Il mio angelo custode

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L'ho visto andare
un giorno,
per le campagne brulle.
L'ho visto farsi sempre
più piccino,
col fagotto al suo bastone.

Non si è girato per salutare,
eppure era il mio
angelo custode.

Ed adesso che sento forte
quell'assenza,
seduta a gambe incrociate,
nei prati e le radure
mi sembra di scorgerlo.

Un bambino imbronciato
che ha lasciato il casolare
e ne aspetto il ritorno.

Mo

Muti sussurri ed echi lontaniDove le storie prendono vita. Scoprilo ora