3

335 10 2
                                    

Durante la notte non ebbi alcun modo di chiudere occhio. Ero stressata.
Le immagini di mia madre che osava posare le sue mani su di me mi facevano ribrezzo.
Sentivo ancora quelle cicatrici.
Non potevo di certo dire che la colpa di quelle cicatrici fosse mia.
Era sua e basta. Era sua e della sua arroganza,della sua strafottenza e impazienza.
Le immagini erano ancora nella mia mente.
Le sue grida, lei che si avvicina a me, io che piango, lei che mi urla contro di smettere di fare la bambina , io che continuo a piangere e lei che mi colpisce sempre più forte. Fa sempre più male.

Mi sveglio sudata. È sempre lo stesso incubo da mesi.
Scendo dal letto e vado in cucina.
Bevo qualcosa e successivamente entro in salotto .
Con mia sorpresa trovo Calum seduto sul sofà a guardare un film.
-ehi...- sussurro.
Lui si gira e mi fa cenno di sedermi vicino a lui.
-cosa ci fai qui ?- chiede continuando a tenere gli occhi fissi sul televisore.
-non riuscivo a dormire - scrollo le spalle prendendo il telecomando dalle mani di Calum.
- dov'è Luke ? Pensavo dormisse qui...non l'ho trovato in camera- dico prendendo qualcosa da mangiare
-mh...non so- dice .
-ma hai sempre fame ?- ride Calum.
In risposta gli lancio un pacco di patatine.
-vedo che ti sei ambientata bene in casa- dice Calum iniziando a mangiare le sue patatine.
-non ha una così difficile disposizione dei mobili. E poi basta guardare nella dispensa della cucina per trovare del cibo- rispondo ovvia.
-come fa ad essere così pulita la casa ? Siete quattro e siete dei ragazzi....-
-buona intuizione, grazie Abigail- ride Calum. Questo ragazzo mi farà impazzire. A parte la sua risata, pensavo fosse diverso.
Cioè. Qualche ora fa spruzzava odio da tutti i pori, riguardo me ; adesso ride addirittura con me.
-abbiamo la domestica -dice, infine.
-davvero ?- chiedo.
In casa mia non c'era mai stata una domestica , anche perché sarebbe scappata dal troppo disordine.
-si, ma tranquilla viene circa una volta a settimana -dice continuando a guardare il televisore.
Successivamente la porta d'ingresso sbatte furiosamente e solo dopo mi accorgo che Luke è tornato a casa.
Si avvicina a noi e successivamente si siede anche lui sul sofà.
Non dice una parola, e questo mi preoccupa ancora di più.
- L-Luke ...cosa hai fatto durante tutto questo tempo ?- chiedo notando però un po di rossore nei suoi occhi.
- Non te ne fotte un cazzo della mia vita ! Faccio quello che voglio !- sbraita. Fino ad adesso non l'avevo mai visto così arrabbiato.
Era rosso di rabbia in faccia, e potei intuire che le vene della sua fronte avrebbero potuto scoppiare.
Io e Calum ci guardiamo preoccupati.
-dai amico non fare lo scortese. Dai andiamo - dice Calum tranquillamente portando l'amico nell'altra stanza.
Nel frattempo Ashton e Michael si sono svegliati a causa dei forti rumori.
-che cavolo sta succedendo in questa casa ?- grida Ashton avvicinandosi .
- al dire la verità non sto capendo un cavolo. - dico con i nervi a fior di pelle, massaggiandomi le tempie.
-mh! Patatine !- grida Michael notandone il pacco poggiato sul divano.Il solito.
Roteo gli occhi e guardo il film che stanno trasmettendo in televisione.
-non ti preoccupare. Luke è così. Avrà fatto qualcosa di stupido o sarà successo qualcosa di stupido. - mi tranquillizza Ashton notando la mia preoccupazione quasi crescente.
-comunque ...potresti venire un'attimo da me ?- punto gli occhi su Ashton, per poi successivamente ridurli ad una fessura.
-cosa ?- chiedo confusa.
-hai capito bene.- mi guarda serio Ashton.
Arrossico. Sinceramente , nonostante il poco anzi pochissimo tempo passato in questa casa , non mi ero mai accorta di quanto Ashton mi mettesse in una situazione di  timidezza.
-ehm...ok- ho un secondo di titubanza ma successivamente mi riprendo.
Saliamo le scale nel silenzio della casa, mentre le mani di Ashton mi accompagnano al piano di sopra.
Inizio a non capirci niente .
Cosa vuole Ashton ?
Mi trascina in una stanza e successivamente prende qualche minuto per guardarmi.
-niente male Abigail - mi guarda abbozzando un sorriso malizioso.
Io arrossisco. La stanza è quasi buia, e la poca luce che cè sembra quasi rendere oro i riccioli delicati di Ashton. È così carino.
Non mi ero mai soffermata sull'aspetto di Ashton. E non avevo mai pensato al fatto che sia 'bello o meno'. Comunque quella volta me ne resi conto, quel momento avevo ancora i vestiti della sera precedente : una tuta , e non avevo capito come Ashton poteva trovare 'niente male' il fatto che il mio corpo fosse coperto da degli insulsi vestiti.
Mi si avvicina, ma io non mi smuovo.
Noto i suoi occhi scrutare il mio corpo. Non sono mai stata una ragazza che fa degli apprezzamenti 'positivi' sul proprio corpo. Per me il mio si poteva definire nella norma, nulla a che fare con qualcosa di 'paradisiaco' come quello di qualche modella.
Prende una ciocca di capelli che mi ricade sopra il viso e me la sposta delicatamente.
Sento la mia pelle andare a fuoco.
È una sensazione che non avevo mai provato. Nessuno aveva osato fare un simile , anche se piccolo, gesto.
-Ashton...- sussurrai.
-shh ...ora siamo solo tu ed io - a quella affermazione iniziarono a tremarmi le gambe.
Insomma quasi nessun ragazzo si era avvicinato a me in quel modo.
Il riccio mi guardò con i suoi bei occhi, che mi accorsi solo adesso fossero di un bellissimo colore. Erano castani, anche se vi si poteva vedere qualche goccia di verde.
Era davvero uno spettacolo.
Non solo i suoi occhi. Insomma, anche il suo corpo lo era.
Si allontanò da me un secondo, per togliersi la maglia che aveva precedentemente , poi si avvicinò a me.
-non avere paura, Abigail - soffiò al mio orecchio.
Mise le sue grandi mani sui miei fianchi e poi, preso l'orlo della mia maglietta, la trascinò su fino a lasciarmi in reggiseno, davanti a lui.
Io non lo guardavo, tenevo la testa bassa perché in quel momento l'agitazione era fin troppa. Non avevo neppure il coraggio di guardarlo.
Sapevo avesse un bel corpo, ma quando lo vidi, per me 'bello' si trasformò quasi in un insulto per quello che fosse il corpo di Ashton.

'Potrebbe fare invidia ad un dio greco'
Pensai mentre lo ammiravo silenziosamente.

Mi fece stendere sul letto posto dietro di me e successivamente prese a modo questa posizione per sfilarmi i pantaloni di dosso. E così rimasi in intimo ,sotto al suo leggero sguardo.
Mi vergognavo un sacco.
-Ashton, i-io - cominciai a balbettare e a quel punto lui si avvinghiò sulle mie labbra.
Le morse, le strinse e le baciò. Sembrava tutto così paradisiaco .
Strinse tra le sue grandi braccia il mio corpo mentre mordeva la mia pelle.
-sei così profumata- disse in un sussurro Ashton vicino al lobo del mio orecchio, per poi lasciare un dolce morso su una piccola parte del collo. Mi diede un piccolo bacio sulle labbra, e successivamente restammo così, l'uno sul corpo dell'altra a pensare chissà a che cosa.
Tutte le immagini di poco fa mi irradiarono la mente.
Ashton, il suo bellissimo corpo, i suoi baci e i suoi morsi. Noi in quella stanza, in quel letto .
Non so, eppure io in tutta questa 'passione' non ci trovavo nulla di positivo.

1 Babygirl for 4 Daddies [5sos]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora