Vetusta e tetra stanza,
pretende il nulla
cancellando un tutto...
lontano,
come un antico suono.
Distorta luce indifferente,
penetra da sinistre finestre,
dentro occhi
dalle ciglia nere nascosti.
Allucinate mura
cominciano a vorticare,
ed io con essa
lascio fuggire la mia testa.
L'assurdità di quanto
si ferma in un secondo,
mentre fisso a vuoto un foglio,
ignorante, freddo e bugiardo.Mo
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