Ti ho sognato
a braccia protese,
tra le righe di un libro
volante.
Ti ho cercato
nelle iridi scure
dell'uomo che avevo accanto.
Ti ho desiderato così tanto
intensamente, ostinatamente
da vederne il riflesso.E quante volte
mi sarai passato accanto,
e quante volte,
presuntuosa io,
ho creduto all'ologramma
della mia sete nostalgica.
E quante volte,
sola
nelle giornate di nebbia,
come un pugno allo stomaco
l'ho trovato
nell'abbraccio
di due giovani amanti,
incuranti del vento gelido,
a guardarsi negli occhi
e il tempo fermo.Mo