Muti sussurri
sulla pelle,
echi di parole avvolgenti
di sorprendenti brividi.
Goccioline vellutate
sul delicato corpo,
e occhi ipnotizzati
come su una statua
d'avorio.
Sacra e adorata,
brillante di purezza,
il colore più nascosto
di una rosa fresca.
Ma il sole già
se n'era andato,
e a guardare solo la luna
che di rosso si tingeva
a celare la lussuria.
E quanto è triste
questa notte
tornata zingara,
che sempre ti risvegli
dai sogni magnifici,
dagli onirici incanti.Ma una come me
di deliri
non può piangere,
ma riflettere gli echi lontani,
imprimendoli
nel cuore.Mo