Son queste dure
scarpe di cuoio,
troppo strette
da non lasciarmi camminare.
Avrei dovuto sedermi,
sedermi ad osservare, le farfalle
e lo splendore.Ma le ho rincorse,
famelica io di colore.
Finché è stato solo sangue,
piaghe dalle dita scorticate
che non accennano a guarire.Mi aggiro adesso,
dolente
e solo a quella pace anelo,
riempire gli occhi di bellezza,
così da ferma.
Ferma ad assaporare...
È ciò che non ho saputo,
e che non saprò
fare, mai.Mo