6. Un incontro inspiegabile

1.1K 158 12
                                    


Louis arrivò alla stazione di Waterloo, dove trovò Liam ad attenderlo.

Il treno sarebbe partito alle sette e un quarto e sarebbero scesi alla stazione di Brockenenhurst, la prima fermata dopo Southampton.

Avrebbero cenato in treno, sarebbero arrivati a destinazione alle nove e trentacinque e avrebbero trovato ad attenderli un'automobile, che li avrebbe portati a Satan's Elbow.

Louis scoprì che con loro avrebbe fatto il viaggio anche l'avvocato della famiglia Payne, Andrew Dawlish, un vedovo di circa sessant'anni, con un figlio che lavorava con lui nello studio legale di loro proprietà.

Liam lo presentò all'amico e i tre uomini salirono sul treno, mentre un facchino si occupava dei loro bagagli.

Si sedettero in uno scompartimento di prima classe ed iniziarono a chiacchierare, o meglio, lo fecero Liam e l'avvocato, che si misero a parlare della debole salute mentale del signor Pennington e del compleanno della signora Estelle che cadeva il giorno successivo.

Dawlish, ad un certo punto, nominò Zayn, il marito dello zio di Liam e Louis, senza spiegarsi il perché, chiese:

" Che tipo è questo Zayn?"

" È un ragazzo affascinante, moro, longilineo, gentile...." rispose perplesso l'avvocato.

" Cosa ti passa per la testa?" borbottò Liam.

" Nulla " si affrettò a spiegare lo scrittore, terminando il discorso.

Tuttavia gli restò in testa un'idea che non voleva andarsene, finché un facchino, dopo aver bussato, entrò nel loro scompartimento e gli disse:

" Signore, un ragazzo chiede di voi...."

Louis corrugò la fronte perplesso e domandò:

" Quale ragazzo?"

" Nell'ultimo scompartimento di questa carrozza. Il ragazzo ha detto se volete raggiungerlo per un minuto perché deve parlarvi " rispose educatamente il facchino.

Louis lo ringraziò, lo congedò, poi si alzò e guardò con un po' di imbarazzo i suoi due compagni di viaggio, che, invece, lo invitarono ad andare subito dalla persona che chiedeva di lui, per vedere che cosa volesse.

Il ragazzo, allora, uscì dallo scompartimento e si avviò lungo il corridoio della carrozza, cercando di non inciampare nei bagagli dei passeggeri che si stavano ancora sistemando nei loro posti, dato che il treno non era ancora partito.

Con lo stesso pensiero di prima fisso in testa e con una impossibile e flebile speranza nel cuore, raggiunse l'ultimo scompartimento e bussò sul vetro con le tendine verdi tirate.

Nessuno gli rispose dall'interno, ma la porta si aprì e davanti a lui apparve Harry, il suo Harry.

Il fantasma dal mantello nero Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora