Hermione correva a testa bassa e non prestava attenzione a niente e nessuno mentre cercava di trattenere le lacrime.
Tra spintoni e gomitate era riuscita ad uscire dal dormitorio, ma poi aveva continuato a correre, senza una meta precisa, fidandosi solo delle sue gambe.
Alla fine giunse sulla torre di Astronomia; le era sempre piaciuto quel posto, tranquillo e lontano dalla vita frenetica e dai rumori del castello, non ci trovava quasi mai nessuno.
Si sedette sull'ampio davanzale che affacciava sulla vallata e dopo un po', non riuscendo più a trattenere i singhiozzi, cominciò a piangere in silenzio.
Intorno a lei solo il rumore degli alberi mossi dal vento mentre la luna piena si rifletteva nell'enorme lago e rischiarava tutto il panorama."Granger... sei tu?" Hermione, che pensava di essere sola, sobbalzò; dall'ombra emerse Draco Malfoy, l'ultima persona (anzi, la penultima) che avrebbe voluto vedere in quel momento. Subito cercò di asciugarsi le lacrime e con voce ancora incerta cercò di rispondergli "Ma-Malfoy! Da quanto sei qui? Che vuoi?!"
"Rilassati Mezzosangue, sei tu che sei venuta a disturbare la mia pace, sono qui da prima che arrivassi."
"Ah... perdonami io... non... non credevo ci fosse qualcuno..."
Draco capì subito che qualcosa non andava, la mezzosangue che chiedeva scusa a lui non si era mai vista e la sua voce non era fiera come al solito.
"Ah quindi sai anche chiedere scusa Granger? Ero arrivato a pensare che tra i babbani non si usassero le buone maniere."
"Malfoy senti stasera non sono proprio in vena delle tue battutine." disse la ragazza alzandosi.
"Ma come, non ti entusiasma più litigare con me?! Mi ritengo offeso." rispose ironicamente Draco che era andato ad appoggiarsi ad una colonna al lato opposto della stanza.
Hermione decise di ignorare il ragazzo e fece per andarsene, ma ancora una volta lui richiamò la sua attenzione.
"Tranquilla Granger, non sento il fetore del tuo sangue sporco da qui, quindi per ora puoi restare." disse senza distogliere lo sguardo dal panorama.
Hermione non seppe interpretare quello strano comportamento (e, a dirla tutta, neanche Draco stesso riusciva a spiegarselo), ma, valutando la situazione, giunse alla conclusione che tornare nella sua stanza senza passare dalla Sala Comune era impossibile e passare di nuovo in mezzo a tutta quella gente rischiando di vedere Ginny, Harry, Luna o peggio, Ron era assolutamente escluso.
Dovette perciò rassegnarsi all'idea di dover passare quella serata, già di per sé terribile, con Draco Malfoy. Così, confidando nel fatto che lui potesse, almeno per una volta, avere pietà di lei, tornò a sedersi e stranamente i due rimasero in silenzio per un po'."Perché stavi piangendo?" chiese ad un tratto con noncuranza Draco, buttando a terra l'ennesima cicca di sigaretta.
Hermione fu colta alla sprovvista e si stupì, più che della domanda in sé, del tono del ragazzo, che non era sarcastico né ironico; in ogni caso ovviamente non si sbilanciò.
"Io non stavo piangendo Malfoy. E, anche se fosse, non sarebbero affari tuoi."
"Bene, ti sei ripresa a quanto vedo." mormorò il ragazzo con un ghigno "Comunque stavo solo cercando di fare conversazione mezzosangue."
"Si può fare conversazione anche senza essere invadenti furetto."
"Ok allora lascio a te la possibilità di decidere di cosa parlare."
"Da quando vuoi parlare civilmente con una sporca mezzosangue?"
"Non farti strane idee Granger, mi sto solo annoiando."
"Ah a proposito... che ci facevi qui da solo?! Non dirmi che ti hanno dato buca Malfoy! Questo si che mi rallegrerebbe."
"Non essere sciocca Granger, chi darebbe buca a me?! Sono venuto qui per stare da solo, questo posto mi aiuta a riflettere. E poi non porterei mai una ragazza qui, troppo romantico, si farebbe idee sbagliate."
"Ah quindi tu rifletti anche? Non sembrerebbe dato che apri sempre la bocca a sproposito" in realtà però Hermione era rimasta stupita nel sentire che quel ragazzo, così diverso e lontano da lei, aveva quella sua stessa abitudine.
"Vuoi una dimostrazione della mia intelligenza mezzosangue?! Sai ho riflettuto e sono giunto alla conclusione che stessi piangendo per qualcosa che riguarda Lenticchia..." così dicendo Draco si girò verso la ragazza per vedere la sua reazione.
Hermione improvvisamente ricordò perché si trovasse lì e le lacrime minacciarono di riaffiorare, perciò abbassò la testa e non rispose.
"Bene, allora ci ho azzeccato..."
Draco la osservò, era così incredibilmente triste, così diversa dal solito... in quel momento Hermione Granger era fragile e si rese conto che la cosa non lo rendeva per niente felice, come chiunque si sarebbe aspettato da lui, bensì lo turbava; sentiva il bisogno irrefrenabile di fare qualcosa, qualunque cosa, pur di farla stare meglio, anche solo un pochino. Ma... perché?!
"Senti Granger, io lo dico da anni ormai che Lenticchia è un cretino e non te ne sei accorta tu! A detta di tutti la strega più brillante della sua età! E per di più anche sua amica! Vedi, questo succede quando non si da ascolto a Draco Malfoy!" il suo tono era ironico, stava cercando, a modo suo, di tirarle su il morale, ma non aveva idea di come poter fare: non aveva mai dovuto fare cose del genere, con Blaise e Nott era diverso, erano maschi e li conosceva da anni; per la prima volta in vita sua era in difficoltà.
"Sai Malfoy, a consolare sei pessimo, ora capisco perché non hai tanti amici." disse Hermione scoppiando a ridere, quella situazione era davvero troppo surreale.
Draco la guardò, illuminata dalla luna: sulle guance era rimasto il segno delle lacrime e gli occhi erano gonfi per il pianto, eppure era ancora più bella del solito, se possibile.
"Intanto ti ho strappato una risata mi pare!" disse con un mezzo sorriso.Draco Malfoy è capace anche di sorridere?!
Hermione stentava a crederci, il volto di lui era per metà nell'ombra e pensava che il mal di testa le stesse giocando brutti scherzi.
"Granger hai freddo?" disse ad un tratto Draco risvegliandola dai suoi pensieri.
"No... assolutamente no!"
"Sai che non sai mentire, vero? E poi stai tremando" così dicendo, si alzò, si tolse il mantello e andò a posarlo sulle spalle della ragazza, dopodiché si sedette poco distante da lei, sui gradini ai piedi del grande davanzale "Che non si dica mai che un Malfoy non è un gentiluomo."
Per l'ennesima volta quella sera Hermione era rimasta piacevolmente sorpresa dal ragazzo; in tutti quegli anni aveva pensato di conoscerlo, ma in quel momento si chiese se fosse possibile che, sotto quella maschera di ghiaccio, Draco Malfoy nascondesse molto di più.Continuarono a chiacchierare ancora per un po', cominciarono ad aprirsi l'un l'altro e a parlare del più e del meno, quasi come fossero vecchi amici. Non si resero conto neanche del tempo che passava e alla fine si addormentarono lì.
~•~ Spazio Autrice ~•~
Buongiorno! Come promesso questo capitolo è stato pubblicato mooolto prima del previsto, ma, per ragioni di comodità (per voi che leggete, più che altro per non annoiarvi con capitoli estremamente lunghi), ho deciso di dividerlo in due parti, perciò la seconda cercherò di farla uscire il più presto possibile, giusto il tempo di sistemarla un po'!
Intanto spero che questa prima parte vi sia piaciuta e vi ringrazio tantissimo per tutto quello che mi avete dato in così poco tempo! 🙇🏼♀️♥️
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Dramione: Ghiaccio e Fuoco.
Fanfiction• Ghiaccio e Fuoco • Sole e Luna • Buio e Luce • Bianco e Nero • Serpeverde e Grifondoro • Hermione Granger e Draco Malfoy. Cosa succederebbe se due persone così profondamente diverse cominciassero a provare attrazione l'una per l'altra senza voler...