Corse via da quell’appartamento, corse via da Zayn e da tutto quello che avrebbe voluto dirgli, ma non gli aveva potuto dire.
Quando rientrò in casa non c’era ancora nessuno fortunatamente, si chiuse in camera sua e si buttò sul letto. Piangeva, piangeva come una ragazzina ma non poteva farci niente.
Tratteneva quelle lacrime da troppo tempo, e non riusciva più a fermarle.
Quando aveva sentito quelle parole uscire dalle labbra di Zayn si era sentito male, perché era quello che provava lui. Se avesse potuto fare davvero ciò che voleva, probabilmente in quel momento sarebbe stato ancora a casa del moro, su quello stesso divano ad assaporare ancora e ancora quelle labbra.
Ma non poteva farlo, erano amici, erano famosi e c’erano i ragazzi e le fan.
Alcune volte Liam detestava essere sempre il guastafeste, quello che ci pensa e ci ripensa prima di agire, che pensa più al bene degli altri piuttosto che al suo.
Per una volta nella vita avrebbe tanto voluto essere egoista e pensare solo a ciò che lo rendeva davvero felice.
Sentì la porta di casa aprirsi e richiudersi, le risate di Harry e Louis rimbombavano nell’appartamento.
Prese le sue cuffie e si nascose sotto le coperte, non aveva voglia di parlare con loro o di spiegare il perché di quelle lacrime.
Voleva solo che Niall tornasse il più presto possibile a casa, aveva bisogno di un suo abbraccio e delle sue parole di conforto.
-Sei pessimo lo sai vero?- Harry posò le buste dello shopping sul bancone della cucina, era affamato nonostante avessero mangiato schifezze per tutto il giorno.
-Io? Perché?- chiese il più grande abbracciandolo e posandogli un bacio sul collo, sapeva che quella cosa rendeva praticamente innocuo Harry, e gli piaceva vederlo sorridere sotto il suo leggero tocco.
-Quella ragazza ti aveva riconosciuto.- esclamò –Le hai fatto credere che si sbagliava.-.
Louis continuò a baciarlo piano, il collo, il mento, l’orecchio. Harry sorrise sentendolo così vicino, gli faceva il solletico.
-Beh, cosa avevamo detto? Oggi solo noi due, niente band e niente fan.- puntualizzò.
Amavano le loro fan più di qualsiasi altra cosa, ma certi momenti avrebbero preferito essere dei ragazzi normali solo per poter andare in giro senza essere continuamente assaliti da ragazzine urlanti.
-Anche questo è vero.- gli concesse Harry stringendo le braccia intorno al suo collo, prese a baciarlo piano passando le mani nei suoi capelli.
-Non dovremmo stare qui, Niall o Liam potrebbero entrare a momenti.- sussurrò Louis all’orecchio del riccio, lui annuì poi gli prese la mano e lo guidò nella loro camera.
Improvvisamente la fame di Harry era sparita, sostituita dal desiderio di sentire quelle labbra sulle sue, e quelle braccia forti stringerlo.
Fortunatamente per loro, avevano un posto dove poter stare soli e fare quello che volevano; quando Zayn aveva lasciato la casa Liam aveva chiesto a loro se volevano quella camera, ma i ragazzi avevano rifiutato di separarsi.
Si misero sdraiati sul letto di Louis e ripresero a baciarsi, prima delicatamente poi sempre più bisognosi di un contatto.
Fra loro c’erano stati soli baci fino a quel momento, nonostante certe volte durante la notte, mentre tutti dormivano e loro erano soli in camera, fosse difficile trattenersi.
Erano entrambi consapevoli di non essere pronti a fare quel passo importante, un po’ perché nessuno dei due sapeva come fare, un po’ perché entrambi si sentivano terribilmente in imbarazzo.
STAI LEGGENDO
Our love is the perfect crime
FanfictionNon è facile per cinque sconosciuti ritrovarsi a condividere lo stesso percorso, per realizzare uno dei loro sogni. Una grande amicizia nascerà e crescerà fra quei cinque ragazzi, che grazie al loro talento e alla loro forza di volontà riusciranno a...