Capitolo 12

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Era qui.
Perchè era qui?
Con tutte le persone che avrei voluto in questo momento al mio fianco, lui?
D'altronde però mi aveva difesa.

I: cosa ci fai tu qui?
A: io?
I: si tu.
A: sono venuto per vedere come stavi.
I: per vedere come sto o per prendermi in giro?
A: se fossi venuto fin qui per prenderti in giro, mi sarei fatto anche pagare la benzina, e se fossi venuto fin qui per prenderti in giro probabilmente non avrei rotto con Madison.
I: perchè l'hai fatto? non eri pazzamente e gioiosamente innamorato di lei?
A: no, sapevo che mi usava perchè sono il ragazzo più popolare della scuola e lei praticamente caga soldi dal buco del culo come mio padre, e non sono mai stato innamorato, perchè avrei dovuto con lei?
Era una botta e via per me, capisci?
e comunque, come ti senti?
I: sento che non ho più voglia di vivere.
A: per una foto? ti abbassi al suo livello, so com'è fatta, devi essere forte, avere coraggio, magari continuerà a stuzzicarti ma tu cammina sempre a testa alta, ma perché lo ha fatto, tu lo sai?
I: veramente si, ha detto che non dovevo parlare con te, in nessun luogo e in nessuna ora, mai, diceva che eri di sua proprietà e mi ha minacciata.
A: di sua proprietà? ma si fa controllare da un terapeuta? ne ha bisogno.
io non sono di nessuna proprietà menchè meno la sua, continui a sognare, io e lei abbiamo chiuso.
I: non sentirti di farlo a causa mia e rifletti prima di agire.
A: non lo faccio per te, lo faccio per me, sono contento di poter riuscire finalmente a respirare un po' di aria fresca, che con tutto il profumo che si metteva addosso comprava una bottiglia ogni giorno.

Mi scappa un sorriso.

A: sono riuscito a farti ridere, mi sembra un miracolo.
I: esatto, io e te bisticciamo sempre, litighiamo, ma anche tu quando vuoi sai essere una brava persona, ah, e sentitene onorato che sei riuscito a farmi ridere, dai vieni, entra in casa, aspettiamo Jeremy insieme.
A: va bene.

Entra e si mette sul divano.

I: cosa stai guardando?A: io? niente, mi sono incantato

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I: cosa stai guardando?
A: io? niente, mi sono incantato.
I: interessante, dai raccontami qualcosa di bello, o divertente.
A: ah si, quando stavo con Madison, e andavo a casa sua, aveva un cameriere di nome Anderson, nel suo armadio c'erano capi molto chiari, insomma, era ricca.
La cosa che mi divertiva era quell'orrendo cane da borsa che si porta dietro, pure il cane ha paura di lei.
I: perchè tu hai paura di lei?
A: no, ti sembro uno che ha paura?
I: non saprei dirlo.
A: vuoi vedere un vampiro?
I: e tu vuoi vedere uno gnomo?
A: non sto scherzando, ho la foto.
I: devi sapere che per inscenare qualcosa devi conoscere i dettagli, e io dico, come fai ad avere la foto se i vampiri non si riflettono allo specchio e neanche vengono nella fotocamera?
A: zitta e guarda.

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