Capitolo 1

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È il mio primo giorno di scuola per Isabella, è terrorizzata, appena ricevette la lettera, la appese al frigo, cosi ogni volta ricordava a se stessa di avercela fatta.
Sua madre è sempre nel posto in cui di solito si trovano le mamme, la cucina.
Prepara la colazione e il pranzo, faceva due cose in uno.
Sua madre vorrebbe tanto andare a lavorare ma non può, perchè i fratelli di Isabella sono ancora piccoli, non vede l'ora di avere un po' di libertà.
È in camera sua, prepara lo zaino ed è indecisa di cosa metterci dentro.
Non sapeva se mettere un quaderno o semplicemente portarsi la borsa per le cose essenziali come portafoglio, cellulare, scelse la borsa.
"Come mi vesto?" chiese tra sè e sè.
Non ha gusti particolari, ama il nero e la sua stanza è un po' cosi.
Pareti scure, armadio dark, vestiti scuri e anche le scarpe.
Decise di mettersi dei jeans neri strappati sulle ginocchia e una maglietta nera a maniche corte e una giacca di pelle.
Scese al piano di sotto.
"Miraccomando fa attenzione!! ti ho messo qualcosina nel tavolo prendilo! Miraccomando, fai la brava!"

Tra sè e sè, Isabella pensava che la madre la trattasse come se avesse 5 anni, quando lei ne sta per compiere 18.

"Ciao mamma, ci vediamo quando torno a casa." dice Isabella prima di andare via e corre alla fermata dell'autobus.

Per un pelo salii in autobus, timbrò il biglietto e si sedette, era sola, finchè l'autobus non si ferma e fa salire altri passeggeri.
Una ragazza si siede vicino a lei, e la saluta.

"Ciao io sono Hope." mormora una ragazza non più alta di lei, con i capelli rossi, e un sorriso davvero molto bello.

"Ciao, io mi chiamo Isabella, piacere."

"Nervosa per il primo giorno?"

"Beh si, tu no?"

"Si, ma quando ho ricevuto la lettera di conferma non ci potevo credere."

Hope a prima impressione era una di quelle ragazze acqua e sapone,
prendeva molto a cuore la scuola, e si vede che vuole eccellere.

"Allora, che hai portato tu?" disse Isabella.

"Oh niente di che, il portafogli, il telefono, non penso che dal primo giorno ci chiedano i libri."

L'autobus si ferma ancora.
Salgono 7 ragazzi, e facevano tanto baccano, ridevano e avevano tutti una sigaretta in mano.
Ma l'autista non dice niente?
Non lo so comunque Isabella non può sentire odori del genere, tornerebbe a casa con i capelli che puzzerebbero di fumo e sua madre di certo penserebbe male.
Si alzó e disse :

"Scusate, siete dei gran maleducati, avete idea degli altri passeggeri cosa potrebbero avere nei loro polmoni?
no, allora buttate quelle sigarette o ve le spengo una ad una nel naso."


" E tu? chi credi di essere per parlarci in questo modo?  disse un ragazzo, con i capelli neri e gli occhi verdi, alto e stronzo.

"Ti parlo come mi pare, e dato che sei stato tu il primo a parlare, suppongo che sia tu a dettare le regole nel tuo bel gruppetto, bene, di ai tuoi amici di spegnere quelle maledette sigarette, è il primo giorno e voi non conoscete nessun altro che voi stessi, io non posso sentire odori sgradevoli come questo, quindi fammi questo piacere e siediti." disse Isabella.

Tra se è sè, Isabella pensa che il ragazzo sia molto carino, ma anche tanto stronzo, e la sua teoria l'ha dimostrata.
L'autobus era giunto a destinazione, e scese dall'autobus, quando un ragazzo si avvicina a lei.

Just Friends (IN REVISIONE)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora