Se c'è una cosa che odio del vivere con delle 'celebrità', quella è il combattere con le fan incallite, che di solito ritrovo in qualche modo fuori dalla finestra della grande casa.
"Ragazzi, ci sono altre visite!" urlo, entrando in casa, prima di dare ancora un'occhiata a quelle ragazzine con gli ormoni a mille.
I quattro, in risposta, alzano gli occhi al cielo sbuffando, ed in un secondo scacciano le tante ragazzine con parole poco carine.
Resto di stucco.
"non pensate di aver esagerato un po'? Insomma, loro vi amano, loro sono quelle persone che vi hanno reso famosi, senza di loro voi neanche sareste qui, io non sarei qui." ammetto seriamente, stringendomi timidamente nel mio maglioncino di lana rosso.
Loro non rispondono, si limitano a fare spallucce ed io, sorpresa dal loro comportamento poco garbato, mi ritiro in camera.
Non capisco, non capisco affatto.
Dovrebbero apprezzare tutto questo affetto.
Resto per un po' a guardare fuori dalla finestra del salotto, le ragazzine sembrano davvero dispiaciute, un po' mi sento come loro.
Sospiro, per poi scuotere la testa, mi muovo verso la cucina, indecisa sul preparare un thé caldo ma, iniziando a sentire un po' di freddo, cambio subito idea, lasciando riscaldare l'acqua nella teiera.
Mi soffermo su delle foto appese al frigorifero. Una di queste inquadra loro quattro: stanno suonando su un palco scenico, sorridono.
Sento una scarica di emozioni, paura, felicità, ansia...tutto in un flash quasi sbiadito.
Prendo la carta, la stacco dal magnete che la manteneva attaccata alla struttura in acciaio del frigorifero, la ispeziono.
Non é uno scatto indefinito, non é uno scatto come gli altri.
Calum é intento a suonare il suo basso, ora bianco con degli adesivi colorati ; Luke sta cantando, i suoi occhi sono concentrati e guardano il pubblico, l'infinito ; Michael é sospeso a mezz'aria, in un salto, suona la chitarra, pizzica la seconda corda; Ashton, dietro a tutto questo, fa da sfondo, cattura i suoi compagni con uno sguardo, agitando le sue bacchette sui piatti delle percussioni.
É una foto unica, una foto che descrive molto ciò che sono, cioè che amano.
"Cosa stai facendo?" Michael mi sorprende, ed io nascondo il sorriso da sognatrice apparso da poco sulle labbra.
Sembra essersi appena svegliato, i suoi capelli sono ancora mossi, ed i suoi occhi non sembrano accennare ad aprirsi completamente. Per non parlare di quello che indossa: una felpa totalmente blu con stampe colorate ed un pantalone di tuta nero cadente sui fianchi.
"Cercavo qualcosa da bere." Dico vaga, non riuscendo a togliere gli occhi dalla foto.
"Tieni." Dice porgendomi una bottiglia di birra presa precedentemente da Michael.
Esito, prima di portare il vetro alle mie labbra, ingerisco il liquido e lo guardo sbigottita.
"Perché mi hai concesso la tua parola?" Chiedo, seriamente interessata al suo insolito comportamento.
Io e Michael non abbiamo mai avuto un 'rapporto' , (in verità non ho avuto nessun rapporto diretto con nessuno dei quattro) ed è questo il vero motivo del mio palese interesse per lui adesso.
"Lavori anche per me, quindi dovrei iniziare a stanziare almeno un sottile rapporto" la serietà delle sue parole e la freddezza sono palpabili anche a centimetri di distanza.
Dopotutto non ha torto.
"Allora?" Chiedo posando la birra sulla lastra di marmo grigio che copre il tavolo della cucina.
"Allora cosa?" Risponde con serietà, alzando gli occhi al cielo. Quasi sembrando infastidito dalla mia domanda o addirittura dalla mia voce.
Non lo biasimo, è come guardarsi allo specchio in questo momento.
I nostri caratteri 'fastidiosi' combaciano perfettamente.
"Cosa vuoi fare?" Domando, alzando un sopracciglio, concentrandomi nell'assumere un'espressione seria.
Alla mia domanda Michael arrossisce, ed io scuoto la testa.
Insomma, davvero?
"Voi ragazzi siete tutti uguali."
"Io non sono un ragazzo comune, Abigail."
"Oh sì certo che non lo sei, sei una rockstar, sei tutto ciò che io odio. Sei una persona fine a se stessa. Ti interessa solo del tuo piccolo spazio e dei tuoi piccoli e stupidi pensieri. Tu sei una rockstar, sei Michael Clifford. E non per questo io farò la santarellina con te. Ho avuto questo lavoro, e farò tutto il possibile per tenermelo stretto, e non permetterò che un fissato egoista come te me lo rovini." Lo ammutolisco, fredda come l'aria invernale e spietata come un generale.
Dopotutto, è solo una rockstar.
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1 Babygirl for 4 Daddies [5sos]
FanfictionIn cui Abigail accetta un lavoro di assistente a delle Superstar. (Copertina gentilmente creata da @ineedhemmo) Slow updating