne aveva capito il reale motivo.
Gli aveva detto una bugia ma non si aspettava una reazione del genere.

Doveva parlargli.
Si incamminò verso Khedira e Rugani, e chiese se avevano visto Leo.
Dopo una serie di sguardi assasini, Sami gli disse di averlo visto in terrazza da solo e quindi decise di cogliere l'occasione al volo.

Raggiunse in pochi secondi il balcone, dove lo trovò ad osservare il tramonto.
Si avvicinò pian piano, pensando a come approcciare a un discorso tranquillo senza rischiare un litigio.

Leo si accorse della presenza di qualcun'altro e senza nemmeno girarsi, capì di chi si trattava.
Il modo di camminare, il profumo, lo sguardo...come dimenticarlo.

Infatti Simone lo vide irrigidirsi e serrare la mascella.
Non litigare, parlare soltanto...

- Cosa vuoi?
Chiese Bonucci con voce dura, o almeno ci provò

- Volevo solamente parlare, per favore
La sua voce era calma, uguale a quella che usava tempo fa con lui, quella di cui se ne era innamorato.

- Dimmi
Rivolgeva sempre lo sguardo davanti a lui, cercando di controllare i sentimenti che era riuscito ad accantonare in quei pochi momenti in cui la presenza del Lucano era assente.
Ma i sentimenti in sua presenza erano sempre vivi e ardenti dentro di lui, in grado di scombussolarlo anche a un qualsiasi piccolo movimento.

- Quindi, insomma, ti piacciono i maschi? Non perché a me non va bene. Non ho nulla contro gli omosessuali, solo non mi avevi mai accennato una cosa simile...

- Beh, si. Credo di sì. Forse l'ho sempre saputo ma non lo volevo accettare.
Ma ora va bene.

Simone annuì.
Non se lo aspettava, ma a lui la cosa andava più che bene.
L'unica cosa che non gli andava a genio era quel ragazzo che aveva portato alla festa.
Non aveva un viso simpatico e lo aveva sentito chiacchierare con altri e la sua voce gli procurava un instinto omicida, e neanche lui ne capiva il motivo.
Era stridula, poi stava appiccicato al suo migliore amico...ex, manco fosse una cozza, i baci languidi che si rivolgevano erano diagustosi, e gli davano noia, anche troppo.
E lo aveva già visto, ma non si ricordava dove
...

Stava per chiedere di lui ma la voce di Paulo lo fermò .

Instagram⇝Dybata.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora