A Montorn Hill, è presente una ragazza di nome Isabella Johnson, che sogna di diventare attrice e spopolare nel mondo del cinema.
Una ragazza come tante: ama leggere, ama le serie tv, i film.
Nella sua stessa città, un ragazzo, Alexander Muriel, ha...
I: si, scusa, dicevamo? A: veramente non stavamo dicendo niente. I: okay io vado a dormire, ci vediamo domani. A: notte.
Il giorno dopo..
Il mio telefono squilla forte e mi sveglia, è mia madre.
I: ciao mamma.. Mum: ciao amore, stasera siamo a casa. I: intanto, buongiorno. Mum: scusa, buongiorno è che siamo in aereoporto è non è stata una bella giornata, il volo ha tardato 2 ore. I: mi dispiace mamma, quando prendete l'aereo? Mum: tra 1 ora. I: va bene ci vediamo stasera, cosa vi preparo per cena? Mum: prepara la tua famosa pasta alle vongole. I: faccio 4 piatti, tanto ci siete tu, papà, Matt e io. Mum: aggiungi un piatto, abbiamo una sorpresa per te. I: ah si? non ditemi che mi avete trovato un fidanzato. Mum: no, poi pensiamo che tu sia abbastanza grande da riuscire a trovare un ragazzo in autonomia. I: oh grazie mamma, finalmente mi tratti come se fossi grande e responsabile. Mum: va bene tesoro, ci vediamo stasera, miraccomando aggiungi un piatto.
Stavo pensando alla sorpresa, e stavo anche pensando che ero in pantaloncini e canottiera e che ancora non mi sono cambiata per andare a scuola. Ad un tratto qualcuno bussa alla porta della mia stanza, è vero, Alexander è ancora qui.
A: scusa se ti disturbo, ma dovremmo andare a scuola.
Mi guarda da capo a piedi, lo so ero disordinata.
I: mi vesto poi andiamo d'accordo?
Mi metto una felpa larga nera dell'adidas, jeans strappati alle ginocchia e le mie stan smith. Metto in ordine il mio letto e oggi ho deciso che avrei preso la borsa. Ottima decisione la mia. D'ora in poi borsa. Mi feci una mega cipollona ai capelli e due ciocche sottili davanti alla faccia. Mi misi un velo di mascara ed uscí.
A: sei pronta? I: si, tu? A: io sono nato pronto, ma non è che avresti una maglia da prestarmi che voglio cambiarmi, la mia lavala e poi me la ridarai quando mi vedrai. I: guarda nell'armadio di mio padre, ha un sacco di maglie, se ne prendi una non se ne accorge, tranne se prendi quella dei the queen, se ne accorge. A: d'accordo.
Torna dalla stanza con una maglia verde e devo dire che gli sta da dio, come ogni cosa del resto. ASPETTA, COSA STO DICENDO? SCACCIA QUEL PENSIERO DALLA TUA TESTA ISABELLA. SUBITO. PERÓ SI ERA BELLO, DAVVERO.
A: come mi sta? I: bene si, andiamo?
Salgo in auto con lui, mi allaccio la cintura e ci dirigiamo verso scuola. Arrivati a scuola, ognuno per la sua strada, non mi aveva neanche detto 'buona scuola' o 'buona lezione' insomma, eravamo o no amici? È pure rimasto a dormire a casa mia. Io proprio non capisco. Vabbeh, scaccio il pensiero. Entro a scuola e lo vedo. È con lei, con Madison. NON SI ERANO LASCIATI?
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